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domenica 2 marzo 2025

La fallacia della corsa a costituire nuovi partiti all'italiana

 


Si avvicina la primavera e ricominciano i tentativi di fondare nuovi partiti centralizzati, "nazionali", con i migliori propositi di rinnovare la vita politica di tutta la Repubblica Italiana. I tentativi sono talvolta nobili ma anche irrimediabilmente fallaci.

L'articolo 49 della Costituzione italiana garantisce a tutti i cittadini il diritto di associarsi in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica italiana e oggi anche, per estensione e grazie alle garanzie contenute nei trattati e nella legislazione unionale, anche la politica europea. Eppure questo diritto è stato sequestrato dalle elite attualmente al potere a Roma, a Milano, a Bruxelles. Finché non avremo spezzato almeno le catene più pesanti, fondare nuovi partiti "nazionali" non servirà.

Sono in essere feroci e implacabili meccanismi centralisti, tecnocratici, in definitiva autoritari, che stanno rendendo la Repubblica e l'Unione un travestimento della democrazia.

Per fermare questa deriva occorrono coraggiose lotte dal basso per riprenderci la rappresentanza, non nuovi partiti che, in questo quadro, finirebbero per essere uguali a quelli esistenti (sempre che il tirannico bipolarismo dominante e le trappole del maggioritario all'italiana non li uccidano in culla).

Queste lotte riguardano il pluralismo dell'informazione, a cominciare da quella locale, per porre un argine all'analfabetismo funzionale delle persone e alle ondate di terrificante conformismo che ci sommergono quotidianamente; un ordinamento semplificato per l'associazionismo politico, che renda possibile anche al più piccolo gruppo civico locale di formarsi, agire, candidarsi, anche nel più piccolo comune; un finanziamento pubblico a tutti i movimenti politici direttamente proporzionale al loro consenso elettorale; norme di procedimento elettorale che rendano semplice candidarsi, anche a personalità civiche e indipendenti; circoscrizioni elettorali di dimensioni contenute, dove sia possibile agli elettori conoscere davvero i candidati; leggi elettorali più giuste per tutti, che restituiscano agli elettori il potere di scegliere le persone da cui essi vogliono essere rappresentati.

Dobbiamo inoltre abbattere il totem della cosiddetta "governabilità". Abbiamo accettato per decenni come "normale" un'idea che invece è assurda e fonte di molti guai: quella secondo cui ogni capo esecutivo deve avere automaticamente anche una maggioranza di eletti a lui fedeli negli organi legislativi. Così, dopo una successione vergognosa di leggi elettorali che sono state ciascuna una "porcata" peggiore della precedente, le elezioni sono ridotte a una sorta di plebiscito fra pochi leader mediatici, mentre non sappiamo più, letteralmente, chi verrà eletto a rappresentare il nostro territorio. Anzi sappiamo già prima di votare che le assemblee saranno riempite non da persone elette da noi, ma scelte dall'alto e da pochi, sulla base di criteri di fedeltà al capo (se non in base a logiche ancora più opache).

Possiamo e quindi dobbiamo porre fine a questo scandalo. Ci sono molti altri modi per eleggere un esecutivo stabile senza sacrificare la rappresentanza, la rappresentanza, l'autonomia e l'indipendenza degli eletti nelle assemblee legislative!

Queste lotte per la rappresentanza sono già iniziate, per esempio con il Comitato Besostri, che si è ispirato alle antiche lotte per la giustizia elettorale condotte dal compianto avvocato socialista.

Sono attive in Italia e in Europa molte energie locali, civiche, autonome, indipendenti, a cominciare da quelle che cooperano attraverso Autonomie e Ambiente e EFA. Esse possono e quindi devono conoscersi, cooperare, eventualmente confederarsi per portare avanti insieme un cambiamento profondo dal basso.

Sono lotte cruciali, perché l'erosione della democrazia sta distruggendo la coesione sociale, alimenta l'assenteismo, scoraggia ogni forma di partecipazione, semina discordia, settarismo, populismo, estremismo.

Non possiamo più accettare di vivere in una finta democrazia dominata da pochi leader mediatici e dalle loro schiere di fedelissimi sempre più "nominati" che "eletti".

Lottiamo per fare spazio a una nuova generazione di leader locali, espressa dai mondi vivi delle autonomie, del civismo, della sussidiarietà, della solidarietà, del buongoverno che unisce e include trasversalmente persone che hanno storie politiche differenti, delle iniziative concrete per la protezione delle comunità e degli ecosistemi locali.

Anche in una società come quella europea, invecchiata, inquinata, impoverita, stordita dallo strapotere dei media, minacciata da paurose concentrazioni di potere, ci sono ancora persone coraggiose e generose, che si candidano a guidarci.

Dobbiamo incoraggiarle e aiutarle, soprattutto a essere consapevoli dei tetti invisibili che sono sopra la loro testa, a liberarsi dei pesi morti, a spezzare almeno alcune delle catene.

 

Mauro Vaiani Ph.D.

Garante di OraToscana

Vicepresidente segretario di Autonomie e Ambiente

 

domenica 28 luglio 2024

Firmiamo online contro il Rosatellum!


 

Una comunità plurale e trasversale si è impegnata questa estate 2024 per picconare il Rosatellum, in continuità con le lotte e le idee di Felice Besostri. Si è formato il Comitato Referendario per la Rappresentanza, che ha promosso la campagna #IoVoglioScegliere. 

Si vuole riportare all'attenzione dell'opinione pubblica il tema della rappresentanza. Gli elettori italiani oggi votano senza avere la minima voce in capitolo su chi verrà eletto. Dobbiamo porre fine al ventennio dei nominati, iniziato con la sciagurata riforma Calderoli, nota come Porcellum.

La situazione è resa ancora più grave dalla prospettiva dell'elezione diretta di un "podestà d'Italia". In una competizione, tutta gestita da concentrazioni di potere mediatico, fra pochi leader nazionali, l'elettore sarà ridotto a mero "tifoso". Una volta giunto al potere, il leader potrà contare su un parlamento di fedelissimi da lui nominati.

Fermare questa deriva è necessario. Il silenzio dei media su questa iniziativa è stato sin qui agghiacciante, ma forse si sta incrinando.

L'avvio della piattaforma pubblica per la raccolta online delle firme per i referendum e le leggi d'iniziativa popolare, che era attesa da anni, ci offre un aiuto provvidenziale. Firmare online oggi è facile e gratuito.

Sosteniamo la campagna #IoVoglioScegliere!

📣 Firmiamo online a sostegno del referendum per l’abrogazione parziale della legge elettorale detta "Rosatellum"!

1️⃣ Apri il link https://pnri.firmereferendum.giustizia.it/ e accedi con lo SPID, la CIE o la CNS.

2️⃣ Seleziona queste iniziative dall’elenco:

✏️ “ABROGAZIONE DEL VOTO CONGIUNTO TRA CANDIDATI E LISTE PLURINOMINALI” (il numero dell’iniziativa è 500004) https://pnri.firmereferendum.giustizia.it/referendum/open/dettaglio-open/500004
 

 ✏️ “ABOLIZIONE PLURICANDIDATURE: OGNI CANDIDATO IN UN SOLO COLLEGIO UNINOMINALE E/O PLURINOMINALE” (il numero dell’iniziativa è 500008) https://pnri.firmereferendum.giustizia.it/referendum/open/dettaglio-open/500008
 

✏️ TUTTI I PARTITI, ANCHE QUELLI IN PARLAMENTO, DEVONO RACCOGLIERE LE FIRME PER LE CANDIDATURE (il numero dell’iniziativa è 500006) https://pnri.firmereferendum.giustizia.it/referendum/open/dettaglio-open/500006
 

✏️ NIENTE SOGLIE DI ACCESSO PER LISTE AUTONOME E COALIZIONI (il numero dell’iniziativa è 500005) https://pnri.firmereferendum.giustizia.it/referendum/open/dettaglio-open/500005
 

✏️ LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE «Modifiche al testo unico di cui al D.P.R. 30 marzo 1957, n. 361, e al testo unico di cui al d.lgs. 20 dicembre 1993, n. 533, in materia di elezione della camera dei deputati e del senato della repubblica.» (il numero dell’iniziativa è 500013) https://pnri.firmereferendum.giustizia.it/referendum/open/dettaglio-open/500013

3️⃣ Premi su sostieni iniziativa, clicca su continua e nuovamente su sostieni iniziativa.

4️⃣ Dopo aver firmato, torna in Homepage e seleziona l’iniziativa successiva, oppure accedici tramite i link sopra.

📲 Condividi per fare passaparola, inoltra questo messaggio ai tuoi contatti e fai firmare anche loro!


giovedì 11 luglio 2024

Vi sblocchiamo un ricordo

Guardate e datevi una mossa, sostenendo e firmando per la campagna #IoVoglioScegliere, contro il #Rosatellum e contro i #nominati che da un #ventennio appestano la Repubblica:

 

 

Qui riproduciamo l'ultimo comunicato di Mauro Vaiani, membro del Comitato Referendario per la Rappresentanza, vicepresidente segretario di Autonomie e Ambiente, garante di OraToscana, in appoggio alla campagna:


 

Il comunicato stampa di Mauro Vaiani, vicepresidente segretario di Autonomie e Ambiente e membro promotore del Comitato Referendario per la Rappresentanza: <<Chi non si ribella, qui e ora, al Rosatellum, si è già rassegnato alla secessione dei cittadini dalle istituzioni e all'avvento del "podestà" d'Italia>>.

 

Comunicato stampa sui referendum per la rappresentanza

Il Comitato Referendario per la Rappresentanza, ispirato dalle idee e dalle lotte di Felice Besostri, sta raccogliendo le firme per quattro quesiti referendari abrogativi delle parti più deprecabili della legge elettorale nota come Rosatellum.

L’iniziativa è partita prima e fra altre: quelle della CGIL sui temi sociali o quelle delle opposizioni contro i pasticci del trio Meloni-Calderoli-Casellati. E’ una iniziativa molto più trasversale. E’, ci sia consentito ribadirlo, molto più cruciale: è infatti evidente che, senza restituire centralità al tema della rappresentanza, nessuna altra battaglia politica o sociale avrà successo. In Italia (e in Europa) si deve restituire dignità e centralità alle assemblee legislative.

A differenza di quanto accadde oltre trent’anni con la precedente stagione referendaria, non c’è alcuna pretesa di condizionare il dibattito sulle future riforme. Nel Comitato e fra di noi ci sono persone che sceglierebbero, se ne avessero la possibilità, sistemi più o meno proporzionali, collegi uninominali o plurinominali.

Il Comitato Referendario per la Rappresentanza intende però picconare i punti più critici del Rosatellum: il voto congiunto, le pluricandidature, le barriere arbitrarie che impediscono le candidature di chi è fuori dal “sistema”, l’impossibilità per gli elettori di sapere chi verrà eletto con il loro voto. Difetti che, non lo si dimentichi, sono già sotto lo scrutinio dei giudici, in Italia e davanti alla CEDU (grazie alla causa promossa da Mario Staderini), perché sono gravi e inaccettabili in una Europa fondata sul diritto dei cittadini alla conoscenza e alla trasparenza.

Entrando nelle case e nelle vacanze di tutte le persone che hanno consapevolezza, senso civico e buona volontà, raggiungendo le 500.000 firme necessarie, otterremo un nitido risultato: non si potrà tornare a votare con il Rosatellum e sarà messa in discussione la pretesa che la persona “podestà” della Repubblica debba poter contare su una maggioranza parlamentare assoluta composta da persone da lei nominate.

A noi, persone dei territori, attivisti di provincia, sostenitori delle autonomie personali, sociali, territoriali, questo sembra importante! Leggi elettorali più giuste per tutti sono nell’interesse generale e soprattutto delle generazioni future. Non rassegniamoci all’astensionismo, alla secessione dei cittadini e delle comunità locali dalla vita politica della Repubblica e dell’Europa.

Rinnoviamo l’appello a tutti i media, a tutte le reti di cittadinanza attiva, a tutte le forze politiche e sociali, a far conoscere la campagna #IoVoglioScegliere e il sito per la firma online, https://www.iovoglioscegliere.it.

Udine – Bruxelles - Firenze, martedì 9 luglio 2024

Mauro Vaiani Ph.D.
vicepresidente di Autonomie e Ambiente
membro del Comitato Referendario per la Rappresentanza


 

domenica 23 giugno 2024

The Power of Three


 

La campagna elettorale di Robert Francis Kennedy Jr. come candidato indipendente alla presidenza degli Stati Uniti d'America ci ha incuriosito perché Diverso Toscana è un blog curioso di tutto ciò che sembra sfidare lo status quo.

In particolare approfondiamo tutto ciò che può porre fine a quello che a noi appare una folle polarizzazione, un bipolarismo politico talmente estremizzato da mettere in pericolo le autonomie di tutti, a tutti i livelli, e quindi la vita umana stessa su questo pianeta.

Si dovrebbe conoscere meglio questo questo avvocato ambientalista, classe 1954, quindi quest'anno settantenne, che però ci appare come un giovanotto rispetto agli altri due candidati ottantenni che sono attualmente e salvo sorprese i candidati dei due maggiori partiti che dominano la vita politica negli Stati Uniti: Joseph Robinette Biden Jr. (Joe), classe 1942, attuale presidente e ricandidato del Partito Democratico; Donald John Trump, classe 1946, già presidente americano dal 2017 al 2021 e attualmente ricandidato del Partito Repubblicano.

Roberto F. Kennedy Jr., ha avuto una vita complicata e lontana dal potere, nonostante sia l'ultimo rampollo dell'illustre famiglia di suo zio, il presidente John F. Kennedy, e di suo padre Robert F. Kennedy, entrambi assassinati.

Si è avvicinato alla politica in appoggio alla candidatura di Barak Obama e alle grandi speranze che essa suscitò e che in gran parte andarono deluse.

Negli anni ha maturato convinzioni molto radicali, contrarie al MIC (il military–industrial complex, quello contro cui ci mise in guardia il presidente Dwight D. Eisenhower nel 1961). Durante la grande ondata di centralismo autoritario e nell'orgia del potere di Big Pharma, gli anni della pandemia Covid, è stato ovviamente emarginato e trattato come un ciarlatano e un cospirazionista, per essersi opposto alle politiche dominanti (vaccinazioni obbligatorie di massa, lunghi "lockdown", "greenpass" e altre misure che si stanno rivelando, con il passare del tempo, sempre più discutibili, se non avventate).

Per candidarsi alla presidenza degli Stati Uniti ha rotto con il Partito Democratico e ha messo in moto una difficile campagna per comparire come indipendente sulle schede elettorali di tutti gli stati e territori dell'Unione.

Lo affianca, come candidata vicepresidente, la giovane filantropa Nicole Shanahan, classe 1985, la figlia di una immigrata dalla provincia cantonese di Guangzhou, che è anch'essa una importante attivista contro l'avvelenamento del Creato e del cibo.

La campagna Kennedy-Shanahan per le elezioni presidenziali del prossimo novembre 2024 ha rilasciato un video molto emotivo e potenzialmente capace di disseminare una salutare ondata di scetticismo contro i due partiti che ancora dominano la vita politica americana e, più in generale, contro gli eccessi di polarizzazione che stanno distruggendo il mondo.

Vi incoraggiamo a guardarlo e a incuriosirvi come ci siamo incuriositi noi.


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