Da destra: Mitch McConnell, Tom Cotton (promotore della lettera), Ted Cruz |
Gli Stati Uniti d'America sono sconvolti dalle ripercussioni di una avventata lettera che 47 senatori americani hanno scritto ai leader iraniani, nel tentativo di minare l'autorità politica e costituzionale del presidente Obama, e i possibili accordi sull'uso pacifico del nucleare da parte dell'Iran.
Per coloro che se la sentono di approfondire, suggeriamo di partire da questo commento dell'Huffington o dal sito Bloomberg. Il documento è davvero problematico, persino per un pubblico come quello italiano, che è abituato a ogni tipo di castronerie politiche e analfabetismo istituzionale.
I 47 firmatari sono stati definiti, da alcuni media americani e da una folla sterminata di attivisti su Twitter come i #47traitors, ma anche come i #47monkeys. Ecco l'elenco:
Senator Ben Sasse, R-NE
Senator Bill Cassidy, R-LA
Senator Charles Grassley, R-IA
Senator Cory Gardner, R-CO
Senator Dan Sullivan, R-AK
Senator David Perdue, R-GA
Senator David Vitter, R-LA
Senator Dean Heller, R-NV
Senator Deb Fischer, R-NE
Senator James Inhofe, R-OK
Senator James Lankford, R-OK
Senator Jeff Sessions, R-AL
Senator Jerry Moran, R-KS
Senator Jim Risch, R-ID
Senator John A. Barrasso, R-WY
Senator John Boozman, R-AR
Senator John Cornyn, R-TX
Senator John Hoeven, R-ND
Senator John McCain, R-AZ
Senator John Thune, R-SD
Senator Johnny Isakson, R-GA
Senator Joni Ernst, R-IA
Senator Kelly Ayotte, R-NH
Senator Lindsey Graham, R-SC
Senator Marco Rubio, R-FL
Senator Mark Kirk, R-IL
Senator Michael Crapo, R-ID
Senator Michael Enzi, R-WY
Senator Mike Lee, R-UT
Senator Mike Rounds, R-SD
Senator Mitch McConnell, R-KY
Senator Orrin Hatch, R-UT
Senator Pat Roberts, R-KS
Senator Pat Toomey, R-PA
Senator Rand Paul, R-KY
Senator Richard Burr, R-NC
Senator Richard Shelby, R-AL
Senator Rob Portman, R-OH
Senator Roger Wicker, R-MS
Senator Ron Johnson, R-WI
Senator Roy Blunt, R-MO
Senator Shelley Moore Capito, R-WV
Senator Steve Daines, R-MT
Senator Ted Cruz, R-TX
Senator Thom Tillis, R-NC
Senator Tim Scott, R-SC
Senator Tom Cotton, R-AR
Dispiace leggere nella lista i nomi di politici liberal-conservatori esperti e credibili su molti temi, come quelli di John McCain e Rand Paul.
Pochissimi i senatori repubblicani che si sono sottratti a questa corsa verso l'autodistruzione politica:
Senator Bob Corker, R-TN
Senator Dan Coats, R-IN
Senator Jeff Flake, R-AZ
Senator Lamar Alexander, R-TN
Senator Lisa Murkowski, R-AK
Senator Susan Collins, R-ME
Senator Thad Cochran, R-MS
La fonte di questa lista è la CNN.
Qualche giorno fa era stato scritto con semplicità ed efficacia da Ryan Cooper: quella di agitare il fantasma dell'Iran è pura ipocrisia politica. I cosiddetti falchi sono i primi a non credere alla loro retorica guerrafondaia. Rappresentano - ma piuttosto male, ci pare - elite politiche che prosperano sullo sfruttamento elettorale della paura, sugli interessi del complesso militare-industriale, sull'odio pregiudiziale - e forse non privo di connotati razzisti - contro Obama, il primo presidente nero della storia americana.
L'America è un paese complesso, un groviglio inestricabile di cose molto buone e molto cattive - nei nostri studi la abbiamo definita il Napoleone delle nazioni, grande liberatore di individui, ma anche schiavizzatore di interi popoli. E' anche un paese dove le carriere - anche quelle politiche - vengono troncate per errori molto più piccoli di questa lettera all'Iran. Come ha scritto, con necessaria crudezza, Fred Kaplan su Slate, questa brutta lettera ci ha rivelato chi, nel senato americano, non è adatto a guidare gli Stati Uniti, figuriamoci il loro impero mondiale.
Per aderire alle proteste contro questi sconsiderati, si può partire da Win Without War.
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