Questo finesettimana i referendum italiani e l'Europride potrebbero far passare inosservato un anniversario di una qualche importanza: il Belgio vive da un anno senza governo e, per quanto possa sembrare sorprendente, se la sta cavando benissimo.
Venerdì si compirà un anno dalle ultime elezioni politiche federali del Belgio, che si tennero il 10 giugno del 2010, un anno nel corso del quale le forze politiche non sono riuscite a formare un nuovo governo.
I due maggiori vincitori delle elezioni dell'anno scorso, i socialisti della Vallonia e i nazionalisti delle Fiandre, non hanno ancora trovato un compromesso attorno ai temi che stanno a cuore alle due comunità principali che costituiscono la federazione, quella vallone e quella fiamminga. I nazionalisti fiamminghi puntano verso un ulteriore smantellamento dello stato federale, in favore dell'autogoverno locale. La Vallonia, che è economicamente più debole e teme di perdere importanti sussidi pubblici federali, è molto tenace nella difesa dello status quo.
La vera lezione di questo anno senza governo in Belgio è, a nostro parere, per il nostro punto di vista liberale e federalista, molto confortante: delle comunità locali forti ed efficienti, come sono quelle che costituiscono il regno federale del Belgio, in un contesto di pace e libertà, come è quello garantito dai trattati europei e atlantici, non hanno poi un gran bisogno di un governo centrale.
Il precedente governo, guidato dal premier Yves Leterme, è nel frattempo rimasto in carica per gli affari correnti. Non avendo più i pieni poteri, non ha potuto far altro che tenere i conti in ordine e lasciare l'economia libera di agganciarsi alla ripresa economica tedesca e internazionale. Un classico caso liberale in cui è stato meglio, per un paese, essere governato di meno.
Quello del Belgio potrebbe essere un utile ammaestramento, per tanti politici nostrani, che parlano da vent'anni di federalismo, ma intanto lasciano gonfiare a dismisura i poteri centrali, ovviamente quelli da essi occupati. Fra di loro anche quelli che una volta lottavano per abolirli, i ministeri centrali, e che invece oggi lanciano campagne (meramente propagandistiche) per spostarli da Roma verso il loro mitico Nord.
* * *
Alcuni siti, meno conosciuti, per seguire lo strano caso del Belgio, che vive meglio senza un governo centrale:
http://www.brusselsjournal.com/
http://crisisinbelgium.blogspot.com/
Una interessante conversazione, che si è tenuta presso un media cinese di lingua inglese, fra il diplomatico Didier Vanderhasselt e i politologi Marco Martiniello dell'Università di Liegi e Dave Sinardet della Università di Anversa:
http://english.cri.cn/8706/2011/06/03/2861s640937.htm
* * *
Un discorso diverso in Toscana, per chi crede, in questa nostra madreterra, in questa fugace vita, in qualcosa di diverso
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Post più popolari degli ultimi 30 giorni
-
Grazie ad alcune testimonianze di prima mano, come quelle di Roberto Gremmo e di altri che ne hanno vissuto gli inizi, possiamo ricordare ...
-
Dopo l'ultimo sfregio alla nostra già boccheggiante democrazia, l'approvazione dell'odioso emendamento #taglialiste , il mondo d...
-
Sì, ci vuole un altro referendum, dal basso, con coraggio, ben coscienti dei rischi. Disturbiamo il silenzio del Sabato santo proprio per ...
-
Yes, this is a full and faithful transcript of the speech Lady Gaga gave in Rome at Europride. The text has been revised with the precious ...
-
Pourquoi être autonomiste, m ême en 2020 L’Union Valdôtaine, à l’occasion du 40e anniversaire de la mort de Bruno Salvadori, ...
-
Sono tornato nella zona di Sassoscritto a Livorno, al tramonto, dopo il lavoro, in questi giorni che sono ancora a Pisa. Ho ritrovato una st...
-
Fra due giorni, il 12 marzo, ricordiamo la marcia del sale , forse la più importante manifestazione nonviolenta promossa dal Mahatma Gandh...
-
* * * Al tramonto del 5 settembre 2022 ero sul tetto di Palazzo Pretorio, da dove ho scattato questa foto degli ettari di tetti di Prato e...
-
Sono un amico e un ammiratore di Fiamma Nirenstein, ma stavolta non sono d'accordo con il suo ultimo articolo sulla Tunisia, pubblic...
Argomenti solidamente piantati in questa nuvola:
1989
a touch of grace
abolizione delle province e delle prefetture
Alberto Contri
alternativa civico-liberale
ambientalismo
anti-imperialismo
Anticolonialismo
antiglobalismo
antimilitarismo
Antiproibizionismo
Archivio cose toscaniste
Archivio di Toscana Libertaria verso Toscana Insieme
Archivio Gaymagazine
Archivio Vaiani
autogoverno della Sardegna
autogoverno della Sicilia
autogoverno della Toscana
autogoverno di tutti dappertutto
autonomie ambiente lavoro
Autonomie e Ambiente
autonomismo
basta cicche
BijiKurdistan
borgate
borghi e comuni
brigate d'argento
Bruno Salvadori
bussini
Campi Bisenzio
Candelora
Capitale Carrara
chi può creare valore
Chivasso
cittadinanza attiva
civismo
come domare la spesa
Comitato anti-Rosatellum
confederalismo
contro
contro gli ecomostri
contro il centralismo
contro il virus del centralismo autoritario
contro la dittatura dello status quo
coronavirus
Corsica
Cosmonauta Francesco
dalla mailing list di Toscana Insieme
Decentralism International
decentralismo
dialogo autogoverno
Disintegration as hope
don Domenico Pezzini
don Lorenzo Milani
Draghistan
ecotoscanismo
Emma Bonino
English
Enrico Rossi
eradication of poverty
Eugenio Giani
Eurocritica
Europa delle regioni
Fabrizio Valleri
Fare Città
fare rete
Festa della Toscana
Fi-Po Link
fine del berlusconismo
Forum 2043
frazioni
Friuli Venezia Giulia
garantismo
gay alla luce del sole
Gaza
Gianni Pittella
Gioiello Orsini
Giulietto Chiesa
Hands off Syria
Hawaii
Homage to Catalonia
Hope after Pakistan
Il disastro delle vecchie preferenze
in difesa degli alberi
In difesa di Israele
Inaco Rossi
indipendenze
innocenza tradita
internazionalismo
Italia Futura
Karl W. Deutsch
la bellezza come principale indice di buongoverno
Lahaina
Leonard Peltier
Libera Europa
Libera Firenze
Libera Toscana
Liberi Fiorentini
Liberiamo l'Italia
Libertà in Iran
libertino
liste di proscrizione
localismo
Lucca 2012
Mario Monti
Massimo Carlesi
Matteo Renzi
Maui
Maurizio Sguanci
Mauro Vaiani
memoria storica
meno dipendenza
Mezzana
Michele Emiliano
monete locali
Moretuzzo
NO a questa tramvia antifiorentina
no al presidenzialismo
no al sindaco d'Italia
no elettrosmog
NoGreenPass
Noi stessi
NoMES
nonviolenza
Ora e sempre resistenza
ora toscana
OraToscana
Oscar Giannino
pace e lavoro
Palestina
Patto Autonomie Ambiente
Patto per la Toscana
Peace Is Possible - War Is Not Inevitable
pionieri
popolano
postcoronavirus
Prato
Prima di tutto la libertà
primarie
Primavera araba 2011
quartieri
quattrini al popolo
Queer Faith
radici anarchiche e socialiste
referendum Besostri
Repubblica delle Autonomie
ricostruzione di una moralità pubblica
riforma elettorale toscana
riformismo
ritorno alla Costituzione
rivoluzione liberale
rivoluzione paesana
rivoluzione rionale
Romagna
SaharaLibre
salute pubblica
San Carlo
San Vincenzo
Santa Cecilia
Sergio Salvi
sessantennio
Siena
silver brigades
Simone Caffaz
solidarietà toscana
spezzare le catene del debito
statuto pubblico dei partiti
Stefania Ferretti
Stefania Saccardi
Svizzera
tener desta la speranza
territori
The Scottish Side of History
Too Big To Fail?
Torre del Lago
Toscana
tradizioni e libertà
Tunisia
Ugo di Toscana
uninominale
Vannino Chiti
Vecchiano
veraforza
Via dall'Afghanistan
Vincenzo Simoni
vittime
yes in my backyard
Intanto sono passati altri due mesi e gli amici di Phastidio.net - come al solito brillanti - ci segnalano che, in ogni caso, sarebbe meglio che il Belgio sciogliesse alcuni dei nodi politici che lo paralizzano. Qualcuno dovrà pur occuparsi della deriva del suo debito pubblico: http://phastidio.net/2011/08/03/forza-belgio/
RispondiElimina