Un discorso diverso in Toscana, per chi crede, in questa nostra madreterra, in questa fugace vita, in qualcosa di diverso

domenica 29 gennaio 2012

Fata Year

Asfandyar Khan allo stadio Tehmas, 26-1-2012,
lancia l'anno delle FATA, "the FATA Year"
Identità e libertà per i Pakhtun, federalismo e riforme, nonviolenza e pace, ecco la speranza per il Pakistan e l'Afghanistan, che torna a rifiorire proprio lungo il confine, l'antica linea Durand, nella terra dei Pakhtun.
Rilanciamo lo statement per il 2012 pronunciato giovedì scorso, 26 gennaio 2012, dal leader del Pakhtunkhwa, Asfandyar Khan, il successore e l'erede di Wali Khan e di Bacha Khan, allo stadio Tehmas Khan di Peshawar.
Asfandyar ha dichiarato che il 2012 sarà l'anno delle FATA, "the Fata year".
Le FATA sono le Federally Administered Tribal Areas, il cuore sanguinante di quella che nei miei studi chiamo la Pakistan Fault, la faglia Pakistan.
Le aree tribali furono create dai colonialisti inglesi e poi sono state mantenute in vita dall'establishment politico-militare islamista pakistan, con la complicità - più o meno consapevole - di terroristi fanatici, di preti corrotti, di capi locali mafiosi e brutali. Nate per essere una sorta di zona cuscinetto militare ai confini nordoccidentali dell'impero britannico in India, sono diventate una culla di barbarie, arbitrio e corruzione.
Asfandyar Khan è il leader dell'Awami National Party, il partito che porta avanti l'eredità spirituale, culturale e politica dei Khudai Khidmatgar, i "Servi di D-o per amore dell'umanità", noti anche come Red Shirts, le camice rosse del Pakhtunistan, fondate negli anni 20 del secolo scorso dal grande riformatore sociale e profeta politico nonviolento, Bacha Khan.Fra le aspirazioni storiche di questo movimento nazionale dei Pakhtun c'è anche quella che le aree tribali siano lasciate libere di autogovernarsi, scegliendo se entrare a far parte della provincia autonoma pakistana del Pakhtunkhwa, o di formarne una propria.
Solo l'autogoverno e la libertà politica potranno liberare le energie locali necessarie a sradicare i santuari dei terroristi, a porre fine alla violenza politica, a liberare la popolazione - specie le donne - dal terrore, a promuovere le riforme sociali necessarie per porre fine all'arretratezza.
La soluzione della grande crisi geopolitica dell'area Afghanistan-Pakistan e la fine di una guerra endemica ormai da oltre quarant'anni, non è in nuove truppe straniere, in nuovi aiuti internazionali, in un ennesimo rigurgito di statalismo e militarismo pakistano (o afghano).
La soluzione per uno dei più grandi problemi globali del nostro tempo è principalmente locale: una riforma politica federale seria, che spazzi via il potere arbitrario esercitato dall'establishment politico-militare pakistano, erede del colonialismo, e che renda le popolazioni tribali libere di decidere e responsabili del proprio futuro.

Ecco il link all'articolo completo, dal sito dell'Awami National Party.

Nessun commento:

Posta un commento

Post più popolari degli ultimi 30 giorni

Argomenti solidamente piantati in questa nuvola:

1989 a touch of grace abolizione delle province e delle prefetture Alberto Contri alternativa civico-liberale ambientalismo anti-imperialismo Anticolonialismo antiglobalismo antimilitarismo Antiproibizionismo Archivio cose toscaniste Archivio di Toscana Libertaria verso Toscana Insieme Archivio Gaymagazine Archivio Vaiani autogoverno della Sardegna autogoverno della Sicilia autogoverno della Toscana autogoverno di tutti dappertutto autonomie ambiente lavoro Autonomie e Ambiente autonomismo basta cicche BijiKurdistan borgate borghi e comuni brigate d'argento Bruno Salvadori bussini Campi Bisenzio Candelora Capitale Carrara chi può creare valore Chivasso cittadinanza attiva civismo come domare la spesa Comitato anti-Rosatellum confederalismo contro contro gli ecomostri contro il centralismo contro il virus del centralismo autoritario contro la dittatura dello status quo coronavirus Corsica Cosmonauta Francesco dalla mailing list di Toscana Insieme Decentralism International decentralismo dialogo autogoverno Disintegration as hope don Domenico Pezzini don Lorenzo Milani Draghistan ecotoscanismo Emma Bonino English Enrico Rossi eradication of poverty Eugenio Giani Eurocritica Europa delle regioni Fabrizio Valleri Fare Città fare rete Festa della Toscana Fi-Po Link fine del berlusconismo Forum 2043 frazioni Friuli Venezia Giulia garantismo gay alla luce del sole Gaza Gianni Pittella Gioiello Orsini Giulietto Chiesa Hands off Syria Hawaii Homage to Catalonia Hope after Pakistan Il disastro delle vecchie preferenze in difesa degli alberi In difesa di Israele Inaco Rossi indipendenze innocenza tradita internazionalismo Italia Futura Karl W. Deutsch la bellezza come principale indice di buongoverno Lahaina Leonard Peltier Libera Europa Libera Firenze Libera Toscana Liberi Fiorentini Liberiamo l'Italia Libertà in Iran libertino liste di proscrizione localismo Lucca 2012 Mario Monti Massimo Carlesi Matteo Renzi Maui Maurizio Sguanci Mauro Vaiani memoria storica meno dipendenza Mezzana Michele Emiliano monete locali Moretuzzo NO a questa tramvia antifiorentina no al presidenzialismo no al sindaco d'Italia no elettrosmog NoGreenPass Noi stessi NoMES nonviolenza Ora e sempre resistenza ora toscana OraToscana Oscar Giannino pace e lavoro Palestina Patto Autonomie Ambiente Patto per la Toscana Peace Is Possible - War Is Not Inevitable pionieri popolano postcoronavirus Prato Prima di tutto la libertà primarie Primavera araba 2011 quartieri quattrini al popolo Queer Faith radici anarchiche e socialiste Repubblica delle Autonomie ricostruzione di una moralità pubblica riforma elettorale toscana riformismo ritorno alla Costituzione rivoluzione liberale rivoluzione paesana rivoluzione rionale Romagna SaharaLibre salute pubblica San Carlo San Vincenzo Santa Cecilia Sergio Salvi sessantennio Siena silver brigades Simone Caffaz solidarietà toscana spezzare le catene del debito statuto pubblico dei partiti Stefania Ferretti Stefania Saccardi Svizzera tener desta la speranza territori The Scottish Side of History Too Big To Fail? Torre del Lago Toscana tradizioni e libertà Tunisia Ugo di Toscana uninominale Vannino Chiti Vecchiano veraforza Via dall'Afghanistan Vincenzo Simoni vittime yes in my backyard