Il presidente Mattarella ha promulgato ieri la nuova legge elettorale, nota come Rosatellum, ma anche come Fascistellum, Renzianellum, Tavernellum.
Si è così introdotto un sistema che rafforza ancora di più una oligarchia.
Funzionerà più o meno così.
Intanto la presentazione delle liste sarà semplice solo per le forze nazionali e verticali, già rappresentate nell'attuale parlamento dei nominati.
Nei collegi uninominali, poi, le coalizioni di centrodestra e di centrosinistra potranno calare dall'alto candidati concordati fra i capi dei partiti maggiori, con qualche contentino per i capi dei partiti minori.
Il popolo di ciascun collegio uninominale, si dirà, potrò sempre respingere questi candidati imposti dall'alto e bocciarli... Sbagliato! Siccome quegli stessi paracadutati saranno anche presenti nelle liste bloccate della parte proporzionale, quelli più raccomandati ce li ritroveremo eletti lo stesso.
Al singolo elettore è lasciato solo un voto secco, uno solo per il senato e uno solo per la camera. Il voto disgiunto, che è possibile ovunque nel mondo ci siano sistemi misti in parte uninominali e in parte proporzionali, non è possibile.
Non ci sono tempi e modalità tecniche per rendere possibili le primarie, che ovviamente ai capi nazionali di queste coalizioni non interessavano affatto.
Non ci sono spazi per candidature indipendenti.
I ribelli e i dissidenti all'interno di partiti e coalizioni, saranno più facilmente esclusi.
Alle forze e alle liste locali è precluso l'accesso alla camera ed è reso drammaticamente più difficile l'accesso al senato.
Il nuovo sistema, in pratica, consentirà a pochissimi capi di decidere praticamente da soli i membri del futuro parlamento.
Nulla inoltre garantisce che le coalizioni non si sciolgano il giorno dopo le elezioni.
Il che significa che le forze più opportuniste, guidate da Renzi, Berlusconi, Alfano, con la complicità di Salvini e Meloni, ma anche di Pisapia e Boldrini, potranno:
- rientrare in parlamento anche se le loro liste dovessero andare male;
- governare in alleanza trasformiste anche se le loro temporanee coalizioni elettorali venissero sconfitte;
- rintuzzare ogni possibile novità politica che dovesse provenire dal basso.
Di fronte a questi meccanismi salva-oligarchia all'elettore insoddisfatto e ribelle non resta che un voto massiccio per le liste fuori da questo sistema: i Cinque Stelle, la Alleanza di sinistra, una possibile rete di forze autonomiste e locali.
Solo una partecipazione elettorale massiccia e un voto anti-sistema può far saltare questa degenerazione della repubblica italiana.
Ci stanno preparando un plebiscito, che ovviamente contano di vincere illudendoci che abbiamo la possibilità di scegliere fra Renzi e Salvini, fra Berlusconi e Pisapia.
Sapete cosa pensiamo?
Diamoglielo questo plebiscito, ma facciamo saltare il banco, votando in massa e votando solo per liste che siano fuori dal recinto dell'oligarchia.
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