Un discorso diverso in Toscana, per chi crede, in questa nostra madreterra, in questa fugace vita, in qualcosa di diverso

mercoledì 23 maggio 2012

La doppia sfida toscana

Il Corriere Fiorentino di oggi mercoledì 23 maggio 2012 pubblica un mio intervento in cui, commentando le scosse delle ultime amministrative e degli ultimi giorni, Parma, Lucca, ma anche Siena, tengo vivo il tema della riforma elettorale toscana. Ringrazio il direttore Paolo Ermini per la cortese ospitalità e lo segnalo a tutti. L'intervento è entrato nella rassegna stampa del Parlamento toscano.

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Testo integrale dell'intervento:

La doppia sfida toscana



L'elezione diretta dei sindaci si è rivelata essere, una volta di più, la nostra istituzione politica più efficiente. Forse l'unica. Questo è particolarmente vero quando l'elezione è preceduta da un processo pubblico e partecipato di preselezione dei candidati, per esempio le primarie, e quando c'è il doppio turno. Più la competizione si prolunga nel tempo, più si crea, fra cittadini e candidati, un rapporto maggiormente diretto e quindi anche più critico e costruttivo, le cui positive conseguenze si riverberano nel tempo, alzando la qualità dell'amministrazione e del dibattito politico.
Anche la crisi della partecipazione e dei partiti, sotto questa luce, appare meno grave. Molti elettori torneranno a votare e molte aree politiche si rivitalizzeranno, semplicemente quando scenderanno in campo volti nuovi e idee diverse.
La Toscana ha ancora, a questo proposito, l'opportunità formidabile di dare a tutta la Repubblica un segnale di speranza. Siamo ancora in tempo per vincere la doppia sfida toscana, quella lanciata dal presidente Rossi e sostenuta da un ampio schieramento bipartisan di cittadini, intellettuali, appassionati ed esperti di politica, oltre che dalla stampa fiorentina e regionale: primo, fare una riforma elettorale regionale che restituisca ai cittadini il potere di scegliere le persone e non solo i partiti; secondo, farla prima a Firenze che a Roma, per dare un esempio politico nazionale.
I temi su cui si sta consolidando il maggior consenso trasversale sono quelli che consentirebbero a tutti gli elettori di intervenire sulla selezione di una nuova generazione di leader locali: primarie istituzionalizzate, collegi uninominali, doppio turno.
Dopo il terremoto di Parma, che ha visto delegittimata una intera classe politica, ma anche dopo il crollo di Siena, sotto il peso del ritorno del frazionismo dei signori delle preferenze e delle nomine, non ci pare che si debba ulteriormente esitare nell'accettare fino in fondo, e vincere, la doppia sfida toscana.



Mauro Vaiani

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