Un discorso diverso in Toscana, per chi crede, in questa nostra madreterra, in questa fugace vita, in qualcosa di diverso
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domenica 19 febbraio 2023

Tanta strada ancora per i Samaritani

 


Si è tenuta l'assemblea dell'associazione Samaria, ieri, sabato 18 febbraio 2023. Attualmente la realtà caritativa e di promozione umana sta sostenendo la diffusione della traduzione italiana del libro "Amori biblici censurati - Sessualità, genere e traduzioni erronee" di K. Renato Lings. Per sostenere Samaria, si visiti il nuovo sito:

https://associazionesamaria.org/

Sono stato, sin dall'inizio, tra i promotori di questa realtà d'impegno sociale e culturale concreto, fondata e operata da persone omosessuali cristiane, che ha ormai compiuto dieci anni. Ne sono stato uno dei dirigenti e continuo a esserne uno dei soci e dei donatori.

Credo che questa nostra piccola realtà di Samaritani abbia ancora molti anni di lavoro davanti e conto che la Provvidenza non mancherà di incoraggiare persone delle nuove generazioni a diventarne organizzatori, volontari, donatori.

In questi anni difficili, non temo i rigurgiti di bigottismo, i movimenti reazionari, gli imprenditori della paura, i chierici corrotti, i politici neofascisti. Essi sono ancora pericolosi, ma sono perdenti, perché hanno la testa piena di idee sbagliate, che non li porteranno da nessuna parte.

Temo invece le ingiustizie sociali e le sofferenze materiali, che colpiscono tutte le persone umane e, certo, scatenano guerre tra poveri, paure e diffidenze, che possono certamente colpire di più noi, perché siamo comunque persone diverse, particolarmente esposte in quanto minoranze. 

Viviamo in società che invecchiano e s'impoveriscono, a causa delle contraddizioni della globalizzazione.

Il pianeta è ancora afflitto da centralismi autoritari, multinazionali che come macchine impazzite distruggono il mondo, colonialismo, militarismo, tutti poteri che sono ecocidi e genocidi.

C'è bisogno di carità e in particolare di quella carità sapiente che proprio le persone diverse, così spesso perseguitate, sanno esprimere.

Dobbiamo continuare a essere Samaritani, perché noi persone omosessuali cristiane, insieme a tutte le altre comunità lgbt* e alle persone e alle realtà queer, dobbiamo portare a compimento la grande opera in cui abbiamo dovuto esporci, corpo e anima, quella della nostra liberazione e piena accoglienza nelle chiese cristiane e nelle società.

Dobbiamo persistere nella lotta per il nostro pieno riconoscimento come creature umane figlie di D-o. Il Creatore non è un industriale di automobili, non fa macchine sbagliate. Noi siamo parte del grande disegno della Provvidenza sulla diversità, imprevedibilità, ingovernabilità della creatura umana.

Riusciremo a riprenderci il nostro posto, alla luce del sole, in ogni chiesa cristiana. Lo stesso faranno le nostre sorelle e i nostri fratelli delle altre fedi.

Dobbiamo vincere una grande battaglia civile nel mondo globalizzato: la depenalizzazione completa della nostra condizione umana in ogni stato del mondo.

Animo, quindi, e buon lavoro ai nuovi dirigenti di Samaria.


domenica 28 maggio 2017

Un Pride a misura d'uomo


Ieri sono stato al Toscana Pride di Arezzo, ancora una volta con il gruppo Kairos, cristiani queer di Firenze.
E' stata una manifestazione bellissima, per la varietà e l'energia dei partecipanti, ma anche per l'incredibile accoglienza che ci hanno riservato i cittadini.
Complimenti sinceri agli organizzatori, in particolare al gruppo Chimera. Sappiamo quanto ci hanno creduto e quanto ci hanno lavorato.
E' stato un Pride a misura d'uomo, una marcia gioiosamente partecipata in una città ancora vissuta dai suoi cittadini.
L'anno scorso, quando una ampia rete di associazioni ha ripreso l'idea del Toscana Pride - che era rimasta incompiuta alcuni anni prima - e la ha rilanciata da Firenze, eravamo forse il triplo, ma abbiamo camminato nelle strade di un centro città ormai ridotto a contenitore di burocrazie e di punti d'appoggio per soli turisti facoltosi. Anche l'anno scorso fu un sabato pomeriggio, ma camminammo soli in una città senza lavoratori e con pochissimi cittadini.
Quest'anno ad Arezzo eravamo circa 10.000, ma abbiamo camminato praticamente sempre in mezzo alla gente.
Non dimentichiamo che Arezzo è un comune con meno di 100.000 abitanti, capoluogo di una provincia in gran parte rurale e scarsamente abitata.

Da notare che l'amministrazione comunale di Firenze, a differenza della Regione, di Livorno, di Sesto, di tante altre, ha voluto confermare anche quest'anno la sua distanza dal Toscana Pride.
Ci hanno pensato attivisti della democrazia e della parità dei diritti, come il nostro amico Marco Ferrari, o come il leader dell'opposizione in consiglio comunale, Tommaso Grassi, a fare una splendida "operazione supplenza" del gonfalone assente, come vi documentiamo in questa nostra foto.
Grazie ancora di cuore a tutte le persone che hanno fatto volontariato e che hanno partecipato al Toscana Pride 2017.




venerdì 29 gennaio 2016

Santa Maria Maddalena prega per noi





Nel XV secolo Donatello ha scolpito questa straordinaria, commovente Maddalena penitente ed eremita, che si trova nello (splendidamente) rinnovato museo dell'Opera del Duomo di Firenze.
Per chi scrive, è una immagine di quella che su questo blog chiamiamo fede queer, cioè la nostra intima convinzione che la Provvidenza non crea macchine sbagliate, ma tante creature diverse, le quali condurranno una vita differente da quella della maggioranza di noi.
Una diversità che è voluta dalla Provvidenza proprio per rendere ancora più straordinaria l'intera vita umana.
Minoranze che non negano alcunché di quanto è autenticamente umano, ma testimoniano davanti a tutte le maggioranze - e in resistenza contro ogni concentrazione di potere, contro ogni bigottismo, contro ogni oppressione - che al centro di quel grande mistero che è la nostra breve vita, ci sono la libertà umana e la fantasia di D-o.
Che sono in realtà - noi lo crediamo - la stessa cosa.

* * *

Così, come uomo gay, come libero cittadino, come povero cristiano, come peccatore e penitente, illuminato dalla grande benedizione che attraverso l'icona di Santa Maria Maddalena la tradizione cristiana ci ha trasmesso, mi unisco all'appello #chiesaascoltaci della neonata associazione di cristiani lgbt* Cammini di speranza.
Mando anch'io il mio messaggio arcobaleno di speranza al grande raduno delle famiglie cristiane di domani a Roma, il cosiddetto Family Day.
Sono sicuro che molto presto, in molti, comprenderanno meglio (ma bisogna anche un po' studiare per poterlo capire, come ci insegnano Paolo Rigliano e tanti altri!) che la vita umana è sempre stata fatta da famiglie diverse, non certo solo da quella impostaci da una recente e autoritaria modernità.


mercoledì 20 gennaio 2016

Cristiani per le unioni civili


Dopo tanti anni di discussioni, ma soprattutto di ipocrisie e fallimenti, ora basta. Occorre da parte di noi cristiani una posizione chiara, netta, in favore delle unioni civili. Questo intervento è stato pubblicato su Gionata e sul sito del Kairos.

* * *

Tante persone cristiane queer aderiscono alle manifestazioni civili di sabato 23 gennaio 2016, in sostegno dell'introduzione anche nella Repubblica Italiana di un riconoscimento pubblico delle coppie omosessuali e delle loro famiglie.

Scenderemo nelle piazze unite dallo slogan-tag #SvegliatItalia. Molti di noi, persone cristiane lgbt*, parteciperemo, con le nostre famiglie, ovunque siano stati indetti incontri pubblici per ricordare che “è ora di essere civili”.

Non abbiamo una agenda politica o legislativa da portare avanti in quanto persone omosessuali cristiane. Fra di noi c'è lo stesso pluralismo che c'è nel resto della società, come è naturale che sia.

Tuttavia condividiamo una idea semplice e chiara, che è matura da tempo nella Repubblica, tanto da essere stata consacrata da importanti sentenze e pronunciamenti delle più alte istanze poste a tutela dei diritti umani fondamentali e costituzionali: ci deve essere un istituto che consenta a tutte le coppie omosessuali di essere riconosciute e rispettate, in tutti gli aspetti essenziali della loro convivenza.

Ci deve essere riconoscimento pubblico dell'aver messo in comune i beni, di essere l'una persona al fianco dell'altra nella salute e nella malattia, di accudire insieme i propri figli e i propri anziani.

Il riconoscimento delle nostre coppie e delle nostre famiglie è la prossima e necessaria tappa della nostra scelta di cominciare a vivere, finalmente, alla luce del sole, nella società e nelle nostre chiese.

Non spetta a noi entrare nei dettagli, ma stiamo seduti alla porta dei nostri legislatori e non smetteremo di bussare.

Firenze, festa di San Sebastiano, 20 gennaio 2016

Mauro Vaiani, Firenze

Mauro Vaiani
cristiano omosessuale del gruppo Kairos di Firenze
volontario del progetto Gionata
presidente del fondo Samaria

lunedì 11 gennaio 2016

Non taceremo mai più




Questo blog si unisce volentieri alla campagna di solidarietà con i webmaster del Progetto Gionata, dopo l'ennesimo attacco informatico.
Come è noto, Gionata è un portale dedicato alla riconciliazione fra fede e omosessualità, fra amore per il nostro Salvatore Gesù Cristo e la nostra condizione queer.
I criminali che hanno tentato di distruggerlo saranno anche dei nerd, saranno anche cyber, ma in fondo restano solo degli squallidi, miserabili squadristi, che verranno denunciati.
Ci hanno provato e ci proveranno ancora, magari, ma non l'avranno vinta.
Non taceremo.
Non torneremo a nascondere la nostra capacità di amare, di credere, di vivere.
Non rinunceremo a essere diversi ma eguali, diversi ma felici.
Il sito è in corso di ripristino, grazie alla generosità e alla sagacia dei volontari che lo amministrano.
Per aggiornamenti invitiamo tutti a seguire la situazione su https://www.facebook.com/progettogionata/.

Grazie a tutt*.


venerdì 15 maggio 2015

I tre anniversari di Taizé e la Toscana

Fonte: http://taize.fr/

Il 2015 è l'anno dei tre anniversari di Taizé: 100 anni fa, il 12 maggio del 1915  nasceva in Svizzera, da babbo protestante e mamma cattolica, frère Roger Schutz, il venerato fondatore della nota comunità cristiana ecumenica internazionale di Taizé; 10 anni sono passati da quel 16 agosto del 2005, in cui frère Roger veniva tragicamente assassinato dentro la Chiesa della Riconciliazione, da una persona squilibrata; il prossimo 20 agosto, infine, ricorreranno i 75 anni dalla fondazione della comunità.
Taizé è un faro di spiritualità per tutto il mondo e conta molto anche per tanti di noi, qui in Toscana, specialmente per le persone diverse - come chi scrive - che hanno potuto attingere a questa sorgente di riconciliazione, nei lunghi e duri anni del cammino verso l'accettazione di noi stessi, come la Provvidenza ci ha voluto, contro ogni bigottismo.
Stasera, a Pistoia, su iniziativa del gruppo http://pistoiataize.altervista.org/, si tiene una veglia di preghiera speciale, per festeggiare i tre anniversari di Taizé, alle ore 21 precise, presso la sala Pantaleo delle Clarisse, in via Via della Vignaccia, a lato del parcheggio.
Per una felice coincidenza, ci ritroviamo a pregare nel giorno della festa dei contadini toscani e della Madonna di Montenero, protettrice della nostra terra.
Avanti, preghiamo, per il mondo, per la riconciliazione, per la nostra terra e per noi.


lunedì 2 marzo 2015

Sergio Simoni, riposa in pace


I funerali di Sergio Simoni si sono svolti a S.Martino di Paperino, a Prato, mercoledì 4 marzo 2015, ore 15. E' sepolto nel cimitero del borgo. In suo ricordo si sono raccolti fondi per Samaria, il fondo di solidarietà cristiana per i malati, i rifugiati, i discriminati per la loro diversità psicologica e sessuale.


Il mio amico Sergio Simoni, classe 1961, di Paperino, nel comune di Prato, è tornato oggi nel seno della Provvidenza. Il prossimo 6 settembre avrebbe compiuto 54 anni.
Dopo un brutto incidente in montagna, tanti anni fa, era rimasto paralizzato. L'energia e l'amore che ha saputo irradiare durante gli anni della sua forzata immobilità sono scolpiti per sempre nel ricordo di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo.
Gli amici del Guado di Milano, del Kairos della Toscana, delle varie reti di amicizia cristiana e di accoglienza delle persone omosessuali, di cui lui è stato parte viva e attiva fino agli ultimi giorni, si stanno organizzando per scrivere e far conoscere qualcosa di più su questa bella persona.
Sergio è stato tanta parte della mia vita, come amico e come antico compagno di lotte civiche e civili, nel mondo radicale, nei movimenti dei primi anni Novanta, nella vita cristiana, nella lotta per la dignità e l'uguaglianza di tutti e in particolare delle persone queer e lgbt*.
Ho preso una delle sue mail che ho conservato e la propongo qui, per dare un'idea dello spessore e della spiritualità della persona. Poteva parlare a buon diritto di questi temi delicati e drammatici, perché dal coma ci era passato e ne era uscito una volta e, in un certo senso, era pronto per quando gli sarebbe potuto accadere di nuovo - come poi infatti è stato nelle ore che lo hanno rapidamente condotto alla fine.


--- Sab 7/2/09, Sergio Simoni <> ha scritto:


    Oggetto: Eluana.
    Data: Sabato 7 febbraio 2009, 15:15

Il caso di Eluana sembra proprio non finire mai e oltre al  Vaticano anche il governo fa di tutto per ostacolare il passaggio da una non vita a un trapasso il più sereno  possibile. 
Solo i neurologi insieme alla famiglia dovrebbero parlare per chi è in quello stato drammatico da anni. 
Solo loro possono decidere per chi non ha più voce e vegeta in quel sonno che chiede solamente la pace.
Il resto sono tutte persone che vivono solo di dottrina, ma non hanno vissuto questa realtà (il Papa), o i politici di governo che strumentalizzano la vicenda per farsi accreditare come veri difensori dei valori di un potere forte (il Vaticano).
Un caso così dovrebbe stare nel silenzio più assoluto.



* * *

Ciao Sergio, sei un grande. Sono sicuro che ora sei con Gesù e con Maria, nella luce che tutto vivifica e conduce a compimento.


giovedì 26 febbraio 2015

Amalia Giardina, una samaritana

Nel corso del mio modestissimo servizio come presidente di una minuscola fondazione benefica, il fondo Samaria, ho avuto la benedizione di veder arrivare il sorriso di Amalia Giardina, una generosa amica e sorella samaritana. Riposa in pace, nel seno della Provvidenza!
 


giovedì 19 giugno 2014

Uno Diverso su Cielo TV


Mauro Vaiani, in a documentary about faith and homosexuality, 
on Monday, June 23, 2014, at 23:15 (CET-Florence). 
It will be on again on Saturday, June 28, 2014, at 23:15 (CET-Florence).
Also in streaming at http://www.cielotv.it/index.html.




Invito a un appuntamento televisivo, per lunedì 23 giugno 2014, ore 23:15.
Su Cielo TV va in onda una inchiesta su sesso, fede, amore, matrimonio gay, eros e agape di Alberto D'Onofrio, con la mia testimonianza - Mauro Vaiani, l'autore che vi scrive da questo blog.
Mi trovate insieme ad altre testimonianze d'amore, fede e omosessualità, a partire dall'incredibile storia di Massimo Milani e Gino Campanella, la coppia siciliana che, il 28 giugno del 1993, in piazza Pretoria a Palermo, si unì simbolicamente in matrimonio.
Il documentario andrà in onda, in replica, sabato 28 giugno 2014, ore 23.15.
Vedrete e ascolterete di anni di sacrifici, tentativi, errori, timidi cambiamenti, cadute rovinose e il coraggio di ripartire sempre. Non mancate.
Il materiale video è in parte mutuato dal documentario girato alcuni anni fa, a cui contribuirono molte persone omosessuali credenti, soprattutto della Toscana. L'intero progetto, però, è stato ripensato e aggiornato. Sono curioso di vedere come si è espressa, stavolta, la vena artistica e la sensibilità sociale del bravo documentarista e regista Alberto D'Onofrio.
Sono in attesa della conferma da Cielo, su una replica prevista per sabato 28 giugno alle 23:00.
Nonostante ormai sia abituato - insieme ai miei familiari - a subire le conseguenze dell'essere impegnato pubblicamente, posso confessare di essere ancora un po' emozionato?
La voglio vivere con lo spirito festoso di questi giorni del Solstizio d'estate, ancora una volta orgoglioso e grato alla mia famiglia, a chi mi sta vicino, alla Provvidenza, del fatto che possa gettare qualche seme di speranza, di amore, soprattutto di libertà.
Per chi vuole saperne di più, sulle persone queer credenti, raccomando una visita al nostro portale di riferimento, Gionata.

PS di S.Giovanni, da Facebook:
Buon S.Giovanni a tutti! Stasera fuochi d'artificio a Firenze!
Grazie a tutt* le persone che ieri hanno voluto vivere e commentare insieme a me la raccolta di testimonianze su sesso, fede, omosessualità, matrimonio gay, andata in onda su cielotv - Alberto D'Onofrio, l'autore, è sempre garanzia di un tocco di grazia e di sensibilità sociale! Continuiamo questo dialogo sulla libertà e sull'amore, che sono la nostra vera natura.

Leggete tutti i commenti su Facebook...

sabato 31 maggio 2014

Invano ci odiano


Oggi, sabato 31 maggio 2014, alle ore 17.30, a Firenze, nella sala comunitaria della Chiesa Valdese di via Alessandro Manzoni 21 - una traversa di piazza Cesare Beccaria - viene proiettato gratuitamente “INVANO MI ODIANO – Racconto sui cristiani LGBT in Russia”, il docufilm sulla condizione degli omosessuali in Russia realizzato dalla regia russa Yulia Matsiy.
Alla proiezione e al dibattito sarà presente la regista.
Si tratta della stessa opera che è stata presentata in diverse altre città con il sostegno del Fondo Samaria, la piccola struttura di carità organizzata, voluta da tante persone omosessuali cristiane.
Colgo questa occasione per ricordare l'importanza, per la Toscana e oltre, del gruppo Kairos, del portale Gionata, di Samaria, come punti di riferimento per sostenerci nel nostro cammino come persone queer credenti in Gesù Cristo, verso la piena libertà e dignità, per noi e per tutti.
Maggiori informazioni sono disponibili sull'evento Facebook.


domenica 20 aprile 2014

Rivolta otto per mille

C'è solo una cosa che possiamo fare in Italia per aiutare seriamente papa Bergoglio: uno spostamento di massa del nostro otto per mille (8 x 1000) verso le chiese più piccole e sobrie, a cominciare dai Valdesi, o verso lo stato. Diamo una lezione ai Bertone di cui tutte le curie italiane sono piene: per approfondire leggete Dagospia che, di fronte agli sprechi vaticani e della Cei, sembra moderato come un settimanale diocesano.
Grazie a D-o di questa santa e buona Pasqua!


Il principe della chiesa cattolica
Tarcisio Bertone
in una foto da Wikipedia


PS

Non siete ancora convinti? Visitate il sito che ospita una delle più ipocrite e fuorvianti campagne pubblicitarie del nostro tempo: http://www.chiediloaloro.it/


Chiedilo a loro? No, a Bertone,
dove finiscono i soldi.
Un po' di ironia giocando
sulle foto del sito
http://www.chiediloaloro.it


 

venerdì 11 aprile 2014

Società naturale fondata sul matrimonio


Due belle pagine del Tirreno di oggi sono dedicate alla sentenza di Grosseto in favore della trascrizione di un matrimonio celebrato a New York. Segnalo, a pagina 2, la bellissima testimonianza di Giuseppe Chigiotti, che è unito da venticinque anni con Stefano Bucci - ma ce ne sono anche altre, di belle storie di coppie toscane omosessuali.
Di spalla a queste storie di amore, serietà, sobrietà, c'è un piccolo pezzo dedicato al grande don Alessandro Santoro che con coraggio ripete: è amore vero e la Conferenza episcopale cattolica italiana sbaglia. Che hanno fatto i vescovi? Hanno preso posizione contro la trascrizione di questo matrimonio gay all'anagrafe di Grosseto, perdendo l'ennesima occasione per esprimersi con maggiore aderenza evangelica alla realtà delle persone umane.
Si parva licet, sono citato anch'io, intervistato al telefono da Antonio Valentini del Tirreno.
Il mio contributo si limita a ricordare l'importanza del sito http://www.gionata.org, come punto di riferimento per chi vuole davvero approfondire il tema fede e omosessualità. Riaffermo anche che le coppie stabili sono una speranza per tutti e che il popolo di D-o è molto più avanti di certi pastori, come si capirà presto, dalle risposte che il Vaticano riceverà al suo questionario preparatorio del prossimo sinodo dei vescovi cattolici sulla famiglia.
La sentenza va nella direzione giusta.
L'annunciato ricorso della procura mi pare inopportuno e ideologico.
Le unioni omosessuali, esattamente come tutte le altre, sono esattamente quelle società naturali che le costituzioni moderne riconoscono - come fa la nostra agli articoli 2 e 29.
Non c'è alcun modo di impedire a queste famiglie di "fondarsi sul matrimonio", se i loro membri lo desiderano.
Coloro che si intromettono e mostrano ostilità contro le persone e le coppie diverse, magari per cavalcare elettoralmente inquietudini e conformismi presenti fra la gente, vanno contrastati a viso aperto, con umiltà, moderazione, ma anche con tenacia. Senza mai cadere in eccessi ideologici, nell'elitarismo, negli errori antropologici del cosiddetto "politicamente corretto".
Gli stati, le chiese, i potenti in genere, dovrebbero assumere un atteggiamento più umile e più rispettoso, davanti a ciò che esiste da prima di loro.
L'amore, la fedeltà, la famiglia, prima di tutto.



Mauro Vaiani
volontario del progetto
intellettuale e attivista
cristiano e omosessuale

Un particolare delle due pagine del Tirreno
dell'11 aprile 2014
con un bel primo piano di Giuseppe Chigiotti;
a sinistra il pezzo dove sono citati
don Alessandro Santoro
e Mauro Vaiani, l'autore di questo blog.





























* * *

venerdì 28 marzo 2014

Queer Christian Tuscany at a glance


The Washington Post publishde an eyeful reportage about Tuscan queer Christian people and their condition within a backward Catholic environment and one of the last European republic which does not recognize queer people and their family rights. The glance may sound somehow superficial but, between the lines, some rare signs of hope are revealed.

Please, take your time to read something about Tuscan Christian queer people, in the time of pope Francis:


The Washington Post: in Italy, gay catholics feel the ‘Francis effect’.
Article by Anthony Faiola
Stefano Pitrelli contributed to this report
Picture by Alessandro Penso (OnOff Picture)
Published in The Washington Post (USA), March 27, 2014



In Italian:

Il Washington post: "In Italia, i gay cattolici sentono l’effetto Francesco”.Articolo di Anthony Faiola con il contributo di Stefano Pitrelli pubblicato sul The Washington Post (USA) del 27 marzo 2014.
Traduzione di Gionata.org.



Father Andrea Bigalli giving Communion
to Tuscan queer Christians
(The Washington Post)

sabato 4 gennaio 2014

Figli di uomini

Stanno facendo il giro del mondo le parole semplici e nitide che, ancora una volta, il vescovo di Roma, papa Francesco, ha usato per parlare delle persone gay, lesbiche, queer, delle loro coppie e dei loro figli; che sono figli di uomini e di donne come tutti gli altri, a cui, raccomanda il papa, si deve stare attenti a non trasmettere un "vaccino anti-fede". Basta prepotenze, pregiudizi, corruzione, nella chiesa e nelle sue istituzioni. Basta preti faccendieri, piccoli mostri che predicano l'impossibile a tutti, mentre a loro stessi tutto è concesso.

Queste parole di Francesco sono dappertutto in rete. Noi segnaliamo un pezzo molto sintetico, apparso su una testata popolare: Quotidiano.Net.

lunedì 26 agosto 2013

Arrivederci, prof. Chiavacci

Arrivederci, prof. Enrico Chiavacci.
Sei tornato nel seno del mistero divino che hai sempre coraggiosamente esplorato.
Ho fede che ci rivedremo lì, un giorno.
In rete ci sono delle piccole perle, lasciate dal professore, come questo commento sull'Eucarestia "per la gente, per tutti", non solo per qualcuno.
Parlava poco, il prof. Chiavacci, ma sempre con una tale profondità!
Al nostro gruppo Kairos - persone queer credenti della Toscana - il professore ha lasciato una meditazione molto importante sul possibile ripensamento della morale della vita sessuale e della coppia, anche nella chiesa cattolica.
Chiederò ai responsabili e agli esecutori testamentari il permesso di farla conoscere.
Gli sono debitore anche come studioso di geopolitica. A lui devo, quando ero suo studente uditore di morale della vita sociale e politica, uno dei primi incoraggiamenti a studiare la concentrazione del potere negli stati moderni, in tutte le sue conseguenze, con i suoi esiti totalitari.
Preghiamo per lui e, ne sono certo, la sua grande anima ci sarà d'ora in poi ancora più vicina.

* * *




lunedì 29 luglio 2013

Chi sono io per giudicare una persona queer?

Il vescovo di Roma, papa Francesco, a ruota libera con la stampa mondiale: chi sono io per giudicare un gay, si è chiesto a voce alta, e si capisce che si riferiva davvero a ciascuna persona queer. Pronunciata dalla voce del papa l'indicibile parola gay e non solo, esposta anche una saggia considerazione sul fatto che se c'è qualcosa di sbagliato in Vaticano, sono il denaro e il potere di tutte le lobby, non certo i gay.
Sta succedendo qualcosa di davvero importante. Siamo in mezzo a un kairos, un momento opportuno. Spero che tutti gli altri vescovi e tutte le chiese locali trovino il coraggio di ascoltare queste lezioni di libertà. Un bel articolo di Gian Guido Vecchi dal Corriere online.

lunedì 13 maggio 2013

A Firenze, contro l'omofobia

Due importanti eventi a Firenze questa settimana, contro l'omofobia, cioè, più precisamente contro l'odio nei confronti delle persone queer, in tutte le loro sfumature.
Alla Madonna della Tosse, in largo Adone Zoli 1, giovedì 16 maggio 2013, ore 21, una veglia di preghiera ecumenica, promossa, come ogni anno, dal gruppo di cristiani queer di Firenze, il Kairòs. Ricordiamo ai pochi che ancora non lo sanno che kairòs significa "il momento opportuno".
Venerdì 17 maggio 2013, il giorno dopo, in occasione della Giornata Internazionale contro l’omofobia e la transfobia, alle ore 20.15, al cinema Principe, in viale Matteotti, vicino a piazza della Libertà, si proietta, grazie anche al lavoro dei volontari IREOS, un bellissimo film-documentario, CALL ME KUCHU, un viaggio approfondito e commovente nella condizione queer in Uganda, nonché un omaggio a David Kato, attivista gay ugandese vittima dell'omofobia. Introdurranno: Kerry Kennedy (Presidente RFK Center) e Franck Mugisha, RFK Human Rights Award 2011. Seguirà un dibattito moderato da Roberta Vannucci (Direttrice artistica Florence Queer Festival - vicepresidente IREOS).
Fate di tutto per non perdervi questi due "momenti opportuni".


venerdì 29 marzo 2013

mercoledì 13 marzo 2013

Benvenuto vescovo Francesco

Che D-o benedica il nuovo vescovo di Roma, il cardinale Jorge Mario Bergoglio, papa Francesco. Con gioia uniamo la nostra preghiera a quella del popolo di Roma, perché tutto cambi in Vaticano. Che ce n'è bisogno. Basta denaro, basta potere, basta sesso clandestino (che ci si ami alla luce del sole!). Basta ipocrisia. Torniamo a Gesù e a Maria.




lunedì 11 febbraio 2013

L'unica cosa vera

Annunciare le proprie dimissioni, l'unica cosa vera, moderna, che papa Benedetto XVI è riuscito a fare.
Si dice che ne avesse in testa altre, ma l'establishment vaticano lo ha sempre bloccato e, qualcuno aggiunge, persino ricattato.
Cosa succederà? Non lo so, ma prego per una santa, gioiosa esplosione di evangelica follia, in quella cucina di tegami, che, con il loro marciume e la loro avidità, hanno soffocato le grandi speranze giovannee e paoline del XX secolo.




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