Un discorso diverso in Toscana, per chi crede, in questa nostra madreterra, in questa fugace vita, in qualcosa di diverso

sabato 27 maggio 2023

Centenario di don Lorenzo Milani


 

Don Lorenzo Milani significa molte cose, per molti della generazione che anima questo blog. Il Forum 2043 di Autonomie e Ambiente, con cui ci onoriamo di collaborare, per la rinascita di una cultura civica e politica in tutti i territori, ha scelto di onorare il centenario della nascita del priore di Barbiana del Mugello, 27 maggio 1923-2023, rileggendo la sua "controstoria". Scritta nel 1965 in occasione della sua difesa degli obiettori di coscienza, questa fulminante denuncia fu da subito disseminativa di un pensiero anticentralista, antiautoritario, antimilitarista, anticolonialista, cioè di una riscoperta del senso profondo delle autonomie personali, sociali, territoriali. Crediamo tanti giovani di allora l'abbiano letta e per questo, ancora oggi, abbiano a cuore la Repubblica delle Autonomie, una grande confederazione europea capace di imporre la pace, la speranza che dopo il 1989 sia ancora possibile un secolo di solidarietà internazionale, contro tutte le guerre e tutte le ingiustizie della globalizzazione.

Segnaliamo e invitiamo a una lettura attenta di queste parole, che sono ancora scandalose per tanti che si dichiarano "sovranisti", o "europeisti", o "globalisti", parole che usano con avventatezza, ignari che il mondo, per sopravvivere, sta camminando verso un salutare e radicale decentralismo internazionale, contro tutte le concentrazioni di ricchezza e di potere.

Qui il link al Forum 2043:

https://www.autonomieeambiente.eu/forum-2043/155-la-controstoria-di-don-milani

Per chi volesse approfondire, la bibliografia su don Lorenzo Milani è immensa, ma ci permettiamo di raccomandare l'ultimo libro di Mario Lancisi:

https://www.toscanaoggi.it/Cultura-Societa/Presentazione-del-nuovo-libro-di-Mario-Lancisi-Don-Milani.-Vita-di-un-profeta-disobbediente


domenica 21 maggio 2023

Campi Bisenzio può frenare la distruzione della Piana

 

Campi Bisenzio va al ballottaggio il 28 e il 29 maggio 2023.

Noi stiamo con Andrea Tagliaferri e speriamo che alla fine risulti eletto.

Dietro questo giovane e competente consigliere comunale della sinistra toscana ci siamo tutti noi che abbiamo compreso che la nostra vita nella Piana è a un bivio. Cementificazione e inquinamento devono essere fermati ora. 

L'idea che si possa ulteriormente congestionare questo fazzoletto di terra dove già la qualità della vita sta degradando è semplicemente pericolosa. Devono essere fermati i signori del cemento e dell'acciaio che vogliono costruire un nuovo aeroporto a Peretola, ma anche altri progetti sbagliati.

Stiamo al fianco dei nostri amici e compagni a cui siamo uniti da almeno un decennio di lotte per la vita, per una vita a dimensione umana nella Piana: Fare Città e Sì Parco No Aeroporto.

Centinaia di migliaia di persone perdono giornate intere della loro vita paralizzate in macchina negli ingorghi del traffico. Un milione di persone respirano polvere e mangiano nanoparticelle di plastica. L'intera Toscana è messa in pericolo dalla concentrazione di ricchezze e poteri - non solo italiani ma internazionali - che impediscono a Firenze, a Prato, ma anche a Pistoia e a Empoli, di avviare una seria transizione ambientale, fondata sul recupero, sul riuso, sul riciclaggio di tutti.

Il piccolo mondo civico, ambientalista e autonomista che è in rete attraverso OraToscana e Autonomie Ambiente sa da che parte stare.

Buon voto!

https://t.me/OraToscana

 


 

 


lunedì 15 maggio 2023

La forza capillare del civismo

 



Abbiamo ricevuto e volentieri pubblichiamo (sono passate da poco le ore 21 di lunedì 15 maggio 2023) questo commento a caldo di Mauro Vaiani sulle elezioni comunali che si stanno ancora scrutinando in Toscana. Vaiani, oltre che principale autore e responsabile di questo blog, è garante della rete civica OraToscana e un punto di riferimento nella segreteria interterritoriale di Autonomie e Ambiente. L'attivista parla di civismo toscano ma è evidente che la forza capillare di un civismo realmente autonomo dalle piramidi politiche centraliste e autoritarie di questa repubblica si sta manifestando ovunque, dal Salento alla Val d'Ossola, dalle Calabrie al Bellunese.

 


OraToscana

 

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Firenze – Siena – Pisa – Lucca – Prato – Livorno, 15 maggio 2023 ore 21

COMUNICATO STAMPA:

Commento a caldo sugli importanti risultati del civismo e di un nuovo ambientalismo territoriale nelle elezioni comunali della Toscana

Il civismo toscano ha dimostrato, praticamente dappertutto (forse con l’unica eccezione di Pietrasanta), di essere una riserva di generosità per le nostre comunità locali.

Esistono tanti cittadini che si candidano in modo autonomo e indipendente dalle piramidi regionali e nazionali del centrosinistra, del centrodestra, dei centristi. Questo vale anche quando il civismo si allea con componenti politiche nazionali, dimostrando, con proprie liste, di essere forte quanto le liste dei leader e leaderini nazionali che continuano a venire a fare “campagna” in Toscana, senza sapere nemmeno dove sono o di cosa hanno bisogno i territori.

Congratulazioni al polo civico più importante e più esemplare della Toscana, quello di Siena, e al suo candidato sindaco Fabio Pacciani. Al momento in cui scriviamo, per la lentezza dello scrutinio, non sappiamo ancora se accederà al ballottaggio, ma si è confermato una realtà autentica, radicata e popolare.

Un “In bocca al lupo” affettuoso al polo civico di Fare Città, alleato con la sinistra di Campi e con una istanza ambientalista territoriale di fondamentale importanza per il futuro della Toscana, quella che dice NO A UN NUOVO AEROPORTO A FIRENZE, per il bene dei cittadini della Piana più inquinata e congestionata della Toscana. Al candidato Andrea Tagliaferri, che accede al ballottaggio, auguriamo di riunire Campi Bisenzio, dopo tante divisioni, inefficienze, inconcludenze di ciò che resta di una generazione perduta di dirigenti PD.

In prospettiva, a nostro parere, sta arrivando il tempo di profonde riforme per dare più potere ai cittadini, per eliminare alcune storture (come le liste civetta formate da persone non residenti nei comuni al voto, l’eccessivo potere concentrato nelle mani del sindaco, gli insensati vincoli legislativi e finanziari che frenano il buongoverno dei comuni). Su questo lavoreremo con la nostra rete civica, ambientalista, territorialista AUTONOMIE E AMBIENTE.

Alla stampa locale rivolgiamo un sentito ringraziamento per avere dimostrato in molte occasioni, molto più che nel recente passato (esemplare il caso di Pisa) cosa significa “par condicio” almeno fra i candidati sindaco.

p. OraToscana

Mauro Vaiani Ph.D., garante
segreteria interterritoriale di Autonomie e Ambiente

 

 

venerdì 12 maggio 2023

La città giusta nello spazio e nel tempo



La basilica di San Miniato al Monte di Firenze ha ospitato due giorni di riflessione storica e urbanistica, quindi politica e sociale, di uno spessore di cui si sentiva la mancanza da tempo: il convegno "La città giusta nello spazio e nel tempo". L'iniziativa si è svolta in due giornate, il 4 e l' 11 maggio 2023.
 
Il convegno è stato reso possibile dall'impegno di padre Bernardo Gianni, abate di San Miniato al Monte e dell'Associazione Cantiere Venturino Venturi, con la collaborazione di: Fondazione Balducci, Fondazione La Pira, Fondazione Michelucci, Associazione Porcinai, Fondazione Architetti Firenze, Università di Firenze (DIDA, Dipartimento di Architettura). Hanno sostenuto l'evento Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e Generali Italia Valore Cultura.

Ricordare alcuni dei promotori e dei protagonisti non rende giustizia ai lavori, le cui quattro sessioni possono essere riascoltate integralmente su YouTube, grazie al canale "Venturino":
 
 
4 maggio 2023 - sessione mattutina 
https://www.youtube.com/live/0PLXTMCG27w?feature=share

4 maggio 2023 - sessione pomeridiana
https://www.youtube.com/live/Mn8LAoYzJKw?feature=share

11 maggio 2023 - sessione mattutina
https://www.youtube.com/live/SLMqGKBFrrQ?feature=share

11 maggio 2023 - sessione pomeridiana
 
Uno spirito lapiriano ha gonfiato le vele di questi due giorni di studio. E' stato inevitabile, per alcuni di noi che eravamo presenti, ricordare Romano Bilenchi quando raccontava di come Giorgio La Pira riunisse spesso la sua giunta "ombra" con Mario Fabiani e Tristano Codignola.
 
La politica di quegli anni realizzò l'Isolotto, una vera e propria comunità nella città, cellula in parte autosufficiente dell'organismo urbano più ampio. Peraltro quel nuovo quartiere fu realizzato e completato, come comunità educante, produttiva, commerciale, giardino, agorà e rione, come dovrebbero essere tutte le porzioni di una città abitabile.

Quando oggi si sente parlare di città dei "quindici minuti", di walkability nello urban design, di poter raggiungere a piedi in un quarto d'ora tutto ciò che serve alla vita in città, si ha la sensazione di trovarsi di fronte ad apprendisti stregoni o, nella migliore delle ipotesi, a inventori della ruota. Queste "scoperte dell'acqua calda" vengono abbracciate, peraltro solo come espedienti retorici propagandistici, da un ceto politico privo di radici, valori, generosità, visioni.
 
Una città come Firenze ha già in se stessa una storia politica e sociale rionale, che è stata riscoperta più volte: negli anni Settanta da Luigi Bicocchi e dai movimenti per la fondazione dei consigli di quartiere; negli anni Ottanta dai movimenti ambientalisti e in particolare dalla Lista Verde di Giannozzo Pucci; negli anni Novanta da altri gruppi e movimenti di cittadinanza attiva; in questo secolo XXI, buon ultimo (in ordine cronologico, non certo per importanza), da Fabrizio Valleri e dalla sua campagna Libera Firenze 2019 per la "rivoluzione rionale", cioè per il ritorno a ciò che Firenze non avrebbe mai dovuto disperdere, il bene comune preziosissimo della prossimità e del buon vicinato.
 
Firenze è stritolata, come molte altre città storiche, fra contraddizioni formidabili: il dramma della signorilizzazione (gentrification) al suo interno; il dramma più ampio degli eccessi di congestione e inquinamento della Piana, minacciata da ulteriori colate di cemento e di ferro, come l'assurda pretesa di costruire addirittura un nuovo aeroporto (oltre che da altre avidità turistico-immobiliari); il dramma ecologico globale, dall'invasione della plastica fin nelle fibre dei viventi, latte materno compreso, all'insostenibilità di gran parte delle nostre attività agro-industriali e minerarie (comprese quelle che sarebbero necessarie per l'elettrificazione dei trasporti di massa, che, purtroppo, in sé, non è risolutiva di nulla).
 
Durante le emergenze di questo inizio secolo, quella ambientale, quella economica, quella pandemica, quella sociale, quella demografica, quella militare, quella della mancanza ormai conclamata di pluralismo politico e culturale, abbiamo ricevuto diverse scosse. Abbiamo credo compreso meglio quanto la nostra società sia malata e quanto fragile sia dentro la globalizzazione anche Firenze, per quanto essa sia una realtà pregiata e privilegiata. 
 
Non ci dobbiamo inventare niente. In molti vediamo queste contraddizioni e non c'è altro da fare che affrontarle. Non bastano più la vivacità critica di esperienze come la Firenze Viva di Cristina Scaletti o la Sinistra di Tommaso Grassi e di Antonella Bundi. Non riescono a produrre iniziative coraggiose le tradizionali piramidi politiche del centrosinistra e del centrodestra. Non sarebbe saggio restare subalterni al tardo sviluppismo tecnocratico dei cosiddetti centristi post-renziani.
 
Si può e si deve ripartire dalle proteste dei comitati che hanno chiesto invano di correggere i tracciati sbagliati delle tramvie, dalle proteste e dagli studi di Italia Nostra, dalla resistenza di coloro che hanno difeso gli alberi adulti (sterminati dall'insipienza dell'amministrazione comunale degli ultimi vent'anni), da coloro che hanno lottato perché ci siano case popolari, alloggi economici, giardini pubblici, servizi sociali, manutenzione di beni comuni in ogni rione di Firenze.
 
Mentre la maggior parte degli interventi sono stati disseminativi, i cui frutti sono quindi nelle mani della Provvidenza e della fecondità dei cuori e dei cervelli che li hanno ascoltati, almeno due relazioni hanno avuto il coraggio di incidere anche nell'attualità civile e politica di Firenze e della Toscana. Ci riferiamo alla relazione del direttore del Dipartimento di Architettura di Firenze, il prof. Giuseppe De Luca, e alle riflessioni finali della prof.ssa Silvia Mantovani, come architetto, paesaggista e cittadina.
 
Sono stati due interventi forti, possibili grazie a ciò che abbiamo di più indipendente nella vita culturale in questa Repubblica, l'autonomia costituzionalmente garantita dei professori universitari e di pochi altri dirigenti culturali. 
 
Chi, se non una persona con un incarico universitario o culturale, nella Firenze di oggi, potrebbe avere la forza di salire sulla sua cattedra o, se necessario, sui tetti della città, per chiedere la necessaria svolta? Molti altri, per molto meno, perderebbero lavoro, reddito, amici!

Senza voler apparire essere liquidatori, poiché il livello medio delle persone attive nella politica e nella vita pubblica cittadina è basso, poiché molti cuori attivisti stanno invecchiando, poiché nessuno sta formando nuove generazioni di leader locali, ci permettiamo di dire, sommessamente, cari maestri, cari studiosi, cari De Luca e Mantovani, rivediamoci presto.
 

Alcuni amici Liberi Fiorentini di OraToscana
(rete di civismo, ambientalismo, autonomismo)
 

 
 
 
 
 
 


 

giovedì 11 maggio 2023

OraToscana per il civismo toscano

Gli ultimi appelli di OraToscana per il civismo toscano sono stati diffusi attraverso comunicati stampa, la newsletter, le reti sociali. Di seguito riproduciamo le cose più importanti che sono state comunicate per i toscani che vanno al voto il prossimo 14 maggio 2023 per le loro comunità.



OraToscana

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Firenze – Siena – Pisa – Lucca – Prato – Livorno, 10 maggio 2023

COMUNICATO STAMPA:

Ultimo appello al voto da OraToscana: sostegno al candidato civico indipendente Fabio Pacciani (Polo civico di Siena) e alla lista civica Fare Città di Campi Bisenzio



Il civismo toscano è sempre più ricco di esperienze autonome dalle piramidi verticistiche dei partiti nazionali, oltre che di valori ambientali, di competenza e diligenza.

Senza nulla togliere al valore di tanti candidati civici nelle diverse comunità al voto il 14-15 maggio 2023, rivolgiamo un ultimo appello ai cittadini di Siena e Campi Bisenzio. Il voto civico in queste due città è particolarmente cruciale per la Toscana.

A Siena il Polo civico di Siena, che si impegna da vent’anni per far uscire la città dalla crisi delle sue istituzioni, è guidato dal dott. Fabio Pacciani, unico vero candidato civico indipendente, oltre che persona radicata nelle tradizioni della città. Lui e le sette liste civiche che lo sostengono meritano il voto dei Senesi, per porre così fine a lunghi anni di lacerazioni, invidie, manovre di piccolo cabotaggio in cui si sono scatenati gli esponenti delle vecchie sinistre, destre e centri.

A Campi Bisenzio il voto alla lista civica Fare Città, al suo giovane candidato sindaco Andrea Tagliaferri e alle altre liste della coalizione, significa fare una scelta ambientale seria e necessaria per tutti gli abitanti della Piana più inquinanta e congestionata della Toscana. Fare Città è ormai da un decennio il principale argine politico al delirio dei temerari cementificatori che vogliono, per avidità o per testardaggine degna di miglior causa, aprire il cantiere di un nuovo aeroporto a Firenze. Un cantiere che non si chiuderebbe mai, per gli oggettivi problemi ambientali e strutturali che sono stati confermati in ogni sede di studio e di giudizio, ma che nel frattempo farebbe guadagnare pochi e degradare la qualità della vita di molti.

p. OraToscana

Mauro Vaiani Ph.D., garante


 

 

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Passate le elezioni amministrative dovremo occuparci del futuro delle autonomie personali, sociali, territoriali. Se avete 11 minuti, ascoltate Mauro Vaiani che parla di ciò che faremo da ora al 2024:

 


sabato 6 maggio 2023

Per la rivoluzione civica di Siena

Esprimiamo, da questo blog e anche a nome della rete civica, ambientalista, autonomista OraToscana, il nostro appoggio alla rivoluzione civica che è in corso a Siena, alla candidatura civica e indipendente di Fabio Pacciani, alle sette liste civiche che lo appoggiano, in vista delle ormai prossime elezioni comunali del 14-15 maggio 2023.

 

Come tutte le cose serie, questa rivoluzione civica di Siena ha una storia, uno spessore, delle radici. Chi volesse approfondirle può attingere dalle pagine del blog di Pierluigi Piccini, che ne ha documentato lo sviluppo quasi quotidianamente. I protagonisti di questa svolta politica e amministrativa si preparano da anni, avendo approfondito, insieme al prof. Maurizio Viroli, le ragioni e diremmo quasi l'urgenza di un impegno politico autonomo degli abitanti della città, totalmente indipendente dalle consorterie ristrette e dai vertici della politica regionale e nazionale.

Le emergenze ambientali, economiche, sanitarie, sociali, militari di questo primo quarto del XXI secolo hanno colpito duramente anche Siena, trovandola non solo esposta a mali comuni a tante città storiche, come lo spopolamento e la signorilizzazione (gentrification), ma particolarmente fragile, perché sono entrate in crisi le sue principali istituzioni (la banca MPS, le università, l'ospedale, oltre che il comune e la provincia). 

Le associazioni del Polo civico hanno cercato una figura che incarnasse l'inizio di una coraggiosa ricostruzione. Prima hanno stabilito dei criteri: assenza di legami a consorterie e di conflitti d’interesse personali; una esperienza civica consolidata al servizio delle istituzioni cittadine; una notoria indipendenza e autonomia di giudizio. Poi la hanno individuata nel dott. Fabio Pacciani, stimato odontoiatra libero professionista ma soprattutto già rettore del Magistrato delle contrade (le 17 comunità di prossimità a cui partecipano gran parte dei Senesi e che competono al Palio) e, prima, a lungo rettore della contrada del Bruco, persona di notevole candore, umiltà, serietà.

Pacciani ha la missione di riunire, dopo anni di lacerazioni (dovute, specie negli ultimi anni della giunta De Mossi, alle avventatezze di persone impreparate, arroganti, divisive, che hanno ottenuto cariche in politica solo perché fedeli a leader e liderini nazionali, quando non anche a vertici e interessi ancora più opachi).

Di seguito i siti web e alcune parole di inquadramento delle sette consorelle civiche che sostengono Fabio Pacciani, nell'ordine in cui compaiono sui manifesti e sulle schede elettorali (fra parentesi il numero d'ordine ufficiale):

 

1- (6) Sena Civitas

https://www.senacivitas.com

E' composta da cittadini di cultura politica moderata, che nel 2018 avevano sostenuto la candidatura civica di Massimo Sportelli.


 

 

 

2- (7) Per Siena

Questa associazione è prevalentemente composta da cittadini che da anni sostengono l'impegno civico progressista di Pierluigi Piccini.



 

 

 

3- (8) Sì - Patto dei cittadini

https://www.sipattodeicittadini.it/

https://www.ideeincomunesiena.it/

Questa lista è stata promossa dal giornalista Daniele Magrini e riunisce cittadini che si sono avvicinati al civismo dopo i convegni con Maurizio Viroli del 2022. 

Oltre ai promotori del "patto dei cittadini", che, come scrivono, hanno abbandonato "il divano del mugugno" e la "sterile critica sui social", sono presenti in questa lista candidati dell'associazione "Idee in Comune", attiva per la democrazia locale e la ricostruzione del legame fra eletti ed elettori dal 2018.


4- (9) Civici in Comune

Questa realtà è attiva dal 2018 e rappresenta il principale gruppo che aveva sostenuto la candidatura civica moderata di Massimo Sportelli (che si ripresenta). Raccoglie e promuove aspirazioni al “buongoverno”, alla valorizzazione del merito, alla sobrietà della politica.



 

 

5- (10) Siena Sostenibile

Siena Sostenibile, “SiSost”, nasce dall’esperienza maturata grazie alla associazione LogoSiena, attiva da anni sul territorio su temi ambientali, sociali e culturali. In vista delle elezioni comunali si è sentita la necessità di farsi parte attiva del rinnovamento, partecipando al progetto del Polo civico senese. E' stata fondata nel 2022 da Federico Nesi, Sara Romano, Tommaso Notari, Stefania Bufalini, Gianni Porcellotti e Silvia Sestini (fra i candidati Matteo Barducci, che ci ha aiutato a seguire il Polo e Siena Sostenibile in più occasioni).


 

6- (11) In Campo

https://incampo.siena.it/

Questa realtà civica nel 2018 aveva sostenuto il candidato sindaco di centrosinistra. Raccoglie cittadini fortemente impegnati nella concretezza dei problemi sociali, della sanità, della scuola, dell'emancipazione degli umili, della piena integrazione delle persone disabili. E' coordinata da Mariapia Bindi.



 

 

7- (12) Riscrivere Siena

https://www.riscrivisiena.it/

Questa lista è stata formata per gemmazione dall'esperienza di "Per Siena", riunendo i candidati più giovani del movimento civico senese. Candida giovani studenti, creativi, scrittori, animatori culturali. 


 

 

 

Qualche cenno agli ultimi vent'anni di civismo senese

Quasi 3.000 cittadini di Siena (in un comune di 50.000 abitanti) che si impegnano, come candidati, attivisti, sottoscrittori delle liste, finanziatori della campagna elettorale, in un movimento civico così maturo, sono il frutto di un processo storico, non certo di un passeggero innamoramento. Dopo la distruzione di tutte le reti amicali e sociali provocata dalla pandemia, se il Polo civico di Siena è sopravvissuto, significa che i suoi valori sono profondi e radicati.

Questo movimento civico ha alle spalle una storia di almeno vent'anni. Nel 2004 l'ex primo cittadino di Siena Pierluigi Piccini, fino ad allora considerato uno dei più capaci sindaci espressi dalla storia comunista toscana, viene espulso dai Democratici di Sinistra (DS). Vengono così emarginati, non senza arroganza, interi gruppi di cittadini colpevoli solo di avere un pensiero autonomo e critico. Come dichiarò lo stesso Piccini, i DS, espellendolo, intesero "sottrarsi al dibattito" sulla visione della città, sfuggire alle sue "critiche aspre sul modello organicistico imposto dai DS locali", oltre che rifiutarsi di riflettere sulla "invadenza della politica in ruoli che non le competono".

Nel 2006, molti cittadini di Siena candidano Pierluigi Piccini come sindaco, attraverso un movimento civico che conquista il 30%. Il centrosinistra si conferma alla guida di Siena, evitando il ballottaggio ma non riuscendo certo a mettere un coperchio su una cittadinanza inquieta. Si è allora, non solo a Siena, alla ricerca di una "alternativa civica e liberale", di un buongoverno locale competente ma meno invadente, di un ambientalismo costruito e condiviso dal basso, di nuove forme di autonomia personale, sociale, territoriale.

Poco dopo anche Siena venne colpita dalle crisi ambientali, economiche, finanziarie, sociali, sanitarie, politiche, istituzionali che tutti conosciamo. I movimenti civici si mettono alla prova. Tornano, a più riprese, a collaborare con le piramidi politiche regionali e nazionali: con il centrosinistra, con il centrodestra, persino (si parva licet) con i Cinque Stelle (l'ultima nata delle piramidi politiche del centralismo italiano, ma non la meno opaca).

Nel 2018 il civismo senese favorisce quella che, per una città di antica appartenenza "rossa", è una storica alternanza: viene eletta al ballottaggio l'amministrazione di centrodestra. Ancora una volta, però, la città viene delusa dall'incompetenza, dalle divisioni, dalle artificiali polarizzazioni, tanto che il sindaco uscente Luigi De Mossi non viene neppure ricandidato.

Pensare che i cittadini debbano ridursi a votare, di volta in volta, l'uno o l'altro dei "nominati" dalle piramidi politiche nazionali, resta tuttavia inaccettabile. Con questo tipo di "bipolarismo", la politica e l'amministrazione si riempiono di persone che non hanno altro merito che l'essere fedeli all'uno o all'altro dei leader mediatici nazionali (o a gruppi di potere che li egemonizzano entrambi), con il conseguente declino della diligenza e della competenza ad ogni livello.

Qualunque sia il risultato elettorale, Siena diventerà un paradigma per la Toscana e ben oltre. Se va bene, sarà una rivoluzione, che spazzerà via parecchie persone incompetenti. Se va meno bene, sarà comunque una resistenza che frenerà il centralismo autoritario, cialtrone e incompetente, senza memoria e senza valori, che sta minacciando la Repubblica delle Autonomie personali, sociali, territoriali (e l'Europa, la pace, la vita e la salute in tutto il mondo, come stanno cercando di spiegare i movimenti civici, ambientalisti, autonomisti).


Ringraziamenti

Questo approfondimento non sarebbe stato possibile senza la collaborazione di Mariapia Bindi, la coordinatrice di "In Campo" che però si è spesa in molti modi per l'intero Polo civico.

Altrettanto decisiva è stata la consultazione del bellissimo blog "Simboli della discordia" del dott. Gabriele Maestri, che da diversi giorni ha pubblicato uno dei suoi consueti autorevoli approfondimenti sulle elezioni comunali di Siena 2023:

https://www.isimbolidelladiscordia.it/2023/05/siena-simboli-e-curiosita-sulla-scheda.html

Indispensabile, per comprendere fino in fondo l'importanza della candidatura di Fabio Pacciani e dello spessore politico, programmatico, culturale del Polo civico, è una visita al sito del candidato sindaco:

https://www.fabiopacciani.it/

In bocca al lupo al dott. Pacciani e alle sette realtà civiche che lo sostengono.


* * *

venerdì 5 maggio 2023

Daniele Matteini per Capalle e per Campi

 

Abbiamo incontrato e ascoltato Daniele Matteini ieri sera, 4 maggio 2023, a Capalle, durante un'assemblea pubblica per le elezioni amministrative del 14 maggio 2023 per il rinnovo del consiglio comunale di Campi Bisenzio. Eravamo nei locali dell'antico circolo a cui in tanti siamo affezionati, il vecchio "Garden on the River".

Daniele Matteini è uno dei candidati di punta della lista civica Fare Città, che da ormai una decina d'anni si sta impegnando contro grandi progetti sbagliati come il nuovo aeroporto di Firenze e contro un ipotizzato e totalmente insensato tracciato di tramvia. 

Matteini è stato consigliere comunale diligente e impegnato sul fronte della buona amministrazione quotidiana. Fare Città fa parte della coalizione che sostiene il giovane e competente candidato sindaco Andrea Tagliaferri.

Non giriamoci attorno, non perdiamoci in dettagli, andiamo al sodo: Fare Città deve crescere, insieme a tutte le altre liste della sua coalizione; Daniele Matteini deve essere eletto; tutta la comunità di Capalle, insieme al resto del comune di Campi Bisenzio, deve stringersi attorno a questa iniziativa civica.

Altrimenti i poteri forti che vogliono l'aeroporto non molleranno l'osso. Sia chiaro che PD, centristi, destra su questo non sono affidabili. I capi fiorentini di tutte e tre gli schieramenti sono subalterni ai padroni del ferro e del cemento, a coloro che vogliono a tutti i costi l'apertura del cantiere del nuovo aeroporto (e molte altre cose sbagliate, di cui abbiamo parlato spesso anche su questo blog).

Come hanno scritto gli esponenti del miglior civismo ambientalista di OraToscana: qualsiasi potenziamento dell'aeroporto di Firenze sarebbe come una pioggia di meteoriti, la fine di ciò che resta della qualità della vita degli abitanti di Capalle, del comune di Campi Bisenzio, di gran parte della Piana, da Firenze a Prato e fino a Pistoia, già oggi la più inquinata e congestionata della Toscana.

Per conoscere meglio Daniele Matteini:

https://www.facebook.com/matteini.daniele

Per conoscere meglio Fare Città:

https://www.farecittacampi.it/

 

 


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