Un discorso diverso in Toscana, per chi crede, in questa nostra madreterra, in questa fugace vita, in qualcosa di diverso

mercoledì 14 dicembre 2011

No all'odio

Sono stato in piazza Dalmazia, a Firenze, stasera, alla fiaccolata convocata, fra gli altri, dalla Rete Antirazzista. L'iniziativa è nata per onorare le vittime della violenza di ieri e per esprimere solidarietà alla comunità senegalese.
Confesso che le sparatorie per le strade della nostra capitale mi hanno molto colpito. Mi sono sentito come tanti anni fa, dopo l'attentato mafioso ai Georgofili, nella notte fra il 26 e il 27 maggio 1993. Ho sentito la mia terra violata da una forza estrema, da un male assoluto. C'è da riflettere e da pregare, tanto, per reagire e andare avanti.
Ho tanto apprezzato la composta commozione dei Fiorentini e dei Toscani. Ho ammirato la moderazione e la sobrietà dei nostri concittadini originari del Senegal, con i loro cartelli dove c'era scritto semplicemente: no all'odio.

Qualche sbavatura c'è stata, proveniente da fazioni di una (cosiddetta...) sinistra parecchio estrema, in cerca di visibilità. Per esempio delle polemiche strumentali contro l'ex assessore fiorentino Graziano Cioni, che a suo tempo si batté per il decoro e la sicurezza, e contro il presidente toscano, Enrico Rossi, accusato di "volere il centro di concentramento degli immigrati", mentre il governatore si è sempre battuto per creare strutture più piccole, e quindi più umane, di accoglienza, identificazione e smistamento degli immigrati.
La politica ha fatto tanti sbagli, figuriamoci in tema di immigrazione e accoglienza degli stranieri, ma questa denigrazione gratuita dell'avversario politico proprio non la sopporto più.
Mi sembra una delle cose da cambiare, in Toscana, volendo guardarci un pochino dentro, con sincerità, senza autoassolverci, senza infingimenti.
Oppure si crede davvero che la violenza verbale non c'entri nulla con la diffusione di una cultura dell'odio?
O ci si vuole illudere che gli estremismi non si alimentino tutti, l'uno con l'altro, in un circolo vizioso?
Una signora, che contestava gli interventi troppo politicizzati, si è sentita chiedere oggi, in piazza:
- Ma dove erano i tuoi nonni, quando noi combattevamo il fascismo?
- Mio nonno è finito in foiba. - ha risposto la donna.

Ecco, in un paese dove ancora ci sono i nostalgici del fascismo e i negazionisti delle foibe, vorrei sommessamente dire questo: arginare l'odio politico e politicizzato è necessario. E' un compito immenso. Che riguarda tutti. Che non si esaurisce in questa nostra breve vita. Che deve essere portato avanti attraverso le generazioni.
Avanti!


* * *

Nessun commento:

Posta un commento

Post più popolari degli ultimi 30 giorni

Argomenti solidamente piantati in questa nuvola:

1989 a touch of grace abolizione delle province e delle prefetture Alberto Contri alternativa civico-liberale ambientalismo anti-imperialismo Anticolonialismo antiglobalismo antimilitarismo Antiproibizionismo Archivio cose toscaniste Archivio di Toscana Libertaria verso Toscana Insieme Archivio Gaymagazine Archivio Vaiani autogoverno della Sardegna autogoverno della Sicilia autogoverno della Toscana autogoverno di tutti dappertutto autonomie ambiente lavoro Autonomie e Ambiente autonomismo basta cicche BijiKurdistan borgate borghi e comuni brigate d'argento Bruno Salvadori bussini Campi Bisenzio Candelora Capitale Carrara chi può creare valore Chivasso cittadinanza attiva civismo come domare la spesa Comitato anti-Rosatellum confederalismo contro contro gli ecomostri contro il centralismo contro il virus del centralismo autoritario contro la dittatura dello status quo coronavirus Corsica Cosmonauta Francesco dalla mailing list di Toscana Insieme Decentralism International decentralismo dialogo autogoverno Disintegration as hope don Domenico Pezzini don Lorenzo Milani Draghistan ecotoscanismo Emma Bonino English Enrico Rossi eradication of poverty Eugenio Giani Eurocritica Europa delle regioni Fabrizio Valleri Fare Città fare rete Festa della Toscana Fi-Po Link fine del berlusconismo Forum 2043 frazioni Friuli Venezia Giulia garantismo gay alla luce del sole Gaza Gianni Pittella Gioiello Orsini Giulietto Chiesa Hands off Syria Hawaii Homage to Catalonia Hope after Pakistan Il disastro delle vecchie preferenze in difesa degli alberi In difesa di Israele Inaco Rossi indipendenze innocenza tradita internazionalismo Italia Futura Karl W. Deutsch la bellezza come principale indice di buongoverno Lahaina Leonard Peltier Libera Europa Libera Firenze Libera Toscana Liberi Fiorentini Liberiamo l'Italia Libertà in Iran libertino liste di proscrizione localismo Lucca 2012 Mario Monti Massimo Carlesi Matteo Renzi Maui Maurizio Sguanci Mauro Vaiani memoria storica meno dipendenza Mezzana Michele Emiliano monete locali Moretuzzo NO a questa tramvia antifiorentina no al presidenzialismo no al sindaco d'Italia no elettrosmog NoGreenPass Noi stessi NoMES nonviolenza Ora e sempre resistenza ora toscana OraToscana Oscar Giannino pace e lavoro Palestina Patto Autonomie Ambiente Patto per la Toscana Peace Is Possible - War Is Not Inevitable pionieri popolano postcoronavirus Prato Prima di tutto la libertà primarie Primavera araba 2011 quartieri quattrini al popolo Queer Faith radici anarchiche e socialiste referendum Besostri Repubblica delle Autonomie ricostruzione di una moralità pubblica riforma elettorale toscana riformismo ritorno alla Costituzione rivoluzione liberale rivoluzione paesana rivoluzione rionale Romagna SaharaLibre salute pubblica San Carlo San Vincenzo Santa Cecilia Sergio Salvi sessantennio Siena silver brigades Simone Caffaz solidarietà toscana spezzare le catene del debito statuto pubblico dei partiti Stefania Ferretti Stefania Saccardi Svizzera tener desta la speranza territori The Scottish Side of History Too Big To Fail? Torre del Lago Toscana tradizioni e libertà Tunisia Ugo di Toscana uninominale Vannino Chiti Vecchiano veraforza Via dall'Afghanistan Vincenzo Simoni vittime yes in my backyard