Sugli aeroporti toscani ho molti meno dubbi del solito.
Sono spazi pubblici toscani.
Appartengono ai Toscani.
Tutti, dall'aeroporto di Pisa, a quello di Firenze, allo spazio ancora purtroppo militarizzato di Grosseto, a ogni altra piccola o grande aviosuperfice di Toscana.
Credo che alla gestione degli aeroporti toscani debbano essere poste società toscane, in cui sia rappresentato l'unico proprietario che ha diritti naturali su questi spazi e l'unico azionista che ha sempre pagato ogni investimento e ripianato ogni problema: il popolo toscano.
A guidare queste società devono essere persone che vivono in Toscana e che vogliono impegnarsi per il bene del nostro territorio.
Avere più di un aeroporto, per la Toscana - e ancora di più per Firenze - è importante.
E anche un po' di concorrenza, oltre che collaborazione, fra di essi, mi pare tutt'altro che un male.
Dal mio punto di vista, quindi, il tentativo di unificare e privatizzare le società aeroportuali di Pisa e di Firenze, è stato giustamente respinto dai miei cari amici e - per tanti anni concittadini - di Pisa.
Per il futuro possiamo affidare la gestione di questi beni pubblici, in concessione temporanea, a capitali e intelligenze private?
Certo, ma sulla base di progetti più chiari, in cui gli interessati investano e il popolo riscuota.
Non il contrario!
Questo per voi è il Medioevo?
Bene, fateci l'abitudine.
Perché questo nuovo Medioevo, fondato sulle libertà locali e la gestione comune dei beni comuni, è qui per restare.
Più forte che mai.
Immagine estratta da http://corrierefiorentino.corriere.it 17 maggio 2014 |
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