L'assemblea ecologista che si è tenuta ieri, sabato 5 febbraio 2022, a Firenze, ha riunito alcune centinaia di attivisti, studiosi, amministratori locali di un vasto mondo civico, ambientalista, tra i quali alcune persone con una chiara visione territorialista, localista e autonomista.
Per attivisti di vecchia data come chi scrive, inevitabile è il confronto con il lavoro di trent'anni fa per la creazione di un'area confederata tra movimenti e persone civiche, verdi, federaliste. Alcune cose s'intravedevano già allora, almeno tra pochi coraggiosi che si riunirono alla fine del 1991 all'Unione Inquilini di Vincenzo Simoni e Stefania Ferretti.
Purtroppo quel lavorìo dell'inizio degli anni Novanta finì nelle catacombe, mentre nella Repubblica, nelle istituzioni europee, nella globalizzazione, si avviarono pericolosi processi centralisti e autoritari.
Possiamo, dobbiamo tener desta la speranza, dopo questi due anni di infodemia, sindemia, pandemia, centralismo autoritario e terrore, spoliazione dei territori e violazione dei corpi. Sono state distrutte molte illusioni e molte altre menzogne verranno presto smascherate, a cominciare dalle follie del centralismo tecnocratico della Eurozona.
Trent'anni dopo, il localismo che allora fu emarginato, oggi si ripresenta, testardamente, come una prospettiva feconda.
Lo hanno testimoniato i Verdi del Sudtirolo, rappresentati ieri da Riccardo Dello Sbarba (Volterranno trapiantato a Bolzano) e Brigitte Foppa (la capogruppo dei verdi nel landtag di Bolzano). Lo testimoniano persone di una nuova generazione civica, ambientalista e autonomista, come Giulia Massolino, neoeletta consigliera comunale di Adesso Trieste, una lista civica vicina al Patto per l'Autonomia del Friuli-Venezia Giulia.
Occorre confederare movimenti politici territoriali, determinati a perseguire l'autogoverno dei territori, per costruire una presenza politica ed elettorale significativa per fermare il centralismo autoritario nella Repubblica Italiana e oltre.
Trent'anni dopo oggi c'è Autonomie e Ambiente, per riprendere un antico discorso confederalista, territorialista, civico, autonomista, ambientalista. Sarà capace di un dialogo serrato con tutti coloro che si sono riuniti ieri a Firenze.
Non è troppo tardi per fare qualcosa di buono qui e ora, magari già per le elezioni politiche del 2023.
Se fallissimo ancora una volta, avremmo comunque consegnato alle generazioni future i valori di una politica buona, pensata e fatta dal basso, da comunità locali, a misura di persona umana, per la pace, la giustizia, la salvaguardia del creato.
Un futuro, insomma, forse l'unico oggi immaginabile, per esseri umani che vogliano restare tali.
Giulia Massolino a Firenze, 5/2/2022 |
Brigitte Foppa e Riccardo Dello Sbarba (Verdi Sudtirolo) a Firenze, 5/2/2022 |
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