Un discorso diverso in Toscana, per chi crede, in questa nostra madreterra, in questa fugace vita, in qualcosa di diverso

mercoledì 11 agosto 2021

Solidarietà con il calvario GKN


 

La chiusura della GKN è un disastro politico e geopolitico, locale e globale.

E' un'antica presenza dell'industria automobilistica a Firenze, che viene cancellata. E' una tradizione operaia e sociale, che ha un valore storico, non solo economico.

Quando questa industria si spostò a Capalle, fu consumato suolo prezioso per creare uno stabilimento modello. Con i contributi pubblici, la fabbrica ha continuato a lavorare e, anche recentemente, ad aggiornarsi.

I sindacati sono impegnati in prima fila perché questo disastroso licenziamento del 9 luglio 2021 sia ritirato. Nulla giustifica il licenziamento senza preavviso, via mail, di 422 dipendenti (a cui purtroppo vanno aggiunti pare decine di precari ed esternalizzati, che ovviamente non mancano mai, grazie all'opacità e alle ipocrisie del diritto del lavoro italiano).

Stasera, 11 agosto, in concomitanza con il ricordo del suono della Martinella per la Liberazione di Firenze, si tiene un'altra manifestazione di solidarietà.

A oggi, sul sito web del gruppo multinazionale, con sede direzionale a Londra, che è l'ultimo proprietario noto della fabbrica, la sede nel comune di Campi Bisenzio e nel cuore della Piana non è ancora stata cancellata.


Il governo Draghi sta promettendo almeno 13 settimane di cassa integrazione ai licenziati. Sarebbe una boccata d'ossigeno.

La fabbrica è permanentemente occupata dal collettivo degli operai. L'antico grido fiorentino antinazifascista, "Insorgiamo", è diventato il motto della resistenza dei lavoratori. Si teme molto che la proprietà porti via macchinari e risorse che attualmente sono in fabbrica.

Questo disastro sembra esser stato provocato da una di quelle decisioni a breve termine che consentono ai manager del capitalismo finanziarizzato di massimizzare i loro premi trimestrali, valorizzando i "tagli" dei rami meno redditizi dei loro imperi.

I politici fiorentini, toscani e italiani non si sono persi l'occasione per le loro passerelle, ma essi - dalla sinistra al centro alla destra - sono i primi responsabili del fatto che un'azienda possa consumare territorio, comprare pezzi di storia, impiegare centinaia di esseri umani con altrettante famiglie, senza assumersi tutte le relative responsabilità. Nel breve termine non pagano tasse, nel medio termine scaricano problemi sulle comunità locali, nel lungo termine non sono tenuti praticamente a nulla. 

Ammettiamo, per un momento, che un investitore registri seri problemi di costi di produzione. Ebbene, se questo fosse il caso, egli dovrebbe comunque offrire una buonuscita importante ai lavoratori, oltre che spendere per il pieno ripristino del territorio che hanno consumato, oppure contribuire a un progetto di riconversione. Saremmo anche in un regime di se-dicente capitalismo europeo socialmente responsabile, ma di tutto questo non c'è traccia. E l'ipocrisia di chi lo promette ora, in questa estate di crisi e confusione, come hanno fatto i ministri Orlando e Giorgetti, è veramente oltre il sopportabile. Sono due politici al potere da decenni. Come possono raccontarci di aver scoperto improvvisamente l'acqua calda? 

Spiace scriverlo, ma è chiaro a tutti che quello dei lavoratori GKN sarà un lunghissimo calvario, con il quale si deve essere solidali.

Poi, mentre così tante persone soffrono in prima linea, coloro che sono per loro fortuna lontani dal fronte devono avere il coraggio di ragionare lucidamente sugli errori politici ormai storici che hanno portato a una situazione così grave.

Per il nostro mondo civico, ambientalista e autonomista, è l'occasione per ribadire la necessità assoluta di avere economie locali forti e di rifiutare il controllo di capitale anonimo straniero sulle nostre imprese.

Per il mondo operaio è tempo di ritrovare radici, cultura, capacità di contestare la fabbrica in sé, non solo la sua minacciata chiusura.

La produzione industriale contemporanea, con le sue catene del valore globalizzate, l'hanno consentita l'Unione Europea e le grandi potenze centraliste, militariste, neocolonialiste.

Dobbiamo contestarla in modo molto più radicale di come sta accadendo da decenni a questa parte, ripartendo da Gramsci e riscoprendo figure come il grande socialista Raniero Panzieri

I lavoratori dell'industria devono tornare protagonisti a pieno titolo del dibattito politico, della gestione della produzione, di una nuova stagione di  autosufficienza economica, dell'autogoverno dei beni comuni, della costruzione della necessaria svolta ambientale.


Nessun commento:

Posta un commento

Post più popolari degli ultimi 30 giorni

Argomenti solidamente piantati in questa nuvola:

1989 a touch of grace abolizione delle province e delle prefetture Alberto Contri alternativa civico-liberale ambientalismo anti-imperialismo Anticolonialismo antiglobalismo antimilitarismo Antiproibizionismo Archivio cose toscaniste Archivio di Toscana Libertaria verso Toscana Insieme Archivio Gaymagazine Archivio Vaiani autogoverno della Sardegna autogoverno della Sicilia autogoverno della Toscana autogoverno di tutti dappertutto autonomie ambiente lavoro Autonomie e Ambiente autonomismo basta cicche BijiKurdistan borgate borghi e comuni brigate d'argento Bruno Salvadori bussini Campi Bisenzio Candelora Capitale Carrara chi può creare valore Chivasso cittadinanza attiva civismo come domare la spesa Comitato anti-Rosatellum confederalismo contro contro gli ecomostri contro il bipolarismo contro il centralismo contro il virus del centralismo autoritario contro la dittatura dello status quo coronavirus Corsica Cosmonauta Francesco dalla mailing list di Toscana Insieme Decentralism International decentralismo dialogo autogoverno Disintegration as hope don Domenico Pezzini don Lorenzo Milani Draghistan ecotoscanismo Emma Bonino English Enrico Rossi eradication of poverty Eugenio Giani Eurocritica Europa delle regioni European Free Alliance Fabrizio Valleri Fare Città fare rete Festa della Toscana Fi-Po Link fine del berlusconismo Forum 2043 frazioni Friuli Venezia Giulia garantismo gay alla luce del sole Gaza Giacomo Fiaschi Gianni Pittella Gioiello Orsini Giorgio Del Ghingaro Giovanni Poggiali Giulietto Chiesa Hands off Syria Hawaii Homage to Catalonia Hope after Pakistan Il disastro delle vecchie preferenze in difesa degli alberi In difesa di Israele Inaco Rossi indipendenze innocenza tradita internazionalismo Italia Futura Karl W. Deutsch Kennedy la bellezza come principale indice di buongoverno Lahaina leggi elettorali più giuste Leonard Peltier Libera Europa Libera Firenze Libera Toscana Liberi Fiorentini Liberiamo l'Italia Libertà in Iran libertino liste di proscrizione localismo Lucca 2012 Mario Monti Massimo Carlesi Matteo Renzi Maui Maurizio Sguanci Mauro Vaiani memoria storica meno dipendenza Mezzana Michele Emiliano monete locali Moretuzzo NO a questa tramvia antifiorentina no al podestà d'Italia no al presidenzialismo no al sindaco d'Italia no elettrosmog NoGreenPass Noi stessi NoMES nonviolenza Ora e sempre resistenza ora toscana OraToscana Oscar Giannino pace e lavoro Palestina Patto Autonomie Ambiente Patto per la Toscana Peace Is Possible - War Is Not Inevitable pionieri popolano postcoronavirus Prato Prima di tutto la libertà primarie Primavera araba 2011 quartieri quattrini al popolo Queer Faith radici anarchiche e socialiste referendum Besostri Repubblica delle Autonomie ricostruzione di una moralità pubblica riforma elettorale toscana riformismo ritorno alla Costituzione rivoluzione liberale rivoluzione paesana rivoluzione rionale Romagna SaharaLibre salute pubblica San Carlo San Vincenzo Santa Cecilia Sergio Salvi sessantennio Siena silver brigades Simone Caffaz solidarietà toscana spezzare le catene del debito statuto pubblico dei partiti Stefania Ferretti Stefania Saccardi Svizzera tener desta la speranza territori The Scottish Side of History Too Big To Fail? Torre del Lago Toscana tradizioni e libertà Tunisia Ugo di Toscana uninominale Vannino Chiti Vecchiano veraforza Via dall'Afghanistan Vincenzo Simoni vittime yes in my backyard