In questa foto si può vedere il seggio fantasma delle primarie 2012, quello che ho trovato chiuso stamani mattina alle 10, ora locale, al numero 25 di Carmine Street, Lower Manhattan, New York City.
In Italia erano le 16, quindi avrebbe dovuto essere aperto per almeno altre quattr'ore, giusto? *
E' una sede del patronato migranti delle ACLI, in una bella stradina nei pressi di quella che era una volta la Little Italy. Era dal giorno prima che telefonavo, inutilmente, all'indirizzo che avevo trovato facilmente sul sito delle ACLI. Tuttavia ho voluto controllare di persona.
Era uno dei due soli seggi di cui il sito delle primarie del centrosinistra annunciava l'apertura a New York, il seggio di Manhattan! L'altro era nel Queens. Un po' troppo lontano anche per una persona volenterosa e curiosa come me.
Mi è dispiaciuto trovare questa vistosa falla organizzativa. Proprio a Manhattan, la capitale del mondo, piena di cittadini italiani impegnati qui per lavoro e ricerca...
Ho denunciato immediatamente il fatto su Facebook, dal vivo, mentre ero ancora di fronte alla serranda chiusa e dopo aver suonato ripetutamente al campanello di quella porta, che non si è mai aperta.
Ma come mai mi sono ridotto a correre lì la domenica mattina?
Non c'era anche il voto online?
Sì, c'era. Mi ero pre-registrato per il voto online, infatti.
Per farlo ho dovuto scannerizzare i miei documenti e anche una dichiarazione in cui spiegavo come e perché mi trovo momentaneamente all'estero, non come turista, bensì come lavoratore e ricercatore. Ho lasciato durante la registrazione il mio numero telefonico americano. Il tutto nei termini prescritti dal sito.
Quando ho provato a votare, il mio numero americano non ha mai potuto raggiungere il numero telefonico gratuito, quello che era obbligatorio chiamare durante la procedura.
Problemi di compatibilità fra compagnie, che - mi sono informato - non erano risolvibili.
Potevo almeno provare con un altro numero? Nessuna procedura per cambiare numero chiamante era prevista. Questo significa che chiunque altro, per qualche motivo si fosse iscritto con un numero chiamante anche solo temporaneamente non in grado di raggiungere il numero italiano, ha di certo perso questa opportunità di voto.
Ho provato a mandare una mail, ma nessuno, a distanza di quasi ventiquattro ore, a pochi minuti dalla chiusura del seggio online, mi aveva ancora risposto.
Proprio ora apprendo che ci sarà molto probabilmente il ballottaggio fra Bersani e Renzi, il prossimo 2 dicembre.
Per allora sarò in Italia. Probabilmente proverò a partecipare almeno al secondo turno, informandomi bene sul sito.
Alcuni importanti chiarimenti, che devo ai miei pochi lettori.
Sono interessato a queste primarie - soprattutto alle possibilità di interazione online - come scienziato politico.
Sono coinvolto come attivista e blogger, pronto a sostenere l'avvento al potere, in Toscana e in Italia, di una nuova generazione di leader democratici e liberali, in competizione fra di loro, ma anche, all'occorrenza, alleati su temi vitali.
Mi sono sentito chiamato in causa come cittadino, insieme alla maggior parte dei miei familiari, dei miei amici e colleghi.
Ultima cosa, non in ordine di importanza, sono parte di un movimento per il rinnovamento politico che cambi qualcosa in meglio per me anche come persona queer.
Queste primarie, nonostante tutte le riserve mentali di chi le ha convocate, nonostante le difficoltà organizzative, nonostante la volontà di impedire la partecipazione a tanti cittadini indipendenti, sono un evento politico straordinario.
Il ballottaggio di domenica prossima lo sarà ancora di più.
Per coloro che ancora non le hanno fatte, una bella sfida.
Per la mia area politica civico-liberale, uno spartiacque.
Proprio da questo mio mancato voto al seggio di New York City, proprio dagli errori e dai problemi, si capisce che, oggi, dopo aver visto centinaia di migliaia di persone registrarsi online e dopo aver visto che, con poche migliorie, il voto online è possibile, non ci sono più scuse per nessuno.
Lo dico con umiltà, con senso della gradualità, con pazienza, ma anche con determinazione: nessuno di noi, qualunque sia la nostra posizione politica, deve più accontentarsi di niente di meno.
Da subito, tutti ci meritiamo e quindi possiamo e dobbiamo organizzare primarie aperte, universali, contestuali, trasversali, garantite preferibilmente dalle leggi, per la scelta di tutti i nostri leader e di tutti i nostri candidati.
I notabili, le berlusconate e i casini sono cose del passato.
Guardiamo avanti, vi prego, riprendiamoci in mano il nostro futuro.
* * *
* No, non era giusto. Non avevamo letto bene il regolamento del voto all'estero... Uno dei parecchi PDF scaricabili dal sito... Evvabbè... Ecco le spiegazioni ricevute dalle ACLI e dal locale dirigente PD, Enrico Zanon:
Da Zanon
L'orario dei seggi esteri, in tutto il mondo, e' dalle 10 del mattino alle 8 di sera. Se leggi bene il regolamento per le primarie all'estero, vedrai che nelle due americhe si votava di sabato. Sono venuti addirittura turisti italiani.
Nei giornali americani in lingua italiana le informazioni sono state riportate correttamente.
Sul sito del circolo di New York troverai i dati per tutti i seggi USA.
Ci vediamo sabato prossimo (1 dicembre) per il ballottaggio, allo stesso posto.
Dalle ACLI
Prenda contatto con il circolo PD del cui presidente indico indirizzo mail enrico.zanon@libero.it.
Le ACLI non c'entrano nulla con le elezioni: abbiamo solo chiesto
al parroco della chiesa di Our Lady Of Pompei di usare il centro
anziani che si trova nel basement della chiesa.
Le mando anche il link di un servizio dell'ANSA
e del TG2
Scriva ad Enrico che sara' ben felice di mandarle copia del verbale.
Caro Mauro, concordo in pieno con quello che dici in questo post
RispondiEliminaVisitando il tuo blog ho scoperto cos'e' un blogroll (con il latest post). Molto utile!
Non riesco ancora a farlo funzionare bene sul mio sito (mi appare solo il link), per ora ho solo messo un link al tuo blog. Spero di capire come far apparire anche il latest post
Buona permanenza in USA
Grazie Damiano!
RispondiEliminaIl blogroll che vedi qui accanto è un tool che ho inserito direttamente fra quelli disponibili su Blogspot. E' molto bello, perché mi permette di segnalare cose importanti che il mainstream ancora si ostina a ignorare, fra cui il tuo bellissimo blog.
Non è più il momento di esitare, non è più il momento di essere moderati: primarie, piccoli collegi, partiti aperti e governati dagli elettori, totale autogoverno locale.
Sulle primarie e sul rinnovamento della politica, tu sei un punto di riferimento.
Un abbraccio.
Mauro