Il governo Mario Monti si farà, non ci sono più alternative. Giurerà, entrerà in carica, farà quel che potrà, gestirà le prossime elezioni. Una preghiera a Giuliano Amato: anche se le chiedono di entrare, rifiuti cortesemente, come si addice a chi sa di aver già avuto e fatto tanto.
Cercando in rete non si trova nulla del Monti pensiero. L'unica posizione politica che ho trovato è quella in favore dell'abolizione del valore legale dei diplomi e delle lauree, che peraltro condivido. Non si trova nulla sugli inizi della sua collaborazione con i potenti, che probabilmente risale al 1981-1982, quando, da giovane professore universitario, viene chiamato a fare delle consulenze al Parlamento. Al governo c'è Giovanni Spadolini. I ministri economici sono Beniamino Andreatta, Giorgio La Malfa, Rino Formica. Peccato che la nostra stampa, Corriere della Sera in testa, si schieri e magari si innamori, senza raccontare (ma si veda nel post scriptum, ndr), senza spiegare.
Girano in rete alcune chicche da cui si capisce che Monti, qualche volta, ha parlato tanto per parlare. In questo gustoso estratto video, Mario Monti esalta l'Euro e la Grecia. In un altro articolo si sbilancia a sopravvalutare la Gelmini e Marchionne. Cose perdonabili, che aiuteranno tutti noi a non sopravvalutare lui.
Il programma di questo governo provvisorio di salute pubblica non può essere altro che quello di domare la spesa pubblica e abbattere il debito.
Se ci riesce, seguendo le raccomandazioni di Mario Draghi, potrebbe anche prendere qualche provvedimento di liberalizzazione o qualche iniziativa per premiare l'innovazione e rilanciare la competitività. Ma non facciamoci illusioni, scrive Mario Seminerio, il coraggioso economista che combatte contro l'ignoranza economica e gli errori politici e morali della casta che guida l'Unione Europea.
Come scrive Nicola Rossi, il presidente dell'Istituto Bruno Leoni ed esponente di Italia Futura, la priorità non sono affatto le pensioni! E' importante partire dalla "patrimoniale sullo stato", la messa in vendita di diverse centinaia di miliardi di beni pubblici oggi improduttivi, sottoutilizzati o addirittura abbandonati.
E' la mano pubblica la prima che deve pagare la patrimoniale, perché è la più ricca e sprecona. Si tratta, diciamolo, di un obiettivo drammaticamente difficile, da far tremare i polsi anche ai più audaci manager, dove il pericolo di svendere, l'azzardo morale e i rischi di corruzione sono immensi.
La necessaria e colossale vendita di beni pubblici è una iniziativa che deve essere portata avanti non in modo centralistico, ma insieme alle regioni e ai territori, con una leale cooperazione federale fra tutti gli enti della Repubblica, per raggiungere l'obiettivo di una riduzione immediata, apprezzabile, durevole, del debito pubblico.
Dopo aver domato la spesa e il debito pubblici, si potranno giustamente chiedere sacrifici, come chiede Italia Futura, a chi ha grandi fortune, a chi è andato in pensione troppo giovane, agli stipendi della dirigenza pubblica che sono cresciuti fuori da ogni controllo meritocratico o da ogni standard di mercato.
Non ci sembra il caso di entusiasmarsi per un governo provvisorio di salute pubblica, così come non ci siamo entusiasmati per la nomina di Monti a senatore a vita, con tempi e modalità che ci sono parse piuttosto discutibili.
I politici e i grandi commentatori non alimentino l'illusione che si possano fare ora la rivoluzione liberale o le riforme che i primi non hanno saputo fare e i secondi non hanno mai avuto il coraggio di sostenere veramente e fino in fondo. Ci si limiti a sperare che il governo provvisorio faccia qualcosa, velocemente, e con equità, e che duri il meno possibile.
Guardiamo avanti!
* * *
PS del 14 novembre 2011, ore 18.35:
Ci è stato segnalato questo articolo di Libero, che crediamo sia giusto leggere. Sapevamo che Monti era già potente e amico di potenti. Ora sappiamo, con qualche dettaglio, che è stato uno dei tanti consulenti che non ha saputo fare nulla contro l'esplosione della spesa e del debito pubblico italiano. Comprendiamo che, ovviamente, come si diceva di Berlusconi, occorra "contestualizzare". In attesa che il neo-senatore a vita, segnali all'opinione pubblica la sua versione sulle proprie collaborazioni con i governi della Prima Repubblica, esprimiamo una piccola critica al quotidiano Libero: è un peccato che quel giornale, in questi ultimi anni, non abbia mai saputo fare ricerche così puntigliose ed esprimere giudizi così severi, su Berlusconi e tanti, troppi, dei suoi ministri. Sarebbe stato meno fazioso e più utile alle ragioni della parte liberale!
Un discorso diverso in Toscana, per chi crede, in questa nostra madreterra, in questa fugace vita, in qualcosa di diverso
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Post più popolari degli ultimi 30 giorni
-
Buona festa di San Francesco a tutti! Oggi sono tre anni che stiamo insieme, come comunità di OraToscana, rete regionale di civismo, ambie...
-
Giacomo Fiaschi è partito per l'ultimo viaggio, ieri 24 maggio 2024. Il prossimo 7 Giugno 2024 avrebbe compiuto 74 anni. Lo dobbiamo r...
-
Questo scatto a fianco rappresenta per me un momento indimenticabile. Siamo a Campi, nel bel teatro Dante, gremito all'inverosimile da...
-
Monta hi ttu vedi Lucca Monta hi la vedi tutta Fra le tante sfumature di questo modo di dire toscano, c'è anche il significato di un...
-
Oscar Giannino ha parlato ieri, domenica 14 ottobre 2012, a Viareggio, nel bel salone sul mare del Principe di Piemonte, gremito da una f...
-
L'associazione politica comunale "Scandicci Civica", animata da Giovanni Bellosi e protagonista di un importante affermazion...
-
Ho avuto l'onore di scrivere per il Forum 2043 di Autonomie e Ambiente un approfondimento su Giacomo Matteotti, pubblicato oggi 30 mag...
-
My article on Renzi's new Constitution has been published by The Globalist . Please read and spread. * * * #Renzi ’s New C...
-
Il presidente della Toscana, Eugenio Giani, si merita le critiche che lo stanno raggiungendo in questi giorni. Farebbe bene ad ascoltarle....
-
La politica è complicata per tutti e dappertutto, ma qualcosa è sempre possibile fare, con il necessario coraggio, anche di accettare comp...
Argomenti solidamente piantati in questa nuvola:
1989
a touch of grace
abolizione delle province e delle prefetture
Alberto Contri
alternativa civico-liberale
ambientalismo
anti-imperialismo
Anticolonialismo
antiglobalismo
antimilitarismo
Antiproibizionismo
Archivio cose toscaniste
Archivio di Toscana Libertaria verso Toscana Insieme
Archivio Gaymagazine
Archivio Vaiani
autogoverno della Sardegna
autogoverno della Sicilia
autogoverno della Toscana
autogoverno di tutti dappertutto
autonomie ambiente lavoro
Autonomie e Ambiente
autonomismo
basta cicche
BijiKurdistan
borgate
borghi e comuni
brigate d'argento
Bruno Salvadori
bussini
Campi Bisenzio
Candelora
Capitale Carrara
chi può creare valore
Chivasso
cittadinanza attiva
civismo
come domare la spesa
Comitato anti-Rosatellum
confederalismo
contro
contro gli ecomostri
contro il bipolarismo
contro il centralismo
contro il virus del centralismo autoritario
contro la dittatura dello status quo
coronavirus
Corsica
Cosmonauta Francesco
dalla mailing list di Toscana Insieme
Decentralism International
decentralismo
dialogo autogoverno
Disintegration as hope
don Domenico Pezzini
don Lorenzo Milani
Draghistan
ecotoscanismo
Emma Bonino
English
Enrico Rossi
eradication of poverty
Eugenio Giani
Eurocritica
Europa delle regioni
European Free Alliance
Fabrizio Valleri
Fare Città
fare rete
Festa della Toscana
Fi-Po Link
fine del berlusconismo
Forum 2043
frazioni
Friuli Venezia Giulia
garantismo
gay alla luce del sole
Gaza
Giacomo Fiaschi
Gianni Pittella
Gioiello Orsini
Giovanni Poggiali
Giulietto Chiesa
Hands off Syria
Hawaii
Homage to Catalonia
Hope after Pakistan
Il disastro delle vecchie preferenze
in difesa degli alberi
In difesa di Israele
Inaco Rossi
indipendenze
innocenza tradita
internazionalismo
Italia Futura
Karl W. Deutsch
Kennedy
la bellezza come principale indice di buongoverno
Lahaina
leggi elettorali più giuste
Leonard Peltier
Libera Europa
Libera Firenze
Libera Toscana
Liberi Fiorentini
Liberiamo l'Italia
Libertà in Iran
libertino
liste di proscrizione
localismo
Lucca 2012
Mario Monti
Massimo Carlesi
Matteo Renzi
Maui
Maurizio Sguanci
Mauro Vaiani
memoria storica
meno dipendenza
Mezzana
Michele Emiliano
monete locali
Moretuzzo
NO a questa tramvia antifiorentina
no al podestà d'Italia
no al presidenzialismo
no al sindaco d'Italia
no elettrosmog
NoGreenPass
Noi stessi
NoMES
nonviolenza
Ora e sempre resistenza
ora toscana
OraToscana
Oscar Giannino
pace e lavoro
Palestina
Patto Autonomie Ambiente
Patto per la Toscana
Peace Is Possible - War Is Not Inevitable
pionieri
popolano
postcoronavirus
Prato
Prima di tutto la libertà
primarie
Primavera araba 2011
quartieri
quattrini al popolo
Queer Faith
radici anarchiche e socialiste
referendum Besostri
Repubblica delle Autonomie
ricostruzione di una moralità pubblica
riforma elettorale toscana
riformismo
ritorno alla Costituzione
rivoluzione liberale
rivoluzione paesana
rivoluzione rionale
Romagna
SaharaLibre
salute pubblica
San Carlo
San Vincenzo
Santa Cecilia
Sergio Salvi
sessantennio
Siena
silver brigades
Simone Caffaz
solidarietà toscana
spezzare le catene del debito
statuto pubblico dei partiti
Stefania Ferretti
Stefania Saccardi
Svizzera
tener desta la speranza
territori
The Scottish Side of History
Too Big To Fail?
Torre del Lago
Toscana
tradizioni e libertà
Tunisia
Ugo di Toscana
uninominale
Vannino Chiti
Vecchiano
veraforza
Via dall'Afghanistan
Vincenzo Simoni
vittime
yes in my backyard
In primis mi stupisco dell'uso improprio della nomina di senatore a vita (a livello di Costituzione si dovrebbe nominare un senatore a vita per altri motivi). Comunque il problema che abbiamo è che la classe politica italiana non ha il fine comune di migliorare un paese. Non hanno in testa il fatto che sono lì per far crescere un paese sia economicamente che socialmente. Sappiamo bene che sono lì per interessi puramente privati. Quindi, che ci siano Monti o altri, la situazione cambierà di poco. Bisogna cambiare i parlamentari e la mentalità di chi entra in politica. Ma sappiamo tutti che è un'utopia...
RispondiEliminaCaro Paolone, io credo che qualcosa si possa cambiare. Alcune istituzioni possono, nel tempo, dare risultati diversi, anche se gli uomini restano gli stessi di prima. Se vivi in Toscana, vieni ad aiutarci in questa battaglia: http://diversotoscana.blogspot.com/2010/12/uninominale-in-toscana.html
RispondiEliminaGrazie di aver commentato il mio post!