Un discorso diverso in Toscana, per chi crede, in questa nostra madreterra, in questa fugace vita, in qualcosa di diverso

domenica 21 febbraio 2021

Costa San Giorgio è troppo e stroppia

Persino una amministrazione sorda e miope come quella Nardella dovrà trovare un limite! La signorilizzazione di Costa San Giorgio e la svendita di Boboli e Belvedere sono veramente troppo e il troppo stroppia.

Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo comunicato stampa di Idrafir.

Lo scenario dell'albergo-incubo Costa San Giorgio, l'ennesimo disastro fiorentino dell'amministrazione Nardelle (fonte: Idrafir, 2021)

Oggetto: Albergo fra Forte Belvedere e giardino di Boboli: si esprime anche Eike Schmidt
Data: 20 febbraio 2021

Associazione di volontariato Idra
iscritta al Registro Regionale del Volontariato della Toscana per la promozione e la tutela del patrimonio ambientale e culturale
Via Giano della Bella 7, 50124 FIRENZE, Tel. 055.22.39.92, 320.053.52.58

 

COMUNICATO STAMPA, 20.2.’21

 

Albergo di lusso sotto Forte Belvedere e sopra il giardino di Boboli: si esprime anche Eike Schmidt

 

Allertato dai cittadini, ha scritto alla Direzione urbanistica di Palazzo Vecchio e al Soprintendente. Idra ringrazia e gira la sua lettera alla Giunta fiorentina, al Consiglio comunale e al Quartiere 1

 

Ricostruendo la vicenda che ha portato Palazzo Vecchio ad avallare in piena area Unesco, fra Boboli e il Giardino Bardini, una variante al regolamento urbanistico priva di valutazione ambientale strategica, Idra ha scoperto che proprio il ‘vicino di casa’ del nuovo proprietario della ex Caserma Vittorio Veneto, Eike Schmidt, è stato tenuto all’oscuro dei contenuti del progetto oggetto della Variante

L’associazione ha pensato bene quindi di allertare il Direttore delle Gallerie degli Uffizi (che comprendono il Complesso Museale di Boboli), documentandolo con le prime osservazioni proposte lo scorso  luglio all’Amministrazione comunale (seguite poi a settembre da un secondo blocco di riflessioni critiche sul metodo e sul merito della procedura adottata da Palazzo Vecchio: qui tutte le osservazioni fin qui formulate).

Se è vero quello che si legge nella corrispondenza scambiata con Idra da settembre ad oggi, nessuna soddisfazione ha ricevuto la reiterata richiesta di informazioni da parte di Eike Schmidt. Una circostanza quanto meno singolare, se si pensa che le due istituzioni, deputate alla tutela di beni così preziosi, appartengono allo stesso Ministero!

Il direttore degli Uffizi ha preso dunque in questi giorni carta e penna, e ha scritto sia alla Direzione urbanistica del Comune di Firenze sia alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, richiamando senza ambiguità l’attenzione sulla straordinaria delicatezza del contesto in cui si colloca la Variante che prevede - a beneficio di una nuova destinazione urbanistica turistico–ricettiva all’86% - una profonda ristrutturazione edilizia: “E’ d’uopo rilevare la necessità che qualsivoglia iniziativa e/o intervento che interessi le aree immediatamente prossime al Complesso Museale di Boboli, debba essere posto in essere nel rispetto del primario obiettivo di garantire e preservare l’integrità del patrimonio culturale dello stesso.

Paradossale, agli occhi del cittadino comune, ciò che il prosieguo della lettera testimonia: che il responsabile di uno dei più ammirati e celebri giardini rinascimentali e post-rinascimentali d’Europa debba, per giustificarne le esigenze di tutela, enumerare e descrivere minutamente ai responsabili di organi di rilievo come la Direzione Urbanistica e la Soprintendenza le caratteristiche e le fragilità di un bene storico-ambientale così noto e prestigioso, quasi che se ne sia smarrita la memoria proprio fra le autorità istituzionali preposte alla custodia e alla valorizzazione degli assetti urbanistici:  

"Il Giardino di Boboli – aggiunge infatti Schmidt nella missiva indirizzata per conoscenza anche al Difensore civico della Toscana e a Idra – è un museo a cielo aperto di inestimabile valore culturale, e come tale deve essere preservato nella sua totale integrità fisica tanto in superficie quanto nel sottosuolo”.

E’ noto, giova qui ricordare, che il progetto di grande albergo nella collina sovrastante le sorgenti prevede, negli elaborati presentati al Comune, interventi cospicui di scavo in sotterraneo, per ospitare due parcheggi, un tunnel carrabile e più servizi interrati…

“E’ dovere pertanto dello scrivente Istituto – prosegue la nota di osservazioni sulla procedura relativa alla Variante al Regolamento Urbanistico Ex Caserma Vittorio Veneto – adoperarsi per mettere in atto ogni misura utile a tutelare, gestire e valorizzare le proprie collezioni, comprensive di beni archeologici, storico-artistici, architettonici, paesaggistici e naturali.

In proposito, fra i tesori che quel sottosuolo potrebbe nascondere sono da annoverare le testimonianze della prima comunità cristiana raccoltasi, nella Florentia romana, attorno alla vicinissima Chiesa di Santa Felicita (si veda in proposito la segnalazione della dott.ssa M. Cristina François, già conservatrice dell’Archivio Storico Parrocchiale di Santa Felicita, in nota all’Osservazione n. 20 trasmessa da Idra alla Direzione Urbanistica).

Il direttore degli Uffizi non omette di segnalare “alcuni profili di particolare rilievo”, a partire dalle proprietà ambientali e idrogeologiche intrinseche del sito, conformato artisticamente e paesaggisticamente dal Tribolo su incarico della duchessa consorte di Cosimo I Eleonora di Toledo. 

Come ‘giardino monumentale’, Boboli è divenuto modello di riferimento a cui tante altre esperienze italiane ed europee si sono ispirate. “Il Parco Monumentale di Boboli, spiega Schmidt, analogamente ad un sistema venoso di un corpo umano, si compone di cunicoli e condutture che trasportano l’acqua che rende rigogliosa la vegetazione, alimenta sorgenti e vivai, depositi e conserve, vasche che custodiscono preziose collezioni di piante acquatiche, fontane e giochi d’acqua che decorano le Grotte, tema tanto caro ai giardini storici monumentali fiorentini prima medicei e poi lorenesi”.

Orbene,  proprio nei pressi della più antica di queste Grotte, detta ‘di Madama’, il progetto di albergo presentato all’Amministrazione comunale dalla proprietà della ex Caserma prevede l’istallazione di un ‘ascensore inclinato’ a servizio della clientela: accolti attraverso il portone principale di Palazzo Pitti, superato il cortile dell’Ammannati  il progetto prevede che gli ospiti del resort raggiungano, lungo l’Orto di Giove, il mezzo meccanico che li trasferisca alle camere.

“Come ampiamente documentato in copiosa bibliografia  conclude didascalicamente Schmidt– il regime idraulico di Boboli, sfruttando la pendenza del declivio collinare e applicando empiricamente i principi fondamentali della scienza idraulica basata sulle leggi gravitazionali della fisica (sic!, ndr), è stato pensato e realizzato con un “impianto a caduta”, mediante costruzione di acquedotti che ancora oggi alimentano il Giardino”.

Una sorta di lezione di idraulica elementare…  E forse ce n’è davvero bisogno se l’architettare prende il sopravvento sul progettare. 

Qui infatti il pensiero corre naturalmente alle acque che sgorgano proprio dalla collina di Belvedere (pensiamo alla Sorgente del Menabuoni, o ‘della Mina’), il critico ‘Poggio delle Rovinate’, la cui storica fragilità idrogeologica attestano sia la toponomastica (Via  del Canneto, Vicolo del Canneto, Costa del Pozzo) sia il monito inciso nella targa che Cosimo I fece apporre nel 1565 in Via de’ Bardi, tuttora leggibile (“Cosimo de’ Medici signore di Firenze e di Siena, proibì di ricostruire le case di questo monte tre volte crollate per inadeguatezza del suolo”). E sono quindi da salutare con soddisfazione le esplicite raccomandazioni di commiato: “In ragione di quanto sinora esposto, si chiede cortesemente alla S.V. di tenere in debita considerazione le suesposte osservazioni, al fine di adottare le più opportune determinazioni del caso.

Ecco perché Idra ha voluto compiacersi col Direttore Eike Schmidt per il provvido intervento: “Constatiamo con viva soddisfazione con quanta sollecitudine sia stato raccolto dalle Gallerie da Lei dirette il ragionevole allarme lanciato dalla scrivente Associazione una volta che è stato possibile accertare il mancato coinvolgimento della Direzione delle Gallerie degli Uffizi nel procedimento che ha condotto il Comune di Firenze alla definizione della Variante semplificata al Regolamento Urbanistico Scheda norma AT 12.05 Ex Caserma Vittorio Veneto, adottata in assenza di Valutazione Ambientale Strategica, e dei connessi interventi di trasformazione urbanistica e ristrutturazione edilizia”. E conclude: “Ritenendo utile e opportuno che le istituzioni locali fiorentine abbiano piena contezza delle importanti premure che codesta Direzione mostra di nutrire ai fini dell’integrale tutela del Giardino, la presente viene trasmessa per conoscenza anche al Presidente del Consiglio comunale, al Presidente della Commissione Urbanistica, ai Gruppi consiliari, al Consiglio di Quartiere 1, al Sindaco e agli Assessori competenti del Comune di Firenze”. Con allegata la nota di Eike Schmidt.

Gratitudine l’associazione ha espresso anche al Difensore civico della Toscana, il dott. Sandro Vannini, che dagli esordi Idra tiene informato sugli sviluppi delle vicenda, “per il reiterato supporto alle istanze di trasparenza che la scrivente Associazione da mesi e mesi sottopone all’Amministrazione Comunale”.


* * *

Dopo il disastro del #trenvai sui Viali del Poggi, dopo il fallimento storico dell'aver svenduto Firenze al turismo di massa, dopo l'ipocrisia dell'essersi convertiti solo a parole alla necessità di riportare a Firenze i Fiorentini, in una vita rionale a dimensione umana, cos'altro serve per capire che l'amministrazione Nardella deve essere fermata? 

Se potete, aderite anche all'appello di Italia Nostra Firenze.



Nessun commento:

Posta un commento

Post più popolari degli ultimi 30 giorni

Argomenti solidamente piantati in questa nuvola:

1989 a touch of grace abolizione delle province e delle prefetture Alberto Contri alternativa civico-liberale ambientalismo anti-imperialismo Anticolonialismo antiglobalismo antimilitarismo Antiproibizionismo Archivio cose toscaniste Archivio di Toscana Libertaria verso Toscana Insieme Archivio Gaymagazine Archivio Vaiani autogoverno della Sardegna autogoverno della Sicilia autogoverno della Toscana autogoverno di tutti dappertutto autonomie ambiente lavoro Autonomie e Ambiente autonomismo basta cicche BijiKurdistan borgate borghi e comuni brigate d'argento Bruno Salvadori bussini Campi Bisenzio Candelora Capitale Carrara chi può creare valore Chivasso cittadinanza attiva civismo come domare la spesa Comitato anti-Rosatellum confederalismo contro contro gli ecomostri contro il centralismo contro il virus del centralismo autoritario contro la dittatura dello status quo coronavirus Corsica Cosmonauta Francesco dalla mailing list di Toscana Insieme Decentralism International decentralismo dialogo autogoverno Disintegration as hope don Domenico Pezzini don Lorenzo Milani Draghistan ecotoscanismo Emma Bonino English Enrico Rossi eradication of poverty Eugenio Giani Eurocritica Europa delle regioni Fabrizio Valleri Fare Città fare rete Festa della Toscana Fi-Po Link fine del berlusconismo Forum 2043 frazioni Friuli Venezia Giulia garantismo gay alla luce del sole Gaza Gianni Pittella Gioiello Orsini Giulietto Chiesa Hands off Syria Hawaii Homage to Catalonia Hope after Pakistan Il disastro delle vecchie preferenze in difesa degli alberi In difesa di Israele Inaco Rossi indipendenze innocenza tradita internazionalismo Italia Futura Karl W. Deutsch la bellezza come principale indice di buongoverno Lahaina Leonard Peltier Libera Europa Libera Firenze Libera Toscana Liberi Fiorentini Liberiamo l'Italia Libertà in Iran libertino liste di proscrizione localismo Lucca 2012 Mario Monti Massimo Carlesi Matteo Renzi Maui Maurizio Sguanci Mauro Vaiani memoria storica meno dipendenza Mezzana Michele Emiliano monete locali Moretuzzo NO a questa tramvia antifiorentina no al presidenzialismo no al sindaco d'Italia no elettrosmog NoGreenPass Noi stessi NoMES nonviolenza Ora e sempre resistenza ora toscana OraToscana Oscar Giannino pace e lavoro Palestina Patto Autonomie Ambiente Patto per la Toscana Peace Is Possible - War Is Not Inevitable pionieri popolano postcoronavirus Prato Prima di tutto la libertà primarie Primavera araba 2011 quartieri quattrini al popolo Queer Faith radici anarchiche e socialiste referendum Besostri Repubblica delle Autonomie ricostruzione di una moralità pubblica riforma elettorale toscana riformismo ritorno alla Costituzione rivoluzione liberale rivoluzione paesana rivoluzione rionale Romagna SaharaLibre salute pubblica San Carlo San Vincenzo Santa Cecilia Sergio Salvi sessantennio Siena silver brigades Simone Caffaz solidarietà toscana spezzare le catene del debito statuto pubblico dei partiti Stefania Ferretti Stefania Saccardi Svizzera tener desta la speranza territori The Scottish Side of History Too Big To Fail? Torre del Lago Toscana tradizioni e libertà Tunisia Ugo di Toscana uninominale Vannino Chiti Vecchiano veraforza Via dall'Afghanistan Vincenzo Simoni vittime yes in my backyard