Riceviamo e volentieri pubblichiamo, da Fabrizio Valleri e dagli attivisti di Libera Firenze, lista civica ambientalista e autonomista. I valori del 25 aprile sono quelli di sempre, ma cosa è fascismo, cosa è autoritarismo, cosa è il sempre ritornante centralismo autoritario, va contestualizzato.
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Giulietto Chiesa, uno dei mentori di Libera Firenze, insieme a Fabrizio Valleri nella manifestazione dell'Odeon 2019 |
Comunicato stampa
Firenze, 22 aprile 2021
Fabrizio Valleri e gli attivisti di Libera Firenze aderiscono alla manifestazione indetta In occasione del 25 Aprile, festa nazionale della liberazione, dal Coordinamento Toscano per la Fine dello Stato d’Emergenza.
La manifestazione si terrà domenica 25 aprile dalle ore 15 in Piazza Santa Maria Novella a Firenze.
I promotori dell’evento ritengono sia in atto una SVOLTA AUTORITARIA, con il tradimento della lettera e dello spirito della Costituzione repubblicana.
Forzature e strumentalizzazioni della epidemia di covid, hanno portato, come tutti sanno:
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a confinamenti insensati dei cittadini, privati così dei fondamentali diritti di spostarsi e di riunirsi pacificamente (art. 16 e 17 della costituzione);
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all’attacco al diritto al lavoro scolpito con solennità nel primo articolo della carta;
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al tradimento dell’articolo 32 della legge fondamentale ove asserisce che “Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario”.
Oggi, la segregazione, le chiusure e l’obbligo vaccinale rappresentano provvedimenti che, lungi dal risolvere i problemi sanitari, paiono piuttosto funzionali a un riordino della società in senso centralista autoritario, a spese delle piccole imprese, dei servizi pubblici locali, dei beni comuni.
Non vogliamo un futuro dominato da pochi enormi conglomerati finanziari internazionali. Sarebbe una società dai caratteri distopici.
Non siamo tranquilli quando vediamo anche attività pubbliche essenziali, come la scuola, la sanità, la pubblica amministrazione, vengono disumanizzate con DAD, telemedicina, lavoro a distanza.
Crediamo sia necessaria una nuova resistenza che rilanci l’idea di libertà e i valori di solidarietà, mutualismo, rispetto delle persona umana, quelli che prevalsero alla fine della guerra e che devono essere rinnovati, contestualizzati e riproposti in risposta all’inammissibile torsione centralista e autoritaria imposta dalla politica italiana (ed europea) nell’ultimo durissimo anno.
All’evento hanno aderito numerose forze sociali, politiche, gruppi di base e personalità del mondo della cultura e della scienza.
Alcuni dei principali interventi previsti: STEFANO SCOGLIO (ricercatore Scientifico, candidato al Nobel per la Medicina 2018); Leonardo Mazzei (del Coordinamento Toscano per la Fine dello Stato d’Emergenza); Antonello Cresti (musicologo fiorentino); Fulvio Grimaldi (giornalista e inviato di guerra per BBC e RAI); Eleonora Leoncini (avvocato e legale di Rinascimento Italia); Sonia Savioli (saggista toscana e attivista vicina a R2020); Luca Dinelli (Rappresentante RSU ASL Toscana Nord Ovest); Benedetto Tangocci (psicologo); Alessandra Scarcelli (insegnante di Pontassieve); Giuseppe Padovano (del Comitato NO GUERRA NO NATO).
Libera
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