Nel momento in cui scriviamo, leggiamo sui media toscani che dei 3.216 passeggeri e dei 1.013 membri dell'equipaggio, ancora una settantina di persone mancano all'appello. Tre sono morte, una quindicina sono ferite, anche gravemente. Gli altri tutti salvi.
Ai naufraghi tutta la nostra solidarietà. Grazie alle forze militari e di protezione civile che si sono mobilitate. Attraverso i nostri amici, il sindaco del Giglio, Sergio Ortelli, e il sindaco dell'Argentario, Arturo Cerulli, vogliamo esprimere tutta la nostra ammirazione per il popolo della splendida isola toscana e per quello di Porto S.Stefano che hanno aperto le loro case e chiese per accogliere nel momento del bisogno il loro prossimo.
Ricordiamo che l'isola del Giglio ha circa 1.500 abitanti, poco più di 5.000 gli abitanti di Porto S.Stefano. Annoto questi numeri, perché non sfuggano l'entità e la generosità dello sforzo compiuto la notte scorsa e che si sta ancora protraendo, per assistere gli oltre 4.000 naufraghi.
I profughi della Concordia riparati nella chiesa di Giglio Porto (foto tratta da http://www.iltirreno.it e da noi rielaborata) |
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