si avvii al più presto l'eliminazione delle liste bloccate dalla legge elettorale toscana.
Una selezione davvero competitiva degli eletti, attraverso una maggiore partecipazione popolare, non è argomento per pochi esperti o minoranze militanti.
E' un vitale e sentito interesse pubblico.
La nostra società, per conservare le proprie tradizioni e libertà, per liberare le sue energie creative, per continuare a evolversi, ha bisogno di competizione e partecipazione.
Competizione e partecipazione devono caratterizzare, quindi, anche la scelta dei nostri amministratori.
La Toscana non parte da una "porcata", come ci hanno ricordato un accademico come Carlo Fusaro e un esperto come Antonio Floridia.
Non abbiamo bisogno di guardare indietro, verso il discutibile passato della vecchia preferenza facoltativa, quella che la maggioranza assoluta del popolo italiano ricusò con il referendum del 9 giugno 1991, ormai vent'anni fa.
Dobbiamo piuttosto guardare avanti, forti di una riflessione che, nella nostra terra, è ben più avanzata che nel resto della Repubblica.
Nella nostra opinione pubblica c'è un consenso diffuso e trasversale verso la scelta lungimirante dei collegi uninominali.
Su di essi si basano le istituzioni dei paesi di più antica e solida democrazia.
Il collegio uninominale esalta il valore e la centralità della persona e assicura rappresentanza al territorio.
I collegi uninominali incoraggiano una salutare aggregazione, ma si può sempre garantire rappresentanza alle forze minori più significatiche, conservando forme di recupero dei migliori piazzati, come avveniva per l'elezione del Senato o come accade ancora oggi per l'elezione di consigli provinciali
Il collegio uninominale è, infine, lo spazio circoscritto ideale in cui consentire ai cittadini di scegliere non solo il candidato del proprio partito, ma anche di essere coinvolti nella scelta del candidato stesso. Nel contesto omogeneo e limitato del collegio uninominale, ciascuna forza politica potrebbe coinvolgere i cittadini nella selezione del proprio candidato, con primarie, con forme di preferenza obbligatoria, o con altre regole, preferibilmente garantite da uno “statuto pubblico” dei partiti.
Consideriamo il superamento delle liste bloccate, i collegi uninominali, il dibattito sulle primarie e sulla democratizzazione della vita interna dei partiti, una strada di generosità e intelligenza, attraverso la quale la Toscana potrebbe mandare un segnale forte anche per il superamento del cosiddetto Porcellum nazionale.
Crediamo che la strada dei collegi uninominali possa incontrare un consenso davvero ampio e trasversale.
Crediamo che il presidente Rossi manterrà l'impegno preso.
E' una occasione preziosa per ritrovarci uniti, in un tempo di drammatiche divisioni, in quel lavorìo prezioso che è richiesto per il miglioramento continuo delle nostre istituzioni.
Buon lavoro!
Firenze - Pisa, mercoledì 2 febbraio 2011, festa della Candelora
dal blog di Mauro Vaiani
http://diversotoscana.blogspot.com
Campagna per l'uninominale in Toscana
http://diversotoscana.blogspot.com/2010/12/uninominale-in-toscana.html
Campagna per l'uninominale in Toscana
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