Un discorso diverso in Toscana, per chi crede, in questa nostra madreterra, in questa fugace vita, in qualcosa di diverso

lunedì 27 febbraio 2012

La vocazione maggioritaria da salvare

Il dorso toscano dell'Unità ha pubblicato ieri, domenica 26 febbraio 2012, un mio intervento sulla riforma elettorale regionale. Il mio argomento è semplice: nella competizione politica toscana, un partito grande e popolare, che ottenga la maggioranza, sia pure non assoluta, che abbia leader vincenti nei diversi territori, ha il diritto di governare da solo?

E' giusto continuare il cammino verso quel bipartitismo che è una dimensione politica largamente diffusa in tutte le società più avanzate? Vi immaginerete che la mia riposta è un nitido sì, assieme alla riproposizione - mai stancarsi! - della bellezza del collegio uninominale e della necessità di primarie obbligatorie.

Sono molto grato all'Unità della sua ospitalità e, per tanti motivi - anche legati alla mia storia familiare e alle mie convinzioni civico-liberali - sono anche orgoglioso di questa mia comparsa sullo storico quotidiano fondato da Antonio Gramsci, un tempo organo di quello che era l'antico Partito Comunista egemone in Toscana.

L'intervento è stato recensito oggi nella rassegna stampa del Parlamento toscano.

Qui in calce al post, lo pubblico integralmente.

* * *



La vocazione maggioritaria da salvare

La legge elettorale toscana deve cambiare e, come ha promesso il governatore Rossi, cambierà prima di quella nazionale. Prima di tutto perché le attuali liste bloccate toscane sono accusate di aver ispirato il Porcellum nazionale e quindi è richiesto, proprio al nostro nostro parlamento regionale, di dare un segnale politico di valenza nazionale: si deve restituire agli elettori la facoltà di votare la persona, non solo il partito. Secondo, perché in Toscana la riforma è possibile, a Roma chissà...
In Toscana il dibattito sulla riforma elettorale è infatti maturo. Sono chiari i punti attorno i quali sarà possibile una intesa fra le forze grandi e piccole, attualmente presenti nel Consiglio regionale.
La stragrande maggioranza dei legislatori toscani - ma anche dell'opinione pubblica - non vuole il ritorno delle vecchie preferenze facoltative all'italiana. Erano espresse da minoranze organizzate, alimentavano il clientelismo, laceravano i partiti, balcanizzavano la politica locale.
Si sta quindi discutendo di potenziare le primarie, magari attraverso la loro istituzionalizzazione, che le trasformerebbe in una sorta di “primo turno” obbligatorio, universale, con regole uguali per tutti, con garanzie per ogni candidato e certezza di accesso al voto per ciascun elettore.
Si sta pensando, inoltre, di eleggere una buona parte dei consiglieri regionali in collegi uninominali, che sono la circoscrizione elettorale ideale, per selezionare un personale politico che unisca e non divida l'elettorato del suo partito, che si rivolga alla maggioranza dell'opinione pubblica e non alle fazioni o alle lobby.
Resterà anche una quota proporzionale, che consenta una forte presenza delle opposizioni e delle forze minori. Sull'equilibrio fra collegi uninominali e parte proporzionale, nella riforma regionale sulle modalità di elezione del prossimo consiglio regionale, che sarà ridotto - non dimentichiamolo - a 40 membri, invitiamo tutti a riflettere, sia le attuali forze più grandi, il PD e il PDL, che le forze che vogliono diventare grandi al loro posto, come il Polo della Nazione.
E' giusto lasciarsi alle spalle le coalizioni forzate e il bipolarismo immaturo del recente passato, anche toscano. Non rinunciamo però alla possibilità, per grandi forze popolari, di esprimere la propria ambizione e vocazione maggioritaria.
Per dirla in parole più semplici: un grande partito, che superi il 35-40% dei voti, che sia radicato nei territori, che selezioni dei leader naturali capaci di vincere nei collegi uninominali, deve poter aspirare a raggiungere la maggioranza in Consiglio regionale e poter governare anche da solo.
Le nuove regole devono incentivare la competizione e la selezione fra proposte politiche popolari, inclusive, rappresentative, fra grandi partiti, senza cancellare per questo i piccoli. Si deve continuare a premiare chi arriva primo, facendogli assumere tutte le responsabilità di governo, oltre che riconoscere chi arriva secondo, affidandogli il compito essenziale di rappresentare l'opposizione.
Non allontaniamoci dal nostro lento ma storico percorso di avvicinamento alle democrazie maggioritarie e bipartitiche più avanzate. Siamo già abbastanza in ritardo e fuori strada in troppi altri campi.


Mauro Vaiani
attivista civico-liberale e blogger

Nessun commento:

Posta un commento

Post più popolari degli ultimi 30 giorni

Argomenti solidamente piantati in questa nuvola:

1989 a touch of grace abolizione delle province e delle prefetture Alberto Contri alternativa civico-liberale ambientalismo anti-imperialismo Anticolonialismo antiglobalismo antimilitarismo Antiproibizionismo Archivio cose toscaniste Archivio di Toscana Libertaria verso Toscana Insieme Archivio Gaymagazine Archivio Vaiani autogoverno della Sardegna autogoverno della Sicilia autogoverno della Toscana autogoverno di tutti dappertutto autonomie ambiente lavoro Autonomie e Ambiente autonomismo basta cicche BijiKurdistan borgate borghi e comuni brigate d'argento Bruno Salvadori bussini Campi Bisenzio Candelora Capitale Carrara chi può creare valore Chivasso cittadinanza attiva civismo come domare la spesa Comitato anti-Rosatellum confederalismo contro contro gli ecomostri contro il bipolarismo contro il centralismo contro il virus del centralismo autoritario contro la dittatura dello status quo coronavirus Corsica Cosmonauta Francesco dalla mailing list di Toscana Insieme Decentralism International decentralismo dialogo autogoverno Disintegration as hope don Domenico Pezzini don Lorenzo Milani Draghistan ecotoscanismo Emma Bonino English Enrico Rossi eradication of poverty Eugenio Giani Eurocritica Europa delle regioni European Free Alliance Fabrizio Valleri Fare Città fare rete Festa della Toscana Fi-Po Link fine del berlusconismo Forum 2043 frazioni Friuli Venezia Giulia garantismo gay alla luce del sole Gaza Giacomo Fiaschi Gianni Pittella Gioiello Orsini Giovanni Poggiali Giulietto Chiesa Hands off Syria Hawaii Homage to Catalonia Hope after Pakistan Il disastro delle vecchie preferenze in difesa degli alberi In difesa di Israele Inaco Rossi indipendenze innocenza tradita internazionalismo Italia Futura Karl W. Deutsch Kennedy la bellezza come principale indice di buongoverno Lahaina leggi elettorali più giuste Leonard Peltier Libera Europa Libera Firenze Libera Toscana Liberi Fiorentini Liberiamo l'Italia Libertà in Iran libertino liste di proscrizione localismo Lucca 2012 Mario Monti Massimo Carlesi Matteo Renzi Maui Maurizio Sguanci Mauro Vaiani memoria storica meno dipendenza Mezzana Michele Emiliano monete locali Moretuzzo NO a questa tramvia antifiorentina no al podestà d'Italia no al presidenzialismo no al sindaco d'Italia no elettrosmog NoGreenPass Noi stessi NoMES nonviolenza Ora e sempre resistenza ora toscana OraToscana Oscar Giannino pace e lavoro Palestina Patto Autonomie Ambiente Patto per la Toscana Peace Is Possible - War Is Not Inevitable pionieri popolano postcoronavirus Prato Prima di tutto la libertà primarie Primavera araba 2011 quartieri quattrini al popolo Queer Faith radici anarchiche e socialiste referendum Besostri Repubblica delle Autonomie ricostruzione di una moralità pubblica riforma elettorale toscana riformismo ritorno alla Costituzione rivoluzione liberale rivoluzione paesana rivoluzione rionale Romagna SaharaLibre salute pubblica San Carlo San Vincenzo Santa Cecilia Sergio Salvi sessantennio Siena silver brigades Simone Caffaz solidarietà toscana spezzare le catene del debito statuto pubblico dei partiti Stefania Ferretti Stefania Saccardi Svizzera tener desta la speranza territori The Scottish Side of History Too Big To Fail? Torre del Lago Toscana tradizioni e libertà Tunisia Ugo di Toscana uninominale Vannino Chiti Vecchiano veraforza Via dall'Afghanistan Vincenzo Simoni vittime yes in my backyard