Vincenzo Simoni è morto il 1 novembre 2020. A sua moglie Stefania Ferretti, ai suoi parenti, amici e compagni di lotta, voglio far arrivare pubblicamente le mie personali e sincere condoglianze. Ho dovuto aspettare qualche settimana e qualche giorno di riposo, fino a questo giorno di Santo Stefano 2020, per riordinare alcune idee, in onore di Vincenzo Simoni e di Stefania Ferretti.
Vincenzo Simoni - Fonte: StampToscana |
Segnalo qui un articolo di StampToscana, che aiuta a capire chi era Vincenzo Simoni e quanto fosse impegnato (sempre insieme a sua moglie Stefania Ferretti, finché lei a causa di una grave malattia non ha purtroppo dovuto lasciare l'attivismo).
Vincenzo e Stefania, con la storica Unione Inquilini, sono stati un punto di riferimento per il riscatto degli umili, per la giustizia sociale, per l'avanzamento di una più autentica democrazia politica, per la solidarietà internazionale tra tutti gli oppressi.
Invito tutti a vedere questo breve e significativa testimonianza di Vincenzo Simoni al congresso del 50° anniversario della Unione Inquilini:
Vincenzo Simoni e Stefania Ferretti ci hanno lasciato molto di più che degli straordinari ricordi personali (tra cui un fantastico soggiorno estivo a Rovigno, in terra d'Istria), o di testimonianza per la comune partecipazione a momenti di lotta sociale e politica a Firenze.
Erano di formazione anarchica e libertaria e questo li ha sempre resi diversi e in qualche modo estranei a una certa sterile sinistra identitaria e lontani dal radicalismo "chic" con i suoi errori culturali, prima ancora che politici, in materia di acritica subalternità a certi europeismi e globalismi neoliberisti e neocolonialisti.
Sono sempre rimasti, coraggiosamente, estranei ai giochi di potere del centrosinistra.
Sono sempre stati politici, mai antipolitici. Ricordo una battuta fulminante di Vincenzo all'inizio degli anni novanta: a forza di protestare contro le troppo auto blu ci ritroveremo dominati da una sola auto blu... Mentre spariamo contro i tanti politici, prepariamo il terreno per il ritorno del potere nelle mani di un solo politico.
Hanno partecipato alla stagione dei movimenti verdi, arcobaleno, civici, civili, per il ripristino della democrazia, contro le mafie e le partitocrazie (la prima Rete, ma prima ancora le leghe originarie e le prime liste verdi). Mai hanno accettato la bipolarizzazione forzata tra centrosinistra e centrodestra.
La sfida di un collegio uninominale, o comunque di un sistema elettorale fortemente ancorato ai territori, per Vincenzo, andava accettata, ma questa competizione doveva essere fondata su un rapporto con le persone, su una selezione dal basso delle candidature. Mai si è piegato all'idea che i candidati dovessero essere nominati dall'alto o da altrove.
Vincenzo e Stefania hanno vissuto completamente, senza infingimenti, fino in fondo la principale contraddizione in cui la nostra Repubblica è scivolata ormai trent'anni fa: abbiamo bisogno di partiti migliori, o di istituzioni migliori, o di leggi migliori? Non hanno mai preteso di sapere se fosse nato prima l'uovo del partito, o la gallina dell'istituzione, o la frittata della legge. Hanno sempre lottato su tutte e tre queste dimensioni. Hanno sperato nella nascita di movimenti politici più popolari e più inclusivi, ma nello stesso tempo hanno lottato per riforme istituzionali, o hanno lavorato perché anche solo una sola legge inutilmente centralista o autoritaria fosse cambiata.
Su questioni di tale complessità, che in Toscana e a Firenze erano intrecciate con la ridigità prima delle forze del Sessantennio e oggi sono ancora irrisolte a causa della miopia delle forze del centro-sinistra-destra degli affari fiorentini, Vincenzo Simone e Stefania Ferretti non hanno mai preteso di avere la soluzione in tasca, ma nemmeno si sono mai rassegnati a lasciare che tutto rimanesse com'era.
Devo loro molto e spero di continuare a farne tesoro.
La Provvidenza ti ha certamente accolto nel suo seno, caro Vincenzo.
Ti ho voluto bene e non ti dimenticherò.
Caro Mauro, il tuo ricordo è pieno di passione e rende onore a Vincenzo e Stefania, alla loro intelligenza e alla loro umanità. Grazie, Francesca
RispondiEliminaGrazie di cuore. È un punto di vista, ovviamente, il mio, ma mi sono impegnato perché alcune cose importanti e non scontate venissero ricordate.
RispondiEliminaMi hanno tanto aiutato, grazie Vincenzo, grazie Stefania.
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