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domenica 22 marzo 2020

I complotti esistono



Le discussioni sui complotti impazzano, figuriamoci in tempi di pandemia #coronavirus. E' facile accusare o anche essere accusati di complottismo.
Non perdiamo la calma, non chiudiamo le vene del cervello, non asserragliamoci né nel pensiero unico dei media conformisti, né nel dogmatismo e nel sensazionalismo tipico di tanti urlatori e imbonitori che girano in rete.
Proviamo ad ancorarci a ciò che, finché non venga falsificato, va accettato come verità temporaneamente utile a capire ciò che sta accadendo. E' una vecchia massima di Karl Popper, ancora utile per coloro che vogliono difendere una società aperta e un libero dibattito pubblico, oltre che i principi fondamentali della nostra convivenza civile, i nostri diritti costituzionali, le minime garanzie del nostro stato sociale.
Prima considerazione: i complotti esistono. Non possiamo cullarci nell'illusione che le grandi concentrazioni di potere e di ricchezza del nostro tempo, non ci nascondano qualcosa. Questo vale tanto per le grandi potenze, i loro servizi segreti, le organizzazioni internazionali (Unione Europea compresa), le multinazionali, quanto per i grandi poteri interni alla nostra repubblica, cioè ministeri, agenzie, enti, grandi aziende pubbliche e private.
Le grandi concentrazioni di potere e di ricchezze non sono necessariamente guidate da persone malvage, ma dobbiamo tutti essere coscienti che esse sono rette da corpi chiusi, sono governate da vere e proprie caste di persone molto privilegiate. Esse, a ogni tornante pericoloso della storia, penseranno prima di tutto a se stesse, non alle persone umane comuni, tanto meno agli ultimi.
Non possiamo, in verità, fidarci veramente di nessuno, se non dei leader che eleggiamo localmente, territorio per territorio, secondo Costituzione e secondo le migliori tradizioni della nostra "Repubblica delle autonomie". E qualche volta verremo delusi pure da loro...
Seconda considerazione: più ancora che complotti, esistono strutture sbagliate. Tutte le concentrazioni di potere e di ricchezza sono strutture potenti, ma per lo più intrinsecamente sbagliate. Indipendentemente dai fini, più o meno onorevoli, per cui furono create, esse sono fondate su errori politici e sociali profondi. Le strutture sbagliate sono molto più difficili da combattere dei complotti, perché esse sono tuttora ampiamente giustificate e spesso glorificate dal conformismo dominante.
Esse, inoltre, continuano a fare il male anche quando vengono governate da persone ripiene delle migliori intenzioni.
Esempi concreti potrebbero essere quelli della nostra AIFA e della nostra INAIL, le cui procedure il governo è stato costretto a sospendere perché erano assurde (impedivano di fatto la produzione e l'approvvigionamento di mascherine per far fronte all'emergenza coronavirus).
Altro esempio potrebbe essere quello della NATO, un ente inutile, un relitto di un tempo di "guerra fredda", finito ormai da trent'anni, eppure ancora lì, ad esibire muscoli, a riempire i media con la sua retorica, a consumare risorse (e che ha insistito a fare le sue inutili esercitazioni militari "Defender Europe 2020", in molte parti d'Europa, quando ormai era scoppiata l'emergenza coronavirus, contribuendo, in questo modo, alla diffusione del contagio).
Una considerazione finale: un buon modo per distinguere coloro che sono complottisti sterili dai veri critici dello status quo, è sottoporli a un esame critico per capire se essi stanno cercando notorietà per le loro fissazioni e nostalgie, oppure stanno lottando effettivamente contro le strutture sbagliate, contro le pericolose concentrazioni di potere e di ricchezze che tormentano i nostri popoli, gli animali, le piante, gli ecosistemi, il nostro stesso pianeta.
Ce la possiamo fare, se teniamo il cervello acceso.
Non siamo completamente perduti, alla mercè dei "servi delle elite".
Possiamo contare, almeno noi in Europa, persino in Italia, persino nei media di stato, in molte persone normali che non gettano il cervello all'ammasso, che non accettano tutto quello che il potere somministra.
Siccome è domenica, siccome avete forse, per via della quarantena, un pochino più di tempo, vogliamo segnalarvi un esempio di buona informazione, di buona riflessione sulla gravità del momento che stiamo vivendo.
E' un servizio di RaiNews24, intitolato "Covid-19, la via d'uscita".
Qui il link:
http://www.rainews.it/dl/rainews/media/Speciale-Covid19-La-Via-d-Uscita-03ac7305-9e69-4eec-b42e-cee63851538b.html
All'interno troverete diverse voci ragionevoli e una serie di piccole serie e preziose riflessioni dello scienziato Enrico Bucci.
Buon ascolto, fratelli e sorelle della nostra resistenza non solo contro i complotti, ma soprattutto contro tutte le strutture sbagliate del nostro tempo.

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