Un discorso diverso in Toscana, per chi crede, in questa nostra madreterra, in questa fugace vita, in qualcosa di diverso

mercoledì 16 dicembre 2020

Milioni sulla Piana

Su segnalazione del Coordinamento Ferma Tramvie siamo andati a rileggere un articolo che ci sembra rivelatore di ciò che hanno in testa gli amministratori della Città Metropolitana di Firenze. E' una intervista di Edoardo Semmola ad Andrea Simoncini, sul Corriere Fiorentino. Simoncini, professore di diritto e consigliere dell'Opera del Duomo, viene intervistato nella sua qualità di "ideatore del piano strategico della Città Metropolitana".

L'intervista è datata 12/11/2020, è presentata come uno sforzo di guardare in avanti, ma a noi è parsa incredibilmente vecchia, come se fosse stata registrata non solo prima della pandemia, ma addirittura quarant'anni fa. 

L'intervistato sembra rimasto fissato a quando, alla fine degli anni '80, si pensava davvero a una unica grande conurbazione comprendente tutta la Piana e si credeva possibile cementificarla completamente. Tutti i vuoti tra città e cittadine, borghi e borgate, paesi e paesini, avrebbero dovuto essere colmati da investimenti immobiliari e infrastrutturali.

La metropoli fiorentina avrebbe dovuto inglobare anche Prato (per questo non si voleva far nascere la provincia autonoma nel distretto laniero) e Pistoia.

La conurbazione avrebbe dovuto attrarre ulteriore popolazione fino ad arrivare a due milioni e mezzo di abitanti. Oggi le tre province di Firenze, Prato e Pistoia arrivano appena a un milione e mezzo, la Toscana intera poco oltre tre milioni e mezzo. Quindi da dove sarebbe dovuto spuntar fuori un altro milione di abitanti da concentrare e far vivere rammontati nella Piana? Boom delle nascite, spopolamento di altre zone rurali e periferiche, migrazioni? Evidentemente, per essere consulenti strategici della Città Metropolitana di Firenze, non deve esser necessario sapere molto di geografia, demografia, statistica, storia economica e sociale della Toscana, forse nemmeno di semplice aritmetica.

Oggi sappiamo molto bene che questi progetti di conurbazione sono folli e incompatibili con la sopravvivenza di ciò che resta dell'equilibrio idrogeologico, di una qualche significativa qualità della vita umana in pianura, dell'abitabilità delle nostre comunità, della nostra stessa identità toscana. Purtroppo sono ancora al potere persone che sembrano ignorare studi profondi, e anche molto ben divulgati, come quelli, tra tanti altri, di Giorgio Pizziolo e Rita Micarelli. Questo, oltre che essere triste, è anche preoccupante.

Mentre a parole e sui media, si predica bene di freno al consumo di suolo e di ripensamenti dell'urbanesimo, a Firenze i magnati continuano a razzolare male.

Gli unici milioni che sono veramente in arrivo nella Piana non sono di nuovi abitanti (né di nuovi turisti, temiamo), ma di Euro, derivanti da immensi debiti pubblici che si vorrebbero investire male, in modo da far arricchire poche grandi società anonime di capitali privati.

Temiamo che ben poco verrà investito in "conoscenza", ma, come ammette candidamente anche l'intervistato, per dotare Firenze di maggiore "mobilità".

Si chiederanno alle autorità centrali della Unione Europea e della Repubblica Italiana fondi per le solite grandi opere faraoniche, inutili e devastanti, come il "buco" Foster, il nuovo aeroporto di Peretola e chilometri di tremi-tram che dovrebbero percorrere a zigzag tutta la Piana.

Le tramvie, che costeranno centinaia di milioni di soldi pubblici ma che saranno private, sono emblematiche di una mentalità speculatrice ed estrattiva, ancora dominante.

Serviranno per portare in centro, ma anche per far sfollare rapidamente a fine giornata, masse di turisti e lavoratori più poveri, quelli che non potranno certo permettersi di vivere a Firenze, ma dovranno andare, anzi già oggi vanno, a dormire a Scandicci e a Campi, a Sesto e Prato, o addirittura a Pistoia.

Firenze e la Toscana erano già malate prima della crisi sanitaria, sociale ed economica del coronavirus, come ci ha ricordato recentemente Fabrizio Valleri di Libera Firenze, ma ora, dopo il Covid-19, siamo di fronte a un cieco accanimento nello sventramento e nella svendita di Firenze e dell'intera Toscana .

Milioni sulla Piana, insomma, per distruggere il poco che resta di una vita a dimensione umana, in comunità locali dove il più possibile delle cose importanti sia a portata di piedi e quindi di anziani e di bambini (l'antica ma sempre nuova speranza della Rivoluzione Rionale!). 

Intere comunità e comuni della Toscana, oggi ancora riconoscibili e dotati di una qualche significativa vita comunitaria, come Larciano, Carmignano, Sesto Fiorentino, comuni, comunità, borghi, quartieri, frazioni e rioni, dovrebbero insomma diventare meri dormitori, periferia indistinta di una città che sarà chiamata ancora Firenze, ma che di fiorentino e di toscano non avrà più nulla.

* * *

Questa è l'opinione che si è fatto il titolare di questo blog. Per farvi la vostra idea leggete direttamente e integralmente l'intervista di Semmola a Simoncini, cliccando qui.



Nessun commento:

Posta un commento

Post più popolari degli ultimi 30 giorni

Argomenti solidamente piantati in questa nuvola:

1989 a touch of grace abolizione delle province e delle prefetture Alberto Contri alternativa civico-liberale ambientalismo anti-imperialismo Anticolonialismo antiglobalismo antimilitarismo Antiproibizionismo Archivio cose toscaniste Archivio di Toscana Libertaria verso Toscana Insieme Archivio Gaymagazine Archivio Vaiani autogoverno della Sardegna autogoverno della Sicilia autogoverno della Toscana autogoverno di tutti dappertutto autonomie ambiente lavoro Autonomie e Ambiente autonomismo basta cicche BijiKurdistan borgate borghi e comuni brigate d'argento Bruno Salvadori bussini Campi Bisenzio Candelora Capitale Carrara chi può creare valore Chivasso cittadinanza attiva civismo come domare la spesa Comitato anti-Rosatellum confederalismo contro contro gli ecomostri contro il bipolarismo contro il centralismo contro il virus del centralismo autoritario contro la dittatura dello status quo coronavirus Corsica Cosmonauta Francesco dalla mailing list di Toscana Insieme Decentralism International decentralismo dialogo autogoverno Disintegration as hope don Domenico Pezzini don Lorenzo Milani Draghistan ecotoscanismo Emma Bonino English Enrico Rossi eradication of poverty Eugenio Giani Eurocritica Europa delle regioni European Free Alliance Fabrizio Valleri Fare Città fare rete Festa della Toscana Fi-Po Link fine del berlusconismo Forum 2043 frazioni Friuli Venezia Giulia garantismo gay alla luce del sole Gaza Giacomo Fiaschi Gianni Pittella Gioiello Orsini Giovanni Poggiali Giulietto Chiesa Hands off Syria Hawaii Homage to Catalonia Hope after Pakistan Il disastro delle vecchie preferenze in difesa degli alberi In difesa di Israele Inaco Rossi indipendenze innocenza tradita internazionalismo Italia Futura Karl W. Deutsch Kennedy la bellezza come principale indice di buongoverno Lahaina leggi elettorali più giuste Leonard Peltier Libera Europa Libera Firenze Libera Toscana Liberi Fiorentini Liberiamo l'Italia Libertà in Iran libertino liste di proscrizione localismo Lucca 2012 Mario Monti Massimo Carlesi Matteo Renzi Maui Maurizio Sguanci Mauro Vaiani memoria storica meno dipendenza Mezzana Michele Emiliano monete locali Moretuzzo NO a questa tramvia antifiorentina no al podestà d'Italia no al presidenzialismo no al sindaco d'Italia no elettrosmog NoGreenPass Noi stessi NoMES nonviolenza Ora e sempre resistenza ora toscana OraToscana Oscar Giannino pace e lavoro Palestina Patto Autonomie Ambiente Patto per la Toscana Peace Is Possible - War Is Not Inevitable pionieri popolano postcoronavirus Prato Prima di tutto la libertà primarie Primavera araba 2011 quartieri quattrini al popolo Queer Faith radici anarchiche e socialiste referendum Besostri Repubblica delle Autonomie ricostruzione di una moralità pubblica riforma elettorale toscana riformismo ritorno alla Costituzione rivoluzione liberale rivoluzione paesana rivoluzione rionale Romagna SaharaLibre salute pubblica San Carlo San Vincenzo Santa Cecilia Sergio Salvi sessantennio Siena silver brigades Simone Caffaz solidarietà toscana spezzare le catene del debito statuto pubblico dei partiti Stefania Ferretti Stefania Saccardi Svizzera tener desta la speranza territori The Scottish Side of History Too Big To Fail? Torre del Lago Toscana tradizioni e libertà Tunisia Ugo di Toscana uninominale Vannino Chiti Vecchiano veraforza Via dall'Afghanistan Vincenzo Simoni vittime yes in my backyard