Posso rispettosamente dissentire dal presidente della repubblica, Giorgio Napolitano?
La repubblica sta morendo, il senato deve essere riformato urgentemente, al popolo si promette il dimagrimento della casta e il Quirinale che fa? Una informata di senatori a vita: il direttore
d'orchestra Claudio Abbado, l'architetto Renzo Piano, il fisico
nucleare Carlo Rubbia, la neurobiologa Elena Cattaneo.
Quattro nuovi pari per re Giorgio.
Quattro voti in meno da cercare in senato in caso di crisi del governo Letta-Napolitano-Alfano-Letta?
* * *
Mi piace la provocazione del mio amico Andrea Auteri: mai una volta che venga nominata una persona del popolo, una vittima della crisi, una testimone anti-mafia, una figura che si sia sacrificata per gli ultimi, i carcerati, gli affamati di giustizia...
* * *
Da rilanciare anche la costernazione del mio amico Sergio Cortesini: se questa Cattaneo, appena cinquantenne, è così brava e dinamica nel portare avanti tante ricerche, dovevamo proprio distoglierla dal suo lavoro per portarla in senato?
* * *
Un discorso diverso in Toscana, per chi crede, in questa nostra madreterra, in questa fugace vita, in qualcosa di diverso
venerdì 30 agosto 2013
giovedì 29 agosto 2013
Guerra alla Siria? No!
La Siria è un paese dilaniato da una atroce guerra civile.
Alcune potenze occidentali, dice la stampa internazionale, si stanno preparando a bombardarla.
Ovviamente noi conosciamo solo la narrazione, la retorica, con la quale i governi americano, inglese, francese e turco, stanno giustificando questa loro grave iniziativa. Quanto viene prospettato, tuttavia, ci sembra profondamente sbagliato e bene ha fatto la ministra degli esteri italiana, Emma Bonino, a marcare la distanza italiana da una operazione che, francamente, ci sembra crudele e improvvida.
Bombardare la Siria è sbagliato.
Provo a elencare con semplicità i principali motivi di questa mia convizione.
Primo, non abbiamo ancora alcuna certezza su chi e perché abbia usato armi chimiche vietate dal diritto internazionale. Come riconosce anche un interventista convinto come Ian Hurd, non ci sono assolutamente basi giuridiche sufficienti per scatenare un attacco legale alla Siria. La scomoda verità è che, come è accaduto in ogni altro conflitto contemporaneo, potremo perseguire i responsabili di eventuali violazioni del diritto bellico, solo dopo la fine della guerra, non finché essa è in corso.
Se si disorienta l'opinione pubblica annunciando spedizioni punitive, si mente e allora si giustifica il sospetto che coloro che si vestono da giustizieri non siano altro che pistoleri.
La retorica del presidente Obama rischia di trascinare gli USA in una guerra sbagliata e illegale.
Sono estremamente preoccupato dal pericolo che la politica americana possa essere nuovamente dominata da una cupa hubris interventista, come quella che peraltro è adombrata negli scritti di Samantha Power, l'attuale ambasciatore USA all'ONU.
Secondo, se anche si riuscissero a trovare ragioni sufficienti per giustificare una guerra alla Siria, bombardare dall'alto e da lontano un paese spaccato in due, o tre, dalla guerra civile, è stupidamente feroce, prima ancora che sbagliato. Se abbiamo davvero delle forze che possono giocare un ruolo, dovremmo usarle per facilitare l'armistizio fra le parti che si stanno combattendo sul campo.
Armistizio che, sia detto per inciso, non è mai stato così vicino, dopo due anni di guerra, proprio perché oggi le parti sono in possesso di proprie roccaforti vitali. Analisti di diversa formazione e di opposti schieramenti riconoscono che sarebbe possibile una tregua duratura, fondata sulla partizione della Siria in almeno tre parti: un nord in mano ai ribelli; un rifugio orientale per la minoranza curda; mentre la costa, Damasco e il centrosud resterebbero in mano all'attuale regime nazionalsocialista di Bashar al-Assad.
Dopo un bombardamento occidentale, invece, l'attuale equilibrio potrebbe venir fatalmente alterato. Le fazioni si radicalizzerebbero. Le vittime innocenti si moltiplicherebbero.
Terzo, il successo di un attacco occidentale alla Siria è davvero improbabile, mentre le ricadute geopolitiche negative sarebbero gigantesche. Sono scarse le probabilità di colpire con successo obiettivi anche molto limitati e ben circoscritti, come arsenali e impianti, secondo osservatori attenti come quelli di Stratfor. Le conseguenze dei bombardamenti, invece, sugli equilibri già precari di Libano, Israele, Cisgiordania, Gaza, Iraq, Egitto, potrebbero rivelarsi disastrose.
Chiudo ricordando, amaramente, che in Occidente e in particolare negli USA, l'intera crisi siriana è stata fraintesa sin dall'inizio. L'opposizione ad Assad non ci pare proprio formata da donne, giovani e intellettuali della Primavera araba, i quali avrebbero sicuramente scelto metodi di resistenza nonviolenta di massa, non la guerra civile.
Questi rivoltosi hanno scelto di combattere Assad con la forza e, come ci hanno insegnato i maestri della nonviolenza contemporanea, da Gandhi a Gene Sharp, lo scontro armato è il terreno su cui i regimi non solo sono forti, ma spesso si rafforzano.
Né possiamo sorvolare sul fatto che, come molti hanno sospettato sin dall'inizio, donne, giovani e intellettuali, in questa crisi, sembrano stare dalla parte del regime nazionalsocialista del clan Assad, e non certo dalla parte di Al-Qaeda e Arabia Saudita, che sono fra i maggiori sponsor della ribellione.
Ce n'è abbastanza, mi pare, per riflettere, riflettere, riflettere ancora.
Non guerra, quindi, ma tregua per la Siria.
Tregua subito.
Alcune potenze occidentali, dice la stampa internazionale, si stanno preparando a bombardarla.
Ovviamente noi conosciamo solo la narrazione, la retorica, con la quale i governi americano, inglese, francese e turco, stanno giustificando questa loro grave iniziativa. Quanto viene prospettato, tuttavia, ci sembra profondamente sbagliato e bene ha fatto la ministra degli esteri italiana, Emma Bonino, a marcare la distanza italiana da una operazione che, francamente, ci sembra crudele e improvvida.
Bombardare la Siria è sbagliato.
Provo a elencare con semplicità i principali motivi di questa mia convizione.
Primo, non abbiamo ancora alcuna certezza su chi e perché abbia usato armi chimiche vietate dal diritto internazionale. Come riconosce anche un interventista convinto come Ian Hurd, non ci sono assolutamente basi giuridiche sufficienti per scatenare un attacco legale alla Siria. La scomoda verità è che, come è accaduto in ogni altro conflitto contemporaneo, potremo perseguire i responsabili di eventuali violazioni del diritto bellico, solo dopo la fine della guerra, non finché essa è in corso.
Se si disorienta l'opinione pubblica annunciando spedizioni punitive, si mente e allora si giustifica il sospetto che coloro che si vestono da giustizieri non siano altro che pistoleri.
La retorica del presidente Obama rischia di trascinare gli USA in una guerra sbagliata e illegale.
Sono estremamente preoccupato dal pericolo che la politica americana possa essere nuovamente dominata da una cupa hubris interventista, come quella che peraltro è adombrata negli scritti di Samantha Power, l'attuale ambasciatore USA all'ONU.
Secondo, se anche si riuscissero a trovare ragioni sufficienti per giustificare una guerra alla Siria, bombardare dall'alto e da lontano un paese spaccato in due, o tre, dalla guerra civile, è stupidamente feroce, prima ancora che sbagliato. Se abbiamo davvero delle forze che possono giocare un ruolo, dovremmo usarle per facilitare l'armistizio fra le parti che si stanno combattendo sul campo.
Armistizio che, sia detto per inciso, non è mai stato così vicino, dopo due anni di guerra, proprio perché oggi le parti sono in possesso di proprie roccaforti vitali. Analisti di diversa formazione e di opposti schieramenti riconoscono che sarebbe possibile una tregua duratura, fondata sulla partizione della Siria in almeno tre parti: un nord in mano ai ribelli; un rifugio orientale per la minoranza curda; mentre la costa, Damasco e il centrosud resterebbero in mano all'attuale regime nazionalsocialista di Bashar al-Assad.
Dopo un bombardamento occidentale, invece, l'attuale equilibrio potrebbe venir fatalmente alterato. Le fazioni si radicalizzerebbero. Le vittime innocenti si moltiplicherebbero.
Terzo, il successo di un attacco occidentale alla Siria è davvero improbabile, mentre le ricadute geopolitiche negative sarebbero gigantesche. Sono scarse le probabilità di colpire con successo obiettivi anche molto limitati e ben circoscritti, come arsenali e impianti, secondo osservatori attenti come quelli di Stratfor. Le conseguenze dei bombardamenti, invece, sugli equilibri già precari di Libano, Israele, Cisgiordania, Gaza, Iraq, Egitto, potrebbero rivelarsi disastrose.
Chiudo ricordando, amaramente, che in Occidente e in particolare negli USA, l'intera crisi siriana è stata fraintesa sin dall'inizio. L'opposizione ad Assad non ci pare proprio formata da donne, giovani e intellettuali della Primavera araba, i quali avrebbero sicuramente scelto metodi di resistenza nonviolenta di massa, non la guerra civile.
Questi rivoltosi hanno scelto di combattere Assad con la forza e, come ci hanno insegnato i maestri della nonviolenza contemporanea, da Gandhi a Gene Sharp, lo scontro armato è il terreno su cui i regimi non solo sono forti, ma spesso si rafforzano.
Né possiamo sorvolare sul fatto che, come molti hanno sospettato sin dall'inizio, donne, giovani e intellettuali, in questa crisi, sembrano stare dalla parte del regime nazionalsocialista del clan Assad, e non certo dalla parte di Al-Qaeda e Arabia Saudita, che sono fra i maggiori sponsor della ribellione.
Ce n'è abbastanza, mi pare, per riflettere, riflettere, riflettere ancora.
Non guerra, quindi, ma tregua per la Siria.
Tregua subito.
mercoledì 28 agosto 2013
Three inconvenient things about Syria
Three inconvenient circumstances that should suggest intervention supporters to be more cautious: 1) Obama and Cameron are siding with Al-Qaeda; 2) the international punishment of Syria will be backed by Saudi Arabia; 3) even the most fanatical liberal warmongers - like Ian Hurd - admit that the many cruel actors who are fighting the Syrian civil war, probably did not violate international law. So, let me ask again and again: why another pointless international intervention, instead of putting an international pressure in the direction of an immediate truce?
lunedì 26 agosto 2013
Immediate ceasefire in Syria
It is not too late.
It is time for advocating an immediate ceasefire in Syria.
If we, the West, really have any believable influence and dissuasion, we have to throw all our weight on the scales, on the side of an immediate truce.
Every attempt to bring an alleged international justice in the midst of a civil war will result only in another pointless and endless war.
Stop the liberal hubris.
Stop the neocon warmongers.
Stop the military-industrial complex.
Let the UN mission end their survey.
Let the the painful but inevitable partition of Syria happen.
Please, America, think and think again.
The indigestion of political rhetoric will not bring international justice.
A time of justice might come come only after war.
In the meantime, another good measure of geopolitical ignorance may lead the United States towards another disaster.
It is time for advocating an immediate ceasefire in Syria.
If we, the West, really have any believable influence and dissuasion, we have to throw all our weight on the scales, on the side of an immediate truce.
Every attempt to bring an alleged international justice in the midst of a civil war will result only in another pointless and endless war.
Stop the liberal hubris.
Stop the neocon warmongers.
Stop the military-industrial complex.
Let the UN mission end their survey.
Let the the painful but inevitable partition of Syria happen.
Please, America, think and think again.
The indigestion of political rhetoric will not bring international justice.
A time of justice might come come only after war.
In the meantime, another good measure of geopolitical ignorance may lead the United States towards another disaster.
Arrivederci, prof. Chiavacci
Arrivederci, prof. Enrico Chiavacci.
Sei tornato nel seno del mistero divino che hai sempre coraggiosamente esplorato.
Ho fede che ci rivedremo lì, un giorno.
In rete ci sono delle piccole perle, lasciate dal professore, come questo commento sull'Eucarestia "per la gente, per tutti", non solo per qualcuno.
Parlava poco, il prof. Chiavacci, ma sempre con una tale profondità!
Al nostro gruppo Kairos - persone queer credenti della Toscana - il professore ha lasciato una meditazione molto importante sul possibile ripensamento della morale della vita sessuale e della coppia, anche nella chiesa cattolica.
Chiederò ai responsabili e agli esecutori testamentari il permesso di farla conoscere.
Gli sono debitore anche come studioso di geopolitica. A lui devo, quando ero suo studente uditore di morale della vita sociale e politica, uno dei primi incoraggiamenti a studiare la concentrazione del potere negli stati moderni, in tutte le sue conseguenze, con i suoi esiti totalitari.
Preghiamo per lui e, ne sono certo, la sua grande anima ci sarà d'ora in poi ancora più vicina.
* * *
Sei tornato nel seno del mistero divino che hai sempre coraggiosamente esplorato.
Ho fede che ci rivedremo lì, un giorno.
In rete ci sono delle piccole perle, lasciate dal professore, come questo commento sull'Eucarestia "per la gente, per tutti", non solo per qualcuno.
Parlava poco, il prof. Chiavacci, ma sempre con una tale profondità!
Al nostro gruppo Kairos - persone queer credenti della Toscana - il professore ha lasciato una meditazione molto importante sul possibile ripensamento della morale della vita sessuale e della coppia, anche nella chiesa cattolica.
Chiederò ai responsabili e agli esecutori testamentari il permesso di farla conoscere.
Gli sono debitore anche come studioso di geopolitica. A lui devo, quando ero suo studente uditore di morale della vita sociale e politica, uno dei primi incoraggiamenti a studiare la concentrazione del potere negli stati moderni, in tutte le sue conseguenze, con i suoi esiti totalitari.
Preghiamo per lui e, ne sono certo, la sua grande anima ci sarà d'ora in poi ancora più vicina.
* * *
lunedì 19 agosto 2013
Alti tradimenti?
Il presidente della nostra repubblica, Giorgio Napolitano, il presidente del consiglio, Enrico Letta, e il suo vice, Angelino Alfano, non sono solo delle persone impegnate in politica.
Per ragioni tutte politiche, certo, ma oggi sono ai vertici delle nostre istituzioni.
A queste tre persone ne vanno aggiunte, a dire il vero, altre tre: il presidente del senato, Pietro Grasso, la presidente della Camera, Laura Boldrini e, non dimentichiamolo, il presidente della corte costituzionale, Franco Gallo.
Queste sei persone hanno il potere - e secondo noi anche il dovere - di far votare subito il parlamento sulla questione dell'abolizione del Porcellum.
L'unico modo realistico è il ritorno al Mattarellum, con poche, minime correzioni.
E' necessaria per salvare la repubblica.
Invece che ammorbare l'alta stagione delle vacanze con tanti discorsi inutili, e forse anche pericolosi, come quello di Letta ai ciellini, o quello di Zanonato sulle energie rinnovabili, questo è quello che va fatto.
Avrebbe già dovuto essere fatto da mesi!
Non è l'unica cosa urgente, è chiaro, ma, come sappiamo noi Toscani che lottiamo da anni per il superamento delle liste bloccate, per i collegi uninominali, per le primarie obbligatorie, è veramente una questione vitale.
Tutto il resto, a maggior ragione l'inestricabile groviglio politico-giudiziario in cui si è - principalmente per sua responsabilità e incoscienza - infilato il presidente Berlusconi, viene dopo.
Molto dopo.
Non si faccia di questa alta stagione un tempo di alti tradimenti.
Nessuna vera e ulteriore riforma, neppure le cose urgenti come la necessità di mitigare l'austerità, di smantellare province e prefetture, di aiutare i nuovi poveri, di liberare i troppi cittadini in attesa di giudizio, sarà possibile, se prima non si abbatte il Porcellum.
Senza una selezione libera, competitiva, dal basso di una nuova generazione di leader, questa repubblica, semplicemente, ci cascherà sulla testa.
Facendoci del male.
Schiacciando tutti, ma soprattutto i più deboli.
Non mi aspetto nulla dai signori delle tessere democratici.
E nemmeno da quegli esponenti a cinque stelle che meno fanno, più urlano.
Ma dai sei che sono a capo delle nostre istituzioni mi aspetto qualcosa invece.
Che non tradiscano la repubblica, né più, né meno.
Noi altri, intanto, teniamo gli occhi aperti e dritta la schiena.
E andiamo a firmare per tutti i referendum.
Sono, in attesa di poter tornare a scegliere i nostri leader, l'unica arma che abbiamo per fermare gli eventuali alti tradimenti della repubblica.
* * *
Angelino Alfano |
Enrico Letta |
Giorgio Napolitano |
venerdì 16 agosto 2013
Lotte e lutti
L'Egitto è entrato in un vicolo cieco di repressione e violenza.
E' possibile una forte pressione internazionale, fondata sulla sospensione di ogni aiuto internazionale e di ogni movimento economico e turistico?
L'embargo totale di ogni aiuto esterno all'Egitto può servire?
Questo è il momento in cui tecnici, economisti e giuristi devono tirare fuori gli attributi e darci risposte serie.
Ci appelliamo alla serietà - e alle importanti relazioni egiziane - di Emma Bonino.
Fate qualcosa, subito.
Salviamo qualche vita.
Pace, pace, pace, subito.
E' possibile una forte pressione internazionale, fondata sulla sospensione di ogni aiuto internazionale e di ogni movimento economico e turistico?
L'embargo totale di ogni aiuto esterno all'Egitto può servire?
Questo è il momento in cui tecnici, economisti e giuristi devono tirare fuori gli attributi e darci risposte serie.
Ci appelliamo alla serietà - e alle importanti relazioni egiziane - di Emma Bonino.
Fate qualcosa, subito.
Salviamo qualche vita.
Pace, pace, pace, subito.
venerdì 2 agosto 2013
Al voto, al voto, al voto
Al voto, al voto, al voto.
Il governo Letta-Napolitano-Alfano-Letta vari un decreto per il ritorno del Mattarellum, lo si approvi e si voti a ottobre-novembre.
Basta prendersi in giro così.
Tiriamo fuori un po' di attributi e andiamo a votare.
E Matteo Renzi si deve candidare.
E' l'unica speranza che abbiamo.
Forza.
Salviamo questa repubblica, prima che ci crolli tutto addosso.
Forza!
Il governo Letta-Napolitano-Alfano-Letta vari un decreto per il ritorno del Mattarellum, lo si approvi e si voti a ottobre-novembre.
Basta prendersi in giro così.
Tiriamo fuori un po' di attributi e andiamo a votare.
E Matteo Renzi si deve candidare.
E' l'unica speranza che abbiamo.
Forza.
Salviamo questa repubblica, prima che ci crolli tutto addosso.
Forza!
giovedì 1 agosto 2013
Che Toscani saremmo?
Daniela Lastri, la consigliera toscana PD a cui, anche a seguito del suo impegno per la democrazia paritaria, è stato affidato un ruolo di coordinamento dei lavori del parlamento toscano, per la riforma elettorale (la foto viene dal suo sito http://www.danielalastri.it) |
Il che significa che il progetto deve essere calendarizzato in aula a inizio settembre. Cosa assolutamente possibile, anche perché si è superata la seria crisi politica che si era creata sul futuro degli aeroporti toscani.
Noi abbiamo fiducia che il presidente Enrico Rossi, l'assessore Vittorio Bugli, la consigliera Daniela Lastri (nella foto), il presidente della commissione competente Marco Manneschi, i presidenti dei gruppi consiliari più grossi, Marco Ruggeri (PD) e Alberto Magnolfi (PDL), manterranno la parola.
Noi, comunque, vigiliamo.
Avere una selezione di leader politici più aperta, più competitiva, più severa non è un lusso. E', come ripetiamo da anni - forse non più del tutto isolati e inascoltati - una possibilità e una opportunità per liberare energie e talenti per un futuro migliore.
E' una necessità, per noi stessi, per la Toscana, per dare un segnale al paese.
Che Toscani saremmo, se fallissimo questo obiettivo?
Iscriviti a:
Post (Atom)
Post più popolari degli ultimi 30 giorni
-
Nel giorno della festa della Toscana, sabato 30 novembre 2024, si è riunito a San Giovanni Valdarno un ampio forum civico sul tema " L...
-
Si sono svolti a Imola, all'Hotel Donatello, i giorni 6 e 7 dicembre 2024, i lavori della IV assemblea generale di Autonomie e Ambient...
-
Il 21 dicembre, solstizio d'inverno, è sempre pieno di significati, per tutti gli esseri umani dell'emisfero boreale. In Toscana n...
-
Guardate e datevi una mossa, sostenendo e firmando per la campagna #IoVoglioScegliere, contro il #Rosatellum e contro i #nominati che da un ...
-
Bruno Bozzetto per Oscar Giannino Ricevo e rilancio una bella lettera di Oscar Giannino, che spiega con notevole chiarezza morale e politi...
-
Buona festa di San Francesco a tutti! Oggi sono tre anni che stiamo insieme, come comunità di OraToscana, rete regionale di civismo, ambie...
-
Si è tenuta l'assemblea dell'associazione Samaria, ieri, sabato 18 febbraio 2023. Attualmente la realtà caritativa e di promozione...
-
Oscar Giannino ha parlato ieri, domenica 14 ottobre 2012, a Viareggio, nel bel salone sul mare del Principe di Piemonte, gremito da una f...
-
Questo scatto a fianco rappresenta per me un momento indimenticabile. Siamo a Campi, nel bel teatro Dante, gremito all'inverosimile da...
-
Abbiamo saputo oggi pomeriggio, 24 aprile 2023, della scomparsa di Sergio Salvi, avvenuta ieri, domenica 23 aprile. E' stato uno scrit...
Argomenti solidamente piantati in questa nuvola:
1989
a touch of grace
abolizione delle province e delle prefetture
Alberto Contri
alternativa civico-liberale
ambientalismo
anti-imperialismo
Anticolonialismo
antiglobalismo
antimilitarismo
Antiproibizionismo
Archivio cose toscaniste
Archivio di Toscana Libertaria verso Toscana Insieme
Archivio Gaymagazine
Archivio Vaiani
autogoverno della Sardegna
autogoverno della Sicilia
autogoverno della Toscana
autogoverno di tutti dappertutto
autonomie ambiente lavoro
Autonomie e Ambiente
autonomismo
basta cicche
BijiKurdistan
borgate
borghi e comuni
brigate d'argento
Bruno Salvadori
bussini
Campi Bisenzio
Candelora
Capitale Carrara
chi può creare valore
Chivasso
cittadinanza attiva
civismo
come domare la spesa
Comitato anti-Rosatellum
confederalismo
contro
contro gli ecomostri
contro il bipolarismo
contro il centralismo
contro il virus del centralismo autoritario
contro la dittatura dello status quo
coronavirus
Corsica
Cosmonauta Francesco
dalla mailing list di Toscana Insieme
Decentralism International
decentralismo
dialogo autogoverno
Disintegration as hope
don Domenico Pezzini
don Lorenzo Milani
Draghistan
ecotoscanismo
Emma Bonino
English
Enrico Rossi
eradication of poverty
Eugenio Giani
Eurocritica
Europa delle regioni
European Free Alliance
Fabrizio Valleri
Fare Città
fare rete
Festa della Toscana
Fi-Po Link
fine del berlusconismo
Forum 2043
frazioni
Friuli Venezia Giulia
garantismo
gay alla luce del sole
Gaza
Giacomo Fiaschi
Gianni Pittella
Gioiello Orsini
Giorgio Del Ghingaro
Giovanni Poggiali
Giulietto Chiesa
Hands off Syria
Hawaii
Homage to Catalonia
Hope after Pakistan
Il disastro delle vecchie preferenze
in difesa degli alberi
In difesa di Israele
Inaco Rossi
indipendenze
innocenza tradita
internazionalismo
Italia Futura
Karl W. Deutsch
Kennedy
la bellezza come principale indice di buongoverno
Lahaina
leggi elettorali più giuste
Leonard Peltier
Libera Europa
Libera Firenze
Libera Toscana
Liberi Fiorentini
Liberiamo l'Italia
Libertà in Iran
libertino
liste di proscrizione
localismo
Lucca 2012
Mario Monti
Massimo Carlesi
Matteo Renzi
Maui
Maurizio Sguanci
Mauro Vaiani
memoria storica
meno dipendenza
Mezzana
Michele Emiliano
monete locali
Moretuzzo
NO a questa tramvia antifiorentina
no al podestà d'Italia
no al presidenzialismo
no al sindaco d'Italia
no elettrosmog
NoGreenPass
Noi stessi
NoMES
nonviolenza
Ora e sempre resistenza
ora toscana
OraToscana
Oscar Giannino
pace e lavoro
Palestina
Patto Autonomie Ambiente
Patto per la Toscana
Peace Is Possible - War Is Not Inevitable
pionieri
popolano
postcoronavirus
Prato
Prima di tutto la libertà
primarie
Primavera araba 2011
quartieri
quattrini al popolo
Queer Faith
radici anarchiche e socialiste
referendum Besostri
Repubblica delle Autonomie
ricostruzione di una moralità pubblica
riforma elettorale toscana
riformismo
ritorno alla Costituzione
rivoluzione liberale
rivoluzione paesana
rivoluzione rionale
Romagna
SaharaLibre
salute pubblica
San Carlo
San Vincenzo
Santa Cecilia
Sergio Salvi
sessantennio
Siena
silver brigades
Simone Caffaz
solidarietà toscana
spezzare le catene del debito
statuto pubblico dei partiti
Stefania Ferretti
Stefania Saccardi
Svizzera
tener desta la speranza
territori
The Scottish Side of History
Too Big To Fail?
Torre del Lago
Toscana
tradizioni e libertà
Tunisia
Ugo di Toscana
uninominale
Vannino Chiti
Vecchiano
veraforza
Via dall'Afghanistan
Vincenzo Simoni
vittime
yes in my backyard