Un discorso diverso in Toscana, per chi crede, in questa nostra madreterra, in questa fugace vita, in qualcosa di diverso

lunedì 27 marzo 2023

La maggioranza non ha sempre ragione

 


Siamo e saremo sempre dalla parte della repubblica di Israele. Proprio per questo esprimiamo il nostro sconcerto per come essa è stata presa in ostaggio da una maggioranza parlamentare di folli (peraltro risicata e frutto di casualità elettorali).

Il principale responsabile dell'attuale disastro è il sig. Benjamin Netanyahu, uomo con un io sfrenato, troppo cinico e troppo disinvolto, che per restare al potere si è consegnato mani e piedi a minoranze fanatiche, razziste, estremiste. Chi è stato in Israele sa di cosa parliamo, di certi orrendi sè-dicenti "religiosi", che in realtà di spirituale non hanno nulla. Sono partitini settari, guidati da pazzi ciarlatani, votati da parassiti che non fanno il militare, non pagano tasse, non lavorano, ma vivono, con i loro molti figli, alle spalle della società israeliana.

I progetti di cambiare regole fondamentali di convivenza civile e di sconvolgere lo stato di diritto, peraltro, non si fanno a colpi di maggioranza. La democrazia si fonda prima di tutto sulla protezione delle minoranze, delle diversità, del dissenso. Si deve essere sempre vigili contro il rischio della tirannia della maggioranza.

Stiamo con Yair Lapid e stiamo con la protesta, contro la degenerazione di Israele in una democratura.

 

 


 

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domenica 19 marzo 2023

Omaggio a Massimo Carlesi, un babbo di Prato

Non ho potuto partecipare al cordoglio della mia città, Prato, per la prematura scomparsa di Massimo Carlesi, ma sono felice di farlo oggi, domenica 19 marzo 2023, festa di San Giuseppe. Massimo Carlesi è stato più che una brava persona impegnata in politica, è stato un babbo di Prato, capace di esercitare una paternità non solo nel suo ambito famigliare, ma nella comunità civile. Segnalo, in proposito, un articolo molto ampio e molto bello che gli ha dedicato TvPrato.it

Sperando di contribuire al ricordo di Massimo e del suo spessore personale, sono andato a ricercare nel mio archivio personale ciò che ormai trent'anni fa (1993-1994) facemmo insieme, per rianimare il civismo pratese, ripartendo dai circoli, cercando di ricostruire un polo dei valori.

Non ci riuscimmo allora, perché - nella mia modesta opinione - coltivammo una idea troppo avanzata,

Negli anni Massimo Carlesi e io abbiamo condotto vite diverse e seguito percorsi politici diversi - lui con molto maggior successo, sia chiaro - ma voglio credere conservando quei valori che sono sempre stati un denominatore comune.

Fra le tante altre cose belle che ha fatto, vorrei che fosse sottolineato il suo impegno per realizzare i "bussini", le LAM (linee ad alta mobilità), che erano un antico sogno del mio mondo civico e ambientalista, sin dai tempi della Lista Verde Nonviolenta Alternativa. Che negli anni alcune di quelle linee di bussini siano state snaturate, perché nel frattempo si è abbandonata la valorizzazione delle linee ferroviarie locali e ci si è persi dietro a progetti assurdi di nuove colate di ferro e cemento per le tramvie, non va imputato certo a lui.

Nel 2009, grazie alla sua candidatura, si realizzarono, forse per la prima volta nella storia del centrosinistra pratese, delle primarie veramente competitive. Anche questo va ricordato, anche se non bastò. 

Nelle successive elezioni comunali non mancò il valore, ma la fortuna. La città optò per la storica alternanza con Roberto Cenni, per porre fine a un sessantennio di eccessiva continuità politica che era diventata autoperpetuazione di ceti politici.

Carlesi continuò, da capo dell'opposizione in consiglio comunale, a costruire rinnovamento e una politica migliore, ancorata ai nostri valori cristiani.

Dal seno della Provvidenza, Massimo Carlesi continuerà a esercitare la sua paternità e sarà d'esempio per tutte le persone che intendono lavorare per le generazioni future.

Ha combattuto le sue buone battaglie, riposi in pace! Buon San Giuseppe!



venerdì 10 marzo 2023

Fa più rumore un albero che cade

 

Gli alberi che cadono a Firenze fanno finalmente rumore, dopo tanti anni d'indifferenza, se non omertà.

Sono piccole tragedie annunciate, che si moltiplicheranno.

Sono molti anni che il Comune di Firenze - non solo quello, sia chiaro - ha distrutto ogni credibile servizio pubblico di cura degli alberi e con il tempo tutto il male fatto agli alberi tornerà indietro.

All'abbandono degli alberi adulti, alle sconsiderate capitozzature, all'attacco alle loro radici, si era reagito con rimedi del tipo: le prediche sul cambiamento climatico; la moltiplicazione delle certificazioni "difensive" (ormai i dirigenti comunali sono pagati solo per pararsi legalmente e assicurativamente da ogni responsabilità); le interviste a tutela dell'immagine di Dario Nardella; in ultimo, ma non in ordine d'importanza, la "soluzione finale", cioè lo sterminio di tutti gli alberi adulti per sostituirli con alberelli ornamentali da cambiare ogni vent'anni come se fossero cartelloni pubblicitari.

Gli alberi abbandonati e maltrattati in un ambiente urbano sempre più ristretto e spesso ostile inevitabilmente si ammalano, muoiono e infine magari cascano.

Quando sentite il rumore di un albero cadere, però, riflettete e provate a immaginare una Firenze diversa, come avevamo fatto con Fabrizio Valleri e con Libera Firenze nel 2019, raccogliendo una saggezza che veniva da ben più lontano. 

I giornalisti che ci hanno ignorato e che hanno disinformato i cittadini, i dirigenti che sono stati imprevidenti e incapaci, i politici che hanno sorvolato o magari anche mentito, i professori universitari che hanno malconsigliato, magari, se trovano il tempo, rileggano:

https://diversotoscana.blogspot.com/2015/03/la-guerra-agli-alberi.html

https://diversotoscana.blogspot.com/2019/05/guerra-agli-alberi-altro-che-svolta.html

https://diversotoscana.blogspot.com/2021/01/messaggio-di-fabrizio-valleri.html


 


martedì 7 marzo 2023

Comuni toscani al voto il 14 maggio 2023

Fabio Pacciani - foto dal suo sito di campagna elettorale https://www.fabiopacciani.it/

 

Il governo ha fissato le elezioni comunali nelle regioni a statuto ordinario per domenica 14 e lunedì 15 maggio 2023.

Il decreto è del 3 marzo 2023.

Sono al momento 592 i comuni al voto nelle regioni a statuto ordinario. 

E' in arrivo un decreto del Presidente della Repubblica che stabilirà la popolazione legale ai fini della determinazione degli enti con più di 15.000 abitanti, sulla base dei risultati del Censimento permanente della popolazione 2021.

In Toscana vanno al voto 21 su 273 comuni toscani. Tre i capoluoghi di provincia: Massa, Siena e Pisa.

Di seguito l'elenco, provincia per provincia:

Città Metropolitana di Firenze

1) Campi Bisenzio (Comune commissariato)

2) Impruneta (sindaco uscente Alessio Calamandrei)

3) Marradi (sindaco uscente Tommaso Triberti).

Provincia di Arezzo

4) Capolona

5) Caprese Michelangelo.

Provincia di Grosseto

6) Castell’Azzara

7) Gavorrano

8) Magliano in Toscana

9) Monte Argentario

10) Semproniano.

Provincia di Livorno

11) Capraia Isola

12) Rio nell'Elba

Provincia di Lucca

13) Pietrasanta

Provincia di Massa

14) Massa

Provincia di Pisa

15) Montecatini Val di Cecina

16) Pisa

17) Santa Maria a Monte

Provincia di Pistoia

18) Pescia

19) Ponte Buggianese

Provincia di Prato 

20) Poggio a Caiano

Provincia di Siena

21) Siena

Come è noto, OraToscana ha già scelto il proprio punto di riferimento per le elezioni comunali di Siena: il candidato civico Fabio Pacciani, che è in campo da tempo, con serietà civica, in autonomia dai partiti nazionali e dai loro verticismi, in contrapposizione alla irredimibile distanza che essi hanno dalle persone comuni.

A Campi Bisenzio, il punto di riferimento di OraToscana è l'associazione civica Fare Città, presieduta dall'amico Daniele Matteini, sulle cui intenzioni ci aggiorneremo al più presto.


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