Un discorso diverso in Toscana, per chi crede, in questa nostra madreterra, in questa fugace vita, in qualcosa di diverso
domenica 31 luglio 2016
La RAI in bolletta
L'antico e triste rito del pagamento del canone RAI è diventato più facile e, forse, più difficile da evadere per decine di milioni di famiglie. Si è spostato nella bolletta elettrica. Con quella di luglio ci sono stati prelevati i primi 70 Euro.
Non ringrazierò per questo il mio conterraneo sottosegretario Antonello Giacomelli, principale promotore di questo cambiamento.
Ho sempre creduto che il canone RAI sia uno dei prelievi più iniqui e ingiustificati.
Tutto il potere e tutte le risorse storicamente concentrate nella RAI dovrebbero essere semplicemente distribuite, per eliminare alla radice corruzione, sprechi, indottrinamento per obbligare le persone al pensiero unico, lottizzazioni politiche, che sono tutte malattie congenite di questa gigantesca azienda pubblica.
Tutte le attività di intrattenimento della RAI avrebbero dovuto essere da tempo privatizzate.
La mediateca dovrebbe essere trasformata in una fondazione veramente pubblica, capace di digitalizzare e condividere il suo immenso patrimonio con il mondo intero.
I cittadini dovrebbero essere messi in grado di destinare una loro libera donazione a una radio, una tivù, un servizio pubblico di loro scelta, sia a livello locale che a livello centrale.
Dopo tanti anni, grazie a Internet, siamo forse più liberi dal soffocante controllo sociale impostoci attraverso la RAI, ma non ci basta.
Vogliamo schiacciare le mille teste di questa moderna idra.
PS
Cattiva questa idra RAI, specie d'estate, quando a tante persone sole che hanno bisogno di compagnia, propina solo repliche e manda in onda lo stesso servizio giornalistico in più telegiornali. Forse che gli stipendi milionari delle sue centinaia di dirigenti vengono sospesi, in questi giorni?
Si vergognino.
domenica 24 luglio 2016
Restituzione del bonus Renzi
Con il deposito delle dichiarazioni dei redditi, è iniziata la grande restituzione degli 80 Euro di Matteo Renzi, in tutto o in parte.
Per capire come funziona la restituzione, segnaliamo alcuni articoli in rete:
- https://www.forexinfo.it/Restituzione-bonus-Renzi-80-euro-2016
- http://www.pmi.it/economia/lavoro/news/116651/bonus-80-euro-restituire-colpa-730.html
- http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-04-25/il-bonus-80-euro-indebiti-andranno-restituiti-143707.shtml?uuid=ABCl8hDB
Non è una bufala, è una realtà.
Chi scrive, avendo fatto fatto un po' di straordinari che hanno portato il proprio reddito annuo leggermente sopra i 24.000 Euro lordi l'anno, deve restituire 284 Euro.
Vengono così confermati i difetti sistemici degli 80 Euro (Mario Seminerio è stato uno dei pochi a comprenderli per tempo) di questa misura paternalistica, iniqua perché esclude i più poveri, i più precari, i più incapienti, oltre che offensiva per tutte le persone di buon senso.
Noi che avevamo creduto nella sua potenziale spinta innovativa, avevamo purtroppo già capito che nei dettagli delle c.d. riforme di Renzi, si nascondevano ingiustizie, incosistenze e persino dei madornali errori.
Peccato che nessuno sia in ascolto e che nessuno abbia l'umiltà di correggerli.
sabato 16 luglio 2016
Un futuro turco per l'Italia?
Così finiscono gli stati centralisti con una sola camera, un solo partito, un solo capo #TurkeyCoup— Mauro Vaiani (@mauro_vaiani) 15 luglio 2016
* * *
L'Italia, dopo pochi anni sotto il governo forte di un uomo solo al comando di un solo partito, con le regioni castrate, con i sindaci squattrinati, non finirebbe per somigliare molto alla Turchia di Erdogan?
Ve ne avevamo già accennato.
Le grandi repubbliche centraliste non funzionano da nessuna parte e tanto meno una cosa del genere funzionerà in Italia. Fatevene una ragione e correte ad aiutarci, iscrivendovi al gruppo https://www.facebook.com/groups/toscaniperilno/.
sabato 9 luglio 2016
Fuori dalla NATO
Da sinistra: Cameron, Obama, Merkel, Hollande, Renzi ad Hannover nell'aprile del 2016 - Foto Wikicommon |
Il vertice NATO di Varsavia ha deciso che quattro battaglioni, per un totale di poche migliaia di uomini, stazioneranno in Polonia, Lituania, Lettonia ed Estonia. Per altri dettagli, si veda il comunicato della NATO.
Si tratta di una iniziativa sbagliata, estranea agli interessi e alle funzioni istituzionali dell'alleanza e, inoltre, proprio perché largamente simbolica, scioccamente provocatoria nei confronti della Federazione Russa.
Contrariamente a quanto era accaduto sui fronti della Libia e della Siria, Matteo Renzi stavolta non è riuscito a smarcarsi. In questo articolo del Corriere, ci viene spiegato che l'Italia contribuirà a questa operazione con 150 soldati.
La NATO ha adempiuto alla propria missione storica e avrebbe dovuto già da tempo avviare lo smantellamento delle sue istituzioni, strutture e basi.
Al suo posto dovrebbero invece crescere le organizzazioni della cooperazione non solo fra Occidentali e Russi, ma fra tutte le democrazie del mondo.
Lo aveva capito persino Berlusconi.
Possono farcela anche quelli del Giglio magico.
domenica 3 luglio 2016
I terroristi ricchi del Bangladesh
I media internazionale oggi ci hanno comunicato in modo estremamente semplificato la notizia che i terroristi di Dacca erano giovani ricchi e annoiati, che si sarebbero convertiti per sfuggire a un loro personale senso di vuoto.
Una tesi rassicurante, ne siamo coscienti, per le elite al potere in Bangladesh.
Ma tutto è un po' più complicato.
C'è una connessione fra il vivere in società investite da una modernità che produce sradicamento e ingiustizia, e il diventare estremisti radicali?
Sì, c'è, ma va studiata e analizzata seriamente, in ciascun territorio, insieme a tutte le radici, anche remote, della violenza politica e geopolitica.
L'estremismo riguarda la povertà, ma non investe, ovviamente, solo i poveri.
Anche le persone di classe media possono sentirsi fallite ed escluse dalla modernità, oltre che sentirsi investite di insane missioni, in nome e per conto dei loro "fratelli oppressi".
Anche tanti terroristi occidentali erano di buona famiglia.
Questo però non toglie attualità ed urgenza alla necessità di porre fine a guerre e ingiustizie.
Si raccomanda, ancora una volta, di studiare almeno Enzensberger: http://diversotoscana.blogspot.it/2015/01/the-radical-loser.html.
La violenza dell'ISIS e il proselitismo islamista non sono una conseguenza diretta dello sfruttamento delle masse lavoratrici, che pure esiste, ma non è questo il punto.
Molto più importante è il fatto che solo in società a misura d'uomo, inclusive, giuste, le comunità locali e le reti sociali possono prevenire l'esplosione del terrorismo, o lenire nel tempo le sue drammatiche conseguenze.
Il Bangladesh, con una popolazione che è tre volte quella italiana, costretta in un territorio che è la meta di quello del nostro paese, è un paese afflitto da drammatici problemi di inquinamento ambientale e disgregazione sociale.
Diciamocelo, da un paese come quello, la vera notizia non è l'esplosione della violenza, ma che ne sia esplosa ancora così poca.
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