Un discorso diverso in Toscana, per chi crede, in questa nostra madreterra, in questa fugace vita, in qualcosa di diverso

domenica 25 luglio 2021

Basta con lo stato di emergenza

 

Prato, sabato 24 luglio 2021 in Piazza Duomo, protesta contro lo stato di emergenza e l'uso strumentale del "Green Pass"


C'è un tempo per tutto, nella vita e ancora di più in politica.

Questo è il momento di protestare contro l'insensato prolungamento dello stato di emergenza, deciso dal governo Draghi con il decreto legge 23 luglio 2021, n. 105 (Misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19 e per l'esercizio in sicurezza di attivita' sociali ed economiche).

Su questo si sono concentrate le forze territoriali collegate nella rete Autonomie e Ambiente. Questo è stato uno dei temi principali per le persone che si sono riunite spontaneamente nelle piazze sabato 24 luglio.

Oltre che contro lo stato d'emergenza, dobbiamo protestare contro l'uso strumentale del cosiddetto "Green Pass", con il quale si è voluto irresponsabilmente iniziare una guerra contro le persone guarite (che non hanno bisogno di vaccinarsi), contro coloro che hanno curato invece che lasciar morire le persone di "tachipirina e vigile attesa". Persino contro coloro che si sono vaccinati con prodotti diversi da quelli decisi dalle loro maestà europee... 

Dovremo persino mobilitarci per difendere i cittadini della Serenissima Repubblica di San Marino, che si sono vaccinati con lo Sputnik, oppure per difendere imprenditori e rappresentanti che si sono vaccinati in Serbia, in Vietnam, a Cuba. Ci rendiamo conto di quanto irresponsabili siano quelli che ci governano? Sì, quelli del governo dei "competenti".

Del certificato verde, il cosiddetto "Green Pass", non ci hanno ancora dato i dettagli, ma sappiamo già che avrà l'effetto deleterio di dare una "illusione" di sicurezza a coloro che si sono vaccinati, i quali invece non solo continueranno ad ammalarsi ma anche a contagiare. Dobbiamo convivere con il Covid con una mentalità completamente diversa: più cure, meno paure.

Questo video contiene il racconto della nostra piazza di Prato:


 

Per maggiori informazioni:

https://www.facebook.com/pratesiperlacostituzione/posts/2105721786237789





venerdì 23 luglio 2021

L'estate è già finita, torna il terrore


 

Il governo Draghi e il ministro Speranza hanno irresponsabilmente ignorato ogni richiesta di sostegno alle cure precoci domiciliari anti-Covid. Con la loro ignavia, anzi, le boicottano. Molte persone soffriranno, finiranno in ospedale, rischieranno la vita, per questo.

La maggior parte della popolazione ha accettato di vaccinarsi con i prodotti sperimentali anti-Covid comprati, a peso d'oro, dalla Unione Europea presso alcuni giganti della farmaceutica mondiale. Sappiamo già che questi farmaci non "sterilizzano", cioè non fermano la circolazione del virus. Sappiamo già che i vaccinati si potranno ammalare, anche se in modo più lieve. Non c'è quindi alcuna ribellione contro i vaccini europei, semmai ci sono preoccupazioni sulla loro reale efficacia e molta ignoranza sulle loro controindicazioni. Basta fare, irresponsabilmente, gli apprendisti stregoni, basta terrorismo mediatico: almeno chi non ha bisogno di questi vaccini, specie i giovani e i guariti, sia lasciato in pace.

Il certificato verde (Green Pass) è una misura lacerante, che è stata contestata sin dall'inizio in ogni sede. Divide le persone in categorie politiche, non scientifiche. Darà una sensazione di falsa sicurezza a chi si è vaccinato con i prodotti europei. Discriminerà le persone che si sono curate o vaccinate in altro modo. Metterà in difficoltà le persone guarite, che grazie al cielo sono molte di più di quelle registrate dagli uffici di igiene. Criminalizzerà le persone che diffidano o che non sono convinte. Una decisione presa irresponsabilmente, che avvelenerà inutilmente la vita quotidiana.

Il nostro mondo civico, ambientalista e autonomista si è espresso per tempo contro il prolungamento dello stato d'emergenza, perché è una concentrazione inaccettabile di potere e ricchezze nelle mani di pochi. Il governo Draghi lo ha irresponsabilmente prorogato, senza alcuna necessità, senza la minima autocritica, senza ripensamenti, finendo per alimentare un clima di sfiducia di tutti contro tutti, che pagheremo carissimo.


....

La foto è un dettaglio catturato dal sito https://www.askanews.it/


sabato 17 luglio 2021

Contro gli apprendisti stregoni

Un anno fa, per la precisione il 23 giugno 2020, le Iene pubblicarono un video molto articolato e molto circostanziato, relativo a fatti accaduti un anno prima, nel luglio del 2019. E' ancora in linea:

https://www.iene.mediaset.it/video/coronavirus-partito-usa_823598.shtml

Il video suggerisce che i laboratori americani di Fort Detrick nel Maryland e i laboratori cinesi di Wuhan, nella provincia dello Hubei, già trafficavano in coronavirus potenziati. Gli apprendisti stregoni lavorano a stretto contatto, sotto la supervisione di noti guru della virologia americana come Sani Bavari e Anthony Fauci.

L'ipotesi dell'inchiesta delle Iene è che gli incidenti di fuoriuscita dai laboratori (lab leaks) di nuovi coronavirus - forse naturali, forse addirittura modificati - potrebbero essere accaduti proprio nell'estate 2019.

La VII edizione dei giochi militari mondiali, tenutasi a Wuhan nell'ottobre 2019, a cui hanno partecipato militari americani passati per Fort Detrick, potrebbe essere stata, anche senza immaginarsi chissà quali cospirazioni, uno dei principali eventi "incubatori" e "diffusori" della nuova pandemia.

Questa inchiesta giornalistica, qualunque cosa se ne pensi, non è mai stata smentita o smontata. Nemmeno censurata, a dire il vero, solo ignorata. 

Nel frattempo la nostra vita è andata avanti, nonostante tutto. Ci sono stati molti errori e si è terrorizzato più che curato, ma la mortalità, in un paese pieno di anziani e di fragili come il nostro, è stata paragonabile a quella di gravi polmoniti e influenze del passato.

Ringraziamo il cielo che esiste una legge di natura facilmente comprensibile a tutti: se una pandemia è veramente grave, essa viene rapidamente circoscritta; se, come è il caso del nuovo coronavirus, è un disturbo leggero per la stragrande maggioranza di chi lo prende (anche se purtroppo serio per un numero limitato di persone, specie se anziane o malate), esso purtroppo continua a circolare, prima con ondate pandemiche e infine diventando endemico.

Viviamo da ormai 18 mesi sotto una martellante, feroce e monocorde propaganda che ci racconta che il Covid-19, il nuovo coronavirus, la sindrome SARS-CoV-2, giustificherebbe ogni follia centralista autoritaria. Sarebbe una nuova peste incontrollabile, dalla quale possiamo salvarci solo con vaccinazioni di massa con prodotti sperimentali realizzati in tutta fretta da un numero ristretto di #BigPharma (non dimentichiamolo: finanziate da generosi contributi pubblici ma che stanno accumulando incredibili profitti privati).

In nome di questo gigantesco business, si ridicolizzano e si boicottano le cure precoci domiciliari. Si evita di parlare del fatto che per i giovani questo virus è sostanzialmente innocuo. Si sorvola sul fatto che questa pandemia non ha fermato alcuna guerra, non ha interrotto le persecuzioni e le distruzioni, non ha impedito colpi di stato, non ha sterminato la popolazione delle carceri. Se fosse stata così terribile, qualcosa di diverso sarebbe successo, considerato che miliardi di persone vivono senza quella che noi chiameremmo una assistenza sanitaria pubblica, universale o almeno decente.

Si arriva persino a svalutare, oggettivamente, il senso dei vaccini, i quali, anche se sperimentali e quindi controversi, comunque sembrano essere di qualche aiuto. Se funzionano, come c'è da augurarsi, i vaccinati non dovrebbero aver nulla da temere, in fondo.

Si cancellano totalmente i diritti dei guariti e si arriva a terrorizzarli dicendo loro che la loro immunità naturale non li proteggerà.

Si immaginano varie di discriminazioni insensate e scientificamente infondate, come i Green Pass, sfidando ogni ragionevolezza e silenziando ogni dissenso.

Si chiede addirittura la caccia ai non vaccinati, accusandoli di essere gli untori di nuove varianti di quella che, nei desideri del potere, dovrebbe diventare una pandemia infinita, che giustifichi per sempre le attuali concentrazioni di potere e di ricchezza...

La guerra infinita al virus non vi ricorda qualcosa? La guerra alla droga, la guerra al terrorismo, la guerra in Afghanistan... Ma questo è un altro discorso, che faremo un'altra volta.


mercoledì 7 luglio 2021

Libera Firenze, due anni dopo

Pubblichiamo integralmente un "promemoria" diffuso in giugno dal coordinamento di Libera Firenze. Aver avuto ragione su tutto: questa la nostra grande responsabilità.

  


 

Firenze, giugno 2021

I 10 IMPEGNI di Libera Firenze
lista civica ambientalista autonomista
assunti per le elezioni comunali del 26 maggio 2019

Due anni dopo, sempre più attuali
(abbiamo avuto ragione su tutto!)


1) Sì alla città dei cittadini, per vivere e lavorare in pace in comunità di base rionali, cellule fondamentali dell’identità urbana, dell’amministrazione della cosa pubblica, dell’accoglienza e della integrazione. No alla Disneyland del Rinascimento e alla città sfruttata dai ricchi e dai potenti.

2) Sì a un turismo più controllato e qualificato. No all’alluvione turistica indiscriminata.

3) Sì al ritorno di posti di lavoro e di residenza in centro, con relativi e indispensabili servizi. No a qualsiasi ulteriore espulsione dal centro di funzioni “pregiate” (uffici pubblici, università, scuole) e della residenza.

4) Sì ai RIONI, come centri di vita civile ed amministrativa, istruzione, cultura, verde, salute, assistenza, raggiungibili a piedi: la rivoluzione rionale. No a soli cinque quartieri come scatoloni vuoti e no all’abbandono delle periferie.

5) Sì all’immediata riapertura di tutto il centro ad autobus elettrici, in continuità con tutte le periferie e i comuni vicini, con tariffe (e abbonamenti) più popolari. No ad altre tramvie che in realtà sono treni che sventrano la città (a partire dalla Linee 2 e 4) e no alla ulteriore distruzione dei Viali.

6) Sì al potenziamento dei treni regionali, alla valorizzazione della rete e dei nodi ferroviari in città. No al PassanteTAV e alla Foster in qualunque versione.

7) Sì all’immediata attuazione delle prescrizioni per Peretola, per sicurezza, fruibilità e protezione dal rumore. No al nuovo aeroporto nel Parco della Piana e ai sorvoli su Firenze (il grande aeroporto della Toscana c’è già, a Pisa, e con esso dobbiamo ripristinare un collegamento ferroviario diretto).

8) Sì alla copertura del Franchi, al “piano stadio” per la mobilità durante gli eventi, al recupero ed integrazione di tutto Campo di Marte e di Coverciano per le attività sportive di base e di spettacolo. No alla grande cementificazione ad Ovest: no al nuovo stadio con speculazioni connesse (Mercafir, Unipol).

9) Sì al restauro e alla manutenzione del verde, al recupero e alla protezione del Parco delle Cascine, all’estensionee alla continuità del verde, all’immediato ripristino del servizio giardini del Comune. No alla desertificazione con il taglio degli alberi di tutti i viali e no alle sostituzioni con i peri cinesi.

10) Sì all’acqua pubblica, all’ acquedotto comunale, al ritorno di ATAF a compagnia pubblica fiorentina. No a tutte le esternalizzazioni, alle precarizzazioni, alle privatizzazioni e alle concessioni pluridecennali a privati

Per maggiori informazioni: Fabrizio Valleri - 346 9441712

Contatti: liberafirenzelistacivica@gmail.com / https://t.me/liberafirenze

Per fare attivismo con noi: https://t.me/joinchat/U2UHNrvRlEgaMVL3



sabato 3 luglio 2021

Salviamo Santo Spirito

Pubblichiamo qui integralmente la petizione promossa da un gruppo di cittadini fiorentini, che verrà portata al Consiglio comunale. Già la sola raccolta di firme ha provocato un vasto movimento di opinione e di emulazione, che sta mettendo in crisi la narrazione del "decoro" nella città dei resort per pochi e del turismo scriteriato di massa per tutti gli altri. 


 

PETIZIONE AL CONSIGLIO COMUNALE DI FIRENZE
 

ex art. 91 Statuto del Comune


SALVIAMO SANTO SPIRITO


Noi sottoscritti residenti nel comune di Firenze ci rivolgiamo al Consiglio comunale per chiedere un cambiamento radicale nella gestione dello spazio pubblico di Santo Spirito e più in generale, di tutta l’area UNESCO.

Le persone di qualsiasi fascia di età ed estrazione sociale devono avere una città aperta e accessibile. Le piazze di ogni rione devono essere luoghi aperti ed accessibili a tutti, di incontro, socializzazione, ricreazione, ospitalità e spiritualità. Senza piazza, l’antica Agorà, non sarebbe nata l’aspirazione alla Democrazia. Non tradiamo i nostri valori!

Gli ultimi provvedimenti della giunta hanno minato le libertà individuali. A subire la repressione sono stati non tanto i visitatori, quanto i residenti. Chiediamo invece alle istituzioni una gestione più lungimirante degli spazi pubblici: meno turismo di massa, usa e getta; meno tavolini e meno consumismo; più cultura e spazio al tessuto sociale di quartiere e stimoli positivi per i giovani.

La Firenze-Disneyland dei ricchi, dei resort e dei ristoranti per pochi, è la strada maestra verso il fallimento.

Chiediamo quindi da parte delle amministrazioni la possibilità di un confronto ed un ascolto. Chiediamo che i soldi pubblici vengano spesi al pro del cittadino, non in installazioni orrende o “concorsi” per raccogliere altre idee che andrebbero ad aggiungersi alle tante richieste di buon senso – provenienti da ogni parte politica – che la giunta ha sinora ignorato.

Chiediamo rigore ogni giorno, non ondate isteriche di repressione; più alberi e lasciati crescere; più panchine pubbliche e cestini dei rifiuti; controllo regolare dei bagni che devono essere aperti a tutti, non solo ai clienti; il rispetto rigoroso degli orari in cui si deve fermare la musica; la raccolta quotidiana dei rifiuti; più pulizia delle strade; il rispetto delle regole di parcheggio.

Chiediamo che la giunta riconosca di dover cambiare strada, invece di continuare a creare rabbia e conflitto tra i residenti stessi. Vogliamo un percorso condiviso per risolvere la complessa questione di una gestione sensata dello spazio e delle risorse. Ricordiamoci che questo quartiere di Firenze è patrimonio dell’umanità.


Firenze, San Giovanni, 24 giugno 2021


Primi sottoscrittori:

1) Fabrizio Valleri (valleri.fabrizio@gmail.com

2) Tarek Hassaniem (tarekhassanien@yahoo.it)

3) Fausto Giampellegrini (fgiampellegrin@gmail.com

4) Fabio Di Puccio (fabiodipiu@libero.it)

 

Per maggiori informazioni e per firmare, personalmente e fisicamente, la petizione, seguire gli inviti del gruppo Facebook:

https://www.facebook.com/groups/2938475209757004

 

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