Gli alberi che cadono a Firenze fanno finalmente rumore, dopo tanti anni d'indifferenza, se non omertà.
Sono piccole tragedie annunciate, che si moltiplicheranno.
Sono molti anni che il Comune di Firenze - non solo quello, sia chiaro - ha distrutto ogni credibile servizio pubblico di cura degli alberi e con il tempo tutto il male fatto agli alberi tornerà indietro.
All'abbandono degli alberi adulti, alle sconsiderate capitozzature, all'attacco alle loro radici, si era reagito con rimedi del tipo: le prediche sul cambiamento climatico; la moltiplicazione delle certificazioni "difensive" (ormai i dirigenti comunali sono pagati solo per pararsi legalmente e assicurativamente da ogni responsabilità); le interviste a tutela dell'immagine di Dario Nardella; in ultimo, ma non in ordine d'importanza, la "soluzione finale", cioè lo sterminio di tutti gli alberi adulti per sostituirli con alberelli ornamentali da cambiare ogni vent'anni come se fossero cartelloni pubblicitari.
Gli alberi abbandonati e maltrattati in un ambiente urbano sempre più ristretto e spesso ostile inevitabilmente si ammalano, muoiono e infine magari cascano.
Quando sentite il rumore di un albero cadere, però, riflettete e provate a immaginare una Firenze diversa, come avevamo fatto con Fabrizio Valleri e con Libera Firenze nel 2019, raccogliendo una saggezza che veniva da ben più lontano.
I giornalisti che ci hanno ignorato e che hanno disinformato i cittadini, i dirigenti che sono stati imprevidenti e incapaci, i politici che hanno sorvolato o magari anche mentito, i professori universitari che hanno malconsigliato, magari, se trovano il tempo, rileggano:
https://diversotoscana.blogspot.com/2015/03/la-guerra-agli-alberi.html
https://diversotoscana.blogspot.com/2019/05/guerra-agli-alberi-altro-che-svolta.html
https://diversotoscana.blogspot.com/2021/01/messaggio-di-fabrizio-valleri.html
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