Un discorso diverso in Toscana, per chi crede, in questa nostra madreterra, in questa fugace vita, in qualcosa di diverso

mercoledì 27 maggio 2015

In cerca di veri leader locali


Respingo con tutta l'energia possibile i 7 a 0, i 6 a 1, i 4 a 3.
Sono contrario a ogni pronostico, su queste elezioni regionali, così come in genere sono ostile a ogni tentativo di strumentalizzare le elezioni locali in funzione di lotte di potere romane o europee.
In Toscana e nelle altre sei regioni al voto, stiamo disperatamente cercando una nuova generazione di leader locali, preparati sull'esistente, ma anche aperti a qualche coraggioso cambiamento per il futuro.
La verità è che, senza primarie, senza sistemi elettorali che diano piena sovranità al potere costituente di piccoli collegi locali (quelli che globalmente sono chiamati costituencies), senza un voto obbligatorio alle persone, è davvero difficile, ma è dovere dei cittadini provarci.
Saremo in pochi a votare, perché la dittatura dello status quo sta facendo di tutto per impedire agli elettori di sentirsi sovrani.
Quei pochi che voteremo, abbiamo quindi responsabilità ancora maggiori, perché in Toscana, rispetto alle altre sei regioni, abbiamo, riconosciamolo, un sistema elettorale un tantino migliore.
Non abbiamo avuto primarie, non abbiamo vera sovranità di ciascun collegio, ma abbiamo un voto facilitato alle persone e, se nessun candidato raggiungerà il 40% dei voti validi, avremo il ballottaggio fra i primi due classificati.

Vorrei invitare le due o tre persone che capitano sul mio blog di visitare questa bella pagina della Regione, dedicata alle elezioni.

Qui i nomi dei sette candidati alla presidenza:
  • Claudio Borghi, Lega Nord e Fratelli d'Italia
  • Gabriele Chiurli, Democrazia Diretta (non presente a Pisa)
  • Tommaso Fattori, Lista Sì Toscana a sinistra
  • Giacomo Giannarelli, M5S
  • Gianni Lamioni, Passione Toscana (con l'appoggio di Ncd e Udc)
  • Stefano Mugnai, Forza Italia e Lega Toscana - Più Toscana
  • Enrico Rossi, PD e Lista civica Popolo toscano
In un'altra pagina troverete i facsimili delle schede che verranno distribuite agli elettori nelle 13 circoscrizioni in cui è stato diviso il territorio toscano.

Vorrei anche segnalare due belle iniziative dove i candidati sono messi alla prova su materie difficili:


http://www.toscanalgbti.it/
- un sito dove è stato chiesto ai candidati di esprimersi su questioni che interessano il mondo queer e i diritti di tutt*

http://www.linfanzianonsiappalta.it/
- il sito di lotta sociale fiorentina per l'uguaglianza dei lavoratori e per la conservazione nel tempo di servizi pubblici di qualità, dove pure ai candidati è stata data una piccola tribuna per dire cosa veramente pensano, per l'oggi e per il domani

Buona riflessione, buon voto, buon senso civico toscano, a tutte e a tutti.


domenica 24 maggio 2015

Lutto nazionale, per ricordare gli infami


Il centesimo anniversario dell'ingresso nella Grande Guerra del Regno d'Italia è un grande lutto nazionale. Massima solidarietà, anzi ammirazione, a coloro che esporranno in questa giornata le proprie bandiere listate a lutto, come faranno le istituzioni del Sud Tirolo. Chi non sente sulle proprie spalle la gravità, il peso, il dramma dell'aver trascinato il Regno d'Italia nell' «Inutile Strage», scavi un po' dentro la propria coscienza. Se ne ha una.
Noi ce l'abbiamo, insieme con una memoria storica e una coscienza politica, le quali ci consentono di onorare tutte le vittime e tutti i soldati che furono sacrificati dai grandi infami e dalle grandi infamie che scatenarono la Prima guerra mondiale.
Che non si dimentichi il re fellone, Vittorio Emanuele III.
Che non si dimentichi l'alto tradimento del primo ministro Antonio Salandra.
Che non si dimentichino i folli interventisti.
Infami, infami, infami.


PS
L'immagine repubblicana del tricolore listato a lutto la abbiamo trovata in questo sito.

sabato 23 maggio 2015

Uguaglianza matrimoniale in Irlanda




Siamo in attesa dei risultati definitivi, che registreremo qui:


Yes: 62.1% (1,201,607) 
No:  37.9% (734,300)

Percent Turnout
60.5%


Tutto lascia intravedere, già dopo solo un paio d'ore di spoglio dei voti del referendum celebrato ieri, che il popolo irlandese abbia approvato l'uguaglianza matrimoniale fra le coppie etero e le coppie queer. Un fremito di gioia attraversa non solo l'Europa e l'America, ma tutto il mondo. Congrats Ireland!

Per seguire lo spoglio:
http://www.rte.ie/news/results/2015/referendum/ssm/

Per conoscere meglio il significato della campagna:
https://www.yesequality.ie/

Per capire come il popolo irlandese partecipa al processo di evoluzione costituzionale della repubblica:
http://en.wikipedia.org/wiki/Amendments_to_the_Constitution_of_Ireland


PS

I miei amici dal Trinity e dallo UCD di Dublino mi scrivono e mi dicono: oggi c'è anche il sole!



giovedì 21 maggio 2015

Servizio pubblico e precariato cooperativo


Senza processi al passato e senza andare in cerca di contrapposizioni settarie, mi schiero in difesa del lavoro pubblico strutturato.
Se un servizio pubblico è richiesto, previsto, finanziato e organizzato, deve essere assolto da lavoratori strutturati, con contratti a tempo indeterminato.
Proprio a partire dalla mia esperienza civico-liberale, nel corso della quale ho combattuto contro il precariato in realtà come l'Università di Pisa e la Regione Toscana, anche oggi, qui, a Firenze, nell'amministrazione comunale, prendo nettamente posizione contro il precariato organizzato dalle cooperative.
Il sistema del precariato cooperativo ha molte conseguenze, tutte negative: aumenta il potere di intermediazione della politica; deresponsabilizza e rende parassitaria la dirigenza pubblica; moltiplica le occasioni di clientelismo; deprime l'economia locale a favore di grandi appaltatori nazionali; squalifica le persone. L'ingiustizia più grave, più visibile? Due persone, che fanno esattamente lo stesso lavoro (il portiere, il custode, l'animatore, l'operatore, l'educatore), si ritrovano fianco a fianco, a fare lo stesso lavoro, sotto due contratti diversi, con due stipendi diversi.
Tutto questo non è solo ingiusto per le persone direttamente interessato. E' anche profondamente sbagliato per il mantenimento nel lungo termine di un decente, diligente, credibile sistema di servizi pubblici.
Ci vediamo, con chi può, oggi pomeriggio, alle 17, in piazza della SS. Annunziata, alla manifestazione cittadina - non solo sindacale, non solo USB - contro la precarizzazione delle scuole e dei servizi all'infanzia.


venerdì 15 maggio 2015

I tre anniversari di Taizé e la Toscana

Fonte: http://taize.fr/

Il 2015 è l'anno dei tre anniversari di Taizé: 100 anni fa, il 12 maggio del 1915  nasceva in Svizzera, da babbo protestante e mamma cattolica, frère Roger Schutz, il venerato fondatore della nota comunità cristiana ecumenica internazionale di Taizé; 10 anni sono passati da quel 16 agosto del 2005, in cui frère Roger veniva tragicamente assassinato dentro la Chiesa della Riconciliazione, da una persona squilibrata; il prossimo 20 agosto, infine, ricorreranno i 75 anni dalla fondazione della comunità.
Taizé è un faro di spiritualità per tutto il mondo e conta molto anche per tanti di noi, qui in Toscana, specialmente per le persone diverse - come chi scrive - che hanno potuto attingere a questa sorgente di riconciliazione, nei lunghi e duri anni del cammino verso l'accettazione di noi stessi, come la Provvidenza ci ha voluto, contro ogni bigottismo.
Stasera, a Pistoia, su iniziativa del gruppo http://pistoiataize.altervista.org/, si tiene una veglia di preghiera speciale, per festeggiare i tre anniversari di Taizé, alle ore 21 precise, presso la sala Pantaleo delle Clarisse, in via Via della Vignaccia, a lato del parcheggio.
Per una felice coincidenza, ci ritroviamo a pregare nel giorno della festa dei contadini toscani e della Madonna di Montenero, protettrice della nostra terra.
Avanti, preghiamo, per il mondo, per la riconciliazione, per la nostra terra e per noi.


lunedì 11 maggio 2015

Bottom-up change


Little by little, a periphery may shake off dependence on the center.
Something to be happy with: Scotland' bottom-up change:

Source: http://www.bbc.co.uk/

venerdì 1 maggio 2015

Squadristi a Milano


Conosco bene un certo tipo di «fascismo rosso», perché l'ho subito personalmente, negli anni. Non dimentico mai, per esempio, quando giovedì 14 ottobre 2004, assieme al prof. Maurizio Vernassa e agli amici dell'Associazione Italia-Israele Livorno, fummo cacciati dall'Università di Pisa.
So valutare, credo, altre forme di estremismo fisico e verbale, tipiche dei giovani emarginati e frustrati, molti dei quali sono destinati, se abbracciano una deriva fanatica, a diventare «perdenti radicali».
Non chiudo certo gli occhi sul bullismo e sulla violenza urbana, che pare essere una prerogativa di giovani maschi, machisti, immaturi, cresciuti nella cultura dell'esonero da ogni responsabilità (e non di rado protetti dall'omertà di famiglie tanto abbienti quanto irresponsabili).
Eppure, davanti a questa foto, scattata a Milano oggi, in questo Primo Maggio dominato dalle emozioni contrastanti suscitate dall'inaugurazione di Expo, resto inquieto.
Questi sono squadristi, armati e organizzati.
C'è un salto di qualità, c'è qualcosa di più.
Ci privano della libertà, dei beni personali e ancor più di quelli comuni, della vita democratica, dello spirito repubblicano.
Si faccia luce su costoro.
Sia fatta giustizia.


Fonte: Facebook


Post Scriptum:
Al netto di alcune cose sagge riferite ai media da responsabili come il dott. Armando Forgione - direttore ordine pubblico al ministero centrale - restano dei nodi irrisolti. Le forze dell'ordine hanno senz'altro fatto bene a evitare lo scontro diretto. Però, quanti di questi squadristi hanno ricevuto diffide prima della manifestazione? Quanti sono stati fotografati mentre si mascheravano o si spogliavano? Quanti sono stati colti in flagrante mentre avevano questi manganelli in mano? Quanti sono stati arrestati? Quanti verranno processati?

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