Da un'amica, che preferisce restare in disparte, ricevo e volentieri pubblico...
27 marzo 2022
Fine dello Stato di Emergenza?
In questi giorni ricorre un anno dalla mia guarigione da Covid. Che guarigione non è stata. È stato un lungo Covid che lentamente mi sta lasciando.
Pochi giorni fa ho scoperto che oltre ai problemi cardiaci, il Covid ha lasciato cicatrici sui miei polmoni e ho avuto la polmonite interstiziale che non ho curato perché non sapevo di averla. Come ho fatto a superarla non lo so. Ora ho capito perché non riuscivo neppure a salire le scale…
Io non li perdonerò mai.
So che in pochi la pensano come me, ritenendo l’operato del governo “il meglio possibile”, date le circostanze. Va bene così. Ognuno ha il proprio sentire. Per quanto possa valere, pochissimo, lo so, io, nel mio piccolo, disprezzerò la classe dirigente che ha gestito questa pandemia finché avrò vita.
Non li perdonerò per non aver fatto il possibile per sperimentare cure precoci per le persone malate di Covid. Per aver mantenuto in essere un protocollo assurdo di “tachipirina e vigile attesa”, che ha fatto migliaia di morti ed ha lasciato soli gli ammalati. Che una volta “guariti”, se hanno riportato conseguenze, devono vedersela con le proprie disponibilità economiche, rivolgendosi alla Sanità privata, perché il Pubblico non ha risorse e rimanda accertamenti diagnostici e visite a mesi a venire. Nessun protocollo per i “guariti” se non sono stati ospedalizzati.
Non li perdonerò per l’assenza di un piano pandemico, per esserci trovati senza mascherine, guanti o camici, per i medici e tutti gli operatori sanitari morti sul lavoro, a trattare qualcosa di sconosciuto a mani nude.
Non li perdonerò per gli anziani morti nelle Rsa, dove hanno portato i positivi a contagiare tutti.
Non li perdonerò per i tagli dei posti letto, per i tagli al personale, per il blocco del turnover, per le razionalizzazioni mascherate da potenziamenti, per aver lasciato indietro altre patologie, per l’ingerenza della politica in Sanità. E non li perdonerò perché dopo due anni pochissimo si continua a fare.
Non li perdonerò per i danni psicologici ad una fetta consistente della popolazione a causa di una comunicazione terroristica e colpevolizzante ed aver tergiversato per garantire supporto psicologico a tutti.
Non li perdonerò per aver abbandonato bambini e adolescenti, per averli additati come untori, per non averli rassicurati. Per non aver fatto della Scuola in presenza una vera priorità, investendo in locali areati meccanicamente, in numeri più piccoli per classe, in vero e capillare tracciamento e screening, in mascherine Ffp2 per i docenti ed il personale. Per aver permesso che un luogo di inclusione, la Scuola, diventasse un luogo di discriminazione.
Non li perdonerò per i bus ed i treni che erano carri bestiame prima e lo sono rimasti.
Non li perdonerò per i soldi sprecati in mascherine-pannolino inutilizzabili, banchi a rotelle o bonus assurdi, mentre attività fallivano e famiglie non arrivavano a fine mese.
Non li perdonerò per aver avviato la campagna vaccinale lasciando indietro gli anziani ed i fragili, vaccinando prima categorie come avvocati e giornalisti o giovani insegnanti, mentre i sessantenni/settantenni morivano.
Non li perdonerò per aver messo a rischio i giovani con gli "open day", con farmaci raccomandati per gli over 60.
Non li perdonerò per non aver mai preso in considerazione il principio di precauzione per la vaccinazione a bambini e adolescenti (anche guariti!) e continuare a somministrare agli under 30 quando è appurato che i rischi di miocardite aumentano. È scritto pure sul bugiardino!
Non li perdonerò per una vaccinazione di massa che ha stritolato persone impaurite, che non ha saputo comunicare e dialogare, che non ha previsto esoneri basati sul principio di precauzione o pareri di specialisti, che ha visto medici di medicina generale e pediatri, completamente succubi, abdicare alla loro funzione.
Non li perdonerò per il trattamento riservato ai guariti, contro ogni evidenza scientifica.
Non li perdonerò per la politica paternalistica e ricattatoria del "Green Pass", con ricadute pesantissime su minorenni e giovani non vaccinati. Ancora, fino al 1 maggio, ci sono dei ragazzini che non possono fare sport perché non hanno il "super Green Pass", mentre Omicron colpisce indiscriminatamente vaccinati e non.
Non li perdonerò per aver fatto passare l’idea che i diritti (istruzione, lavoro, mobilità) si possano mettere fra parentesi, senza, peraltro aver cercato, prima, con oggi mezzo, altre soluzioni.
Non li perdonerò per aver scaricato la responsabilità sui cittadini, per aver zittito il confronto ed il dibattito fra persone autorevoli, proponendoci la semplificazione macchiettistica vax-novax, per il linguaggio bellico ed il linguaggio d’odio che è entrato nel nostro quotidiano, a partire proprio dalle Istituzioni e ha spalancato le porte al pensiero binario che troviamo pari pari nel dibattito sulla guerra Russia-Ucraina.
Infine, non li perdonerò perché so, che la prossima volta, faranno lo stesso e non avremo imparato nulla.
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Il fatto che questo testo, che evoca il J'accuse di Zolà, che ci riporta al Pasolini di "Io so", che ci ricorda come le menti delle masse siano state oscurate, debba essere pubblicato senza il nome della sua Autrice, è agghiacciante. Ma non disperiamo! Come persone impegnate in politica, non spetta a noi condannare o perdonare, ma ricordare sì. Tutto ciò che è accaduto deve essere ricordato e, nella prossima legislatura, portato davanti a una commissione d'inchiesta che riporti la verità, unica base per una riconciliazione duratura (nota di Mauro Vaiani, blogger di Diverso Toscana, 29/3/2022).
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