Dobbiamo essere ancora una volta grati a Hans Magnus Enzensberger, un intellettuale a cui questo blog deve molto, per il coraggio con cui è si messo contro il mainstream su un tema solo apparentemente piccolo, come quello dell'ora legale.
Lo ha scritto chiaro nel suo saggio contro l'eurocrazia: il cambio di fuso orario di un intero continente, l'Europa, due volte l'anno, con il passaggio dalla cosiddetta ora solare alla legale e poi viceversa, è, quanto meno, una presuntuosa sciocchezza, superata dai tempi, e una odiosa forzatura, frutto di una hubris di stato, di una volontà di controllo della vita quotidiana, ormai inaccettabili.
Stanotte, fra sabato 25 e domenica 26 ottobre, ci abbiamo dormito sopra una oretta buona di più, ma svegliamoci, concittadini europei, svegliamoci.
PS
Come cittadino toscano, voglio aggiungere che, per noi che viviamo fra gli Appennini e il Tirreno, il nostro fuso orario giusto è quello dell'estate, non quello dell'inverno.
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