Di fronte al terrore scatenato questa notte a Parigi, fra il 13 e il 14 novembre 2015, preghiamo per le vittime e onoriamo coloro che stanno tentando di porre fine agli attentati simultanei.
Si conferma il valore strategico e profetico dello studio di Hans Magnus Enzensberger sui perdenti radicali omicidi e suicidi. Studiare è necessario, per capire cosa sta accadendo nelle nostre società, in tutte le classi sociali, in tutte le comunità locali.
Per fronteggiare la violenza distruttiva e autodistruttiva di coloro che odiano, oltre che se stessi, la nostra società aperta, serve una capacità di lavoro, una diligenza quotidiana, una presenza capillare.
Possiamo e dobbiamo ricostruire la nostra sicurezza quartiere per quartiere, con una capacità di coesione e di solidarietà fondata sul conoscersi, sul condividere regole comuni, sul senso del dovere, sul senso civico.
Povere le città e misere le repubbliche, che non hanno un controllo ferreo del proprio territorio, commissariati di quartiere, autorità politiche locali forti e autorevoli e una popolazione unita attorno a una salda religione civile.
Noi, qui in Toscana e in parecchie altre parti d'Italia, abbiamo tradizioni di diligenza e prossimità che potrebbero essere sufficienti.
Riprendiamocele e mettiamoci al lavoro.
Una immagine emblematica de Les Halles di Parigi dopo gli attentati della notte fra il 13 e il 14 novembre 2015 Fonte: http://www.liberation.fr/ |
Nessun commento:
Posta un commento