Un discorso diverso in Toscana, per chi crede, in questa nostra madreterra, in questa fugace vita, in qualcosa di diverso

mercoledì 5 gennaio 1994

Un circolo dei circoli verso un polo dei valori

La scomparsa prematura di Massimo Carlesi mi ha spinto a ricercare nell'archivio una bella cosa che avevo fatto insieme a lui. La metto a disposizione del blog Diverso Toscana come un piccolo omaggio a un pratese di valore (Nota di Mauro Vaiani, 19 marzo 2023)


Il Circolo dei Circoli
prologo di intesa del 5 gennaio 1994


Prato ha bisogno di un profondo cambiamento; una svolta storica, non solo politica; un ricam­bio di classe dirigente, non solo un passaggio di cariche; una libera­zione di ener­gie, coraggio, capacità, intraprendenza, spe­ranza, non un voto per lasciare le cose come stanno.

Le prossime elezioni comunali, le prime con l' ele­zione diretta del sindaco, sono un' occasione per un impe­gno in prima persona di coloro che sono ancorati a dei precisi valori; che si sento­no espressione, sia pure sempre parzia­le, della società civile; che sono portatori di espe­rienze non compromesse con le passate gestioni ammini­strative.

Per realizzare questo cambiamento abbiamo deciso di te­nere dei forum pubblici, in modo itine­rante, nei di­versi paesi di Prato.

Dai forum è emersa la necessità di mettersi al ser­vizio del bene comune della città e dei paesi di Prato, se­condo il principio per cui i nostri partiti, movimenti, gruppi e cir­coli sono strumenti per la ricerca del buongo­verno e non apparati che antepongono i propri interessi a quelli della comunità.

In ogni altro livello politico locale o nazionale noi conser­viamo la nostra libertà di persone e di gruppi e non cede­remo a logiche o fedeltà di schieramento e di appara­to.

La nostra collaborazione per la candidatura di un nuovo sindaco e per una legislatura di cam­biamento è e sarà pos­sibile solo in quanto assolutamente libera da se­condi fini e da calcoli di carriera politica o di partito.

Siamo convinti che il comune di Prato, a comincia­re dai suoi vertici, abbia bisogno di una ritro­vata indipen­denza spirituale e culturale, ancora prima che politica, dopo la stagione del cini­smo e dell' irresponsabilità delle burocra­zie.

Riteniamo di poter creare un "polo dei valori" che permet­ta l' autocandidatura, a primo sindaco pratese eletto dal popolo, di una persona nuova e credibile, che venga da una vita di studio e di lavoro.

Ciascuno di noi intende sostenere una riscoperta della di­gnità della vita umana: dal concepi­mento all' ac­coglienza concreta, dalla tutela della salute alla protezione nel tempo della nascita e della morte.

L' ente locale dovrà mettersi al servizio di questi valori coinvolgendo le risorse presenti nell' ambito del volonta­riato, dell' associazionismo, della società civile.

Tutte le regole, gli strumenti, le strutture, le perso­ne, gli enti e le aziende comunali devono tor­nare al servi­zio dei cittadini, cioè di ogni persona umana che vive a Prato,, considerata come soggetto concretamente portatore di di­ritti e di doveri.

Il comune deve strutturare l' ufficio imposte in modo effi­ciente e cristallino, mettendolo in grado di ope­rare contro l' evasione fiscale, anche e soprattutto per po­ter diminuire la pressione tribu­taria sui cittadini.

L' amministrazione locale deve adoperarsi per la ricostru­zione della legalità e della fiducia, anche richie­dendo il rinnovamento e il potenziamento degli uffici finanziari, di polizia, di rap­presentanza dello stato e della regione.

Le strutture, gli uffici e le aziende devono funzio­nare in economia, trasparenza, rigore, principi chiari di imprendi­torialità, garantendo in ogni caso solidarietà alla persona e alla famiglia e non alle burocrazie.

Deve iniziare la costruzione di una città senza bar­riere, accessibile in ogni suo angolo ai di­sabili, ai bam­bini, agli anziani, a cominciare dalla correzione di mar­ciapiedi e scalini e dalla moltiplicazione di segnaletica specifica e di iconografia adeguata.

La città deve moltiplicare i luoghi di accoglienza ed i punti di informazione e tenere aperti al pubblico i propri uffici, in modo da essere leggibile e comprensibile, oltre che per i suoi citta­dini, per i visitatori, i turisti, gli stra­nieri.

Nell' interesse nostro e delle future generazioni, dobbiamo operare per la conservazione eco­logica dell' ambiente e la salvaguardia del nostro territorio, ponendo nuovi e più severi limiti alle devastazioni di un malinteso sviluppo, alla cementificazione, alla crescita di produzioni e con­sumi inutili se non pericolosi, ai consumi idrici, all' in­quinamento dell' aria.

La raccolta dei rifiuti deve essere pagata da chi ef­fettiva­mente li produce e da chi non è dispo­nibile a diffe­renziarli e a riciclarli.

Lo smaltimento dei rifiuti deve basarsi sulla molte­plicità dei centri di raccolta, sul contributo delle iniziative pri­vate e di quartiere, sull' esistenza di molti impianti di modeste dimensioni e di varia tecnologia, più facilmente controllabili e sostituibili nel tempo.

Finalmente potremo fare un nuovo piano regolatore che restituisca dignità e bellezza alla vita di paese, che fermi il degrado idrogeologico e renda possibile la rinatu­ralizza­zione di alcuni torrenti e gore, nonché il manteni­mento od il ripristino di aree umide e laghetti, che conser­vi la pre­senza nel comune di un verde spontaneo, che in­centivi i cittadini ad investire nell' abbelli­mento e nel re­stauro delle proprie proprietà.

Il centro storico non è l' unico luogo della città da recupe­rare, abbellire, rendere più accogliente e più abita­bile, perché ci sono altri centri, chiese, antiche case colo­niche, frazioni, che hanno dei valori artistici e architetto­nici da recuperare e valorizzare per la vita culturale e turi­stica di Prato.

Prato deve avere strade integralmente pedonaliz­zate nel centro storico e nei paesi, zone a traffico limitato per i residenti, parcheggi ben distribuiti.

Le linee di trasporto pubblico devono essere essen­ziali, pubblicizzate, incentivate, ben servite, di facile con­sulta­zione anche per chi non conosce la città, di grande stabi­lità nel tempo, con procedure di pagamento il più possi­bile automatizzate.

Per la diversificazione economica di Prato ci sono possibi­lità nei campi del recupero edilizio e dei restauri, del turi­smo, dell' agricoltura tradizionale e biologica, del rilancio di piccolo artigia­nato, maestrìe, botteghe, studi, della cre­scita di circoli, cinema, teatri e cultura, purché si dia spa­zio all' iniziativa privata e a gente che crede vera­mente nel lavoro e nella creatività perso­nale.

Prato deve valorizzare il pluralismo educativo, po­ten­ziando i servizi comunali per tutte le scuole e incenti­vando nuovi progetti scolastici, formativi, universitari, sia pubblici che di coope­rative, comunità, associazioni e pri­vati.

Questi sono solo i primi punti unificanti di questa risco­perta di tradizioni e libertà, di questa coalizione civi­ca di valori apertamente proclamati ed interessi trasparen­te­mente perseguiti.

I veri e propri programmi di lavoro dovranno esse­re ela­borati dal sindaco autocandidato che avrà superato le pri­marie che il nostro "circolo dei circoli" intende cele­brare.

Il sindaco autocandidato dovrà enunciare chiara­mente le cose che si possono fare in quattro anni di buon­governo e nominare le persone che ritiene idonee ad af­fiancarlo sin dalle prime battute della campagna eletto­rale.

I cittadini, espressione di questo schieramento, che si can­dideranno a sostenerlo nel prossimo consiglio co­munale, rispetteranno l' autonomia del sindaco, sviluppe­ranno con libertà la propria visione del bene comune di Prato e for­niranno alla nuova amministrazione un soste­gno co­strut­tivo sui grandi indirizzi della vita cittadina.

I pratesi devono votare nella primavera del 1994 per libe­rarsi al più presto di un' amministra­zione che si è messa in campagna elettorale, a spese della cittadinanza, senza che le elezioni fossero state convocate.

I consiglieri comunali, i consiglieri di quartiere, i rappre­sentanti e i dirigenti eletti negli enti e nelle aziende colle­gate al comune, sono invitati a contribuire affinché questa scadenza sia ri­spettata, dimettendosi collettivamen­te e contestualmente entro giovedì 10 marzo 1994.

Dopo il varo di questo manifesto per "un polo dei valori", i firmatari promuoveranno una raccol­ta di adesio­ni, per­sonali e organizzate e la raccolta di candidature per la ca­rica di sindaco, al fine di poter tenere al più presto le con­sultazioni primarie e dare inizio alla campagna eletto­rale amministrativa.

redatto da M.Carlesi, C.Pacini, M.Vaiani

 

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