#BoycottTurkey, #StopErdogan, #DefendAfrin.
Gridiamolo dai tetti e soprattutto facciamolo.
In queste ultime ore ho fatto circolare questo appello anche in forma di mail, a nome di tutto il nostro Comitato Libertà Toscana (il movimento che Mauro Vaiani ha rifondato, organizzato e guidato dal 2017 al 2020, ndr):
Gentilissimi,
la Turchia di Erdogan sta affondando in una palude di autoritarismo e
militarismo.
Dopo aver represso e distrutto intere città curde nel proprio Sudest,
ha infine distrutto il libero cantone di Afrin, nel Rojava (Siria del
Nord) e ne ha occupato le rovine,
provocando l'ennesima catastrofe umanitaria.
Cosa possiamo fare noi?
Intanto non dobbiamo tacere.
Possiamo inoltre, anche come singoli, semplici cittadini, dal basso,
provocare un movimento nonviolento
di boicottaggio a tutto campo, a tempo intedeterminato di tutto ciò che
ha a che fare la Turchia:
cancellare viaggi, rifiutarsi di collaborare con esponenti di quel governo,
stare ben attenti a non comprare prodotti Made in Turkey (codice 869).
Alle autorità di ONU, UE, USA, Regno Unito, Federazione Russa, Iran,
chiediamo di uscire dall'ignavia e di impegnarsi finalmente per una
tregua immediata
e generalizzata in Siria, che vada almeno dalla festa del Newroz alle
festività di Pasqua.
Cordiali saluti e auguri sinceri per la prossima Pasqua.
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