Un discorso diverso in Toscana, per chi crede, in questa nostra madreterra, in questa fugace vita, in qualcosa di diverso

sabato 19 marzo 2022

Il nodo di San Giuseppe e l'appello per salvare i crinali fra Toscana e Romagna

 


In questo giorno ci siamo svegliati che fischiava il nodo di San Giuseppe. Un bel po' di vento e freddo, proprio nell'imminenza della primavera, a cui siamo abituati e che anzi speriamo che duri, in questo tempo in cui temiamo sorprese climatiche ben peggiori.

Ricevendo dai comitati e dai movimenti mobilitati contro l'eolico sul crinale tosco-romagnolo, le notizie sulla loro bella giornata di mobilitazione di oggi a San Godenzo, prendeva un po' di sconforto, pensando a quanto miopi, ignoranti, avventate siano le nostre classi dirigenti in Toscana, in così larga parte.

Ci sarà un motivo per cui, qui in Toscana, siamo stati terra di mulini ad acqua e non di mulini a vento? E' così difficile comprendere che siamo sulla strada sbagliata? Che stiamo facendo prendere decisioni a persone che i territori su cui tendono le loro pericolose ambizioni non li hanno nemmeno mai visti?

Non si capisce come possano restare inascoltate le voci contrarie a riempire i crinali della Toscana di torri di 160 metri. Il maxieolico l'abbiamo già provato e abbiamo già compreso che non è adatto alla nostra terra. Perché insistere?

Qui di seguito, riportiamo uno degli appelli che abbiamo ricevuto e ribadiamo l'adesione di OraToscana alla protesta contro l'eolico nel Mugello.

Mauro Vaiani Ph.D.

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Comunicato stampa:
 
LA BATTAGLIA CONTRO L'IMPIANTO EOLICO INDUSTRIALE
SUL GIOGO DI VILLORE E CORELLA CONTINUA!!!
 
La realizzazione dell'impianto eolico industriale sul crinale del Giogo di Villore e Corella, come da progetto presentato da AGSM-AM, è davvero un errore grave da evitare assolutamente.
La Conferenza dei Servizi avviata nel 2020 per evidenziare la compatibilità del progetto con le norme di Valutazione d'Impatto Ambiantale (VIA) e di Valutazione di Incidenza Ambientale (VIncA) si è conclusa a fine 2021 e la Regione Toscana con Delibera di Giunta del 7 febbraio 2022 ha approvato il progetto. Molti e importanti problemi non sono stati affatto risolti, si è passati direttamente all'approvazione delprogetto rimandandone la soluzione al momento dell'esecuzione, per non essere costretti a bocciare il progetto in quanto incompleto.
I pareri negativi o sospesi degli Enti preposti alla salvaguardia dell'ambiente e del paesaggio, quali la Soprintendenza A.B.A.P. per la città metropolitana di Firenze, Pistoia e Prato, l'Ente Parco delle Foreste Casentinesi, ARPAT (Agenzia regionale di protezione ambientale Toscana) i comuni di S.Godenzo e quello di S.Benedetto e Portico di Romagna, e da associazioni ambientaliste di rilevanza nazionale quali Italia Nostra, C.A.I. (Club Alpino Italiano), AsOER (Associazione non lucrativa e di volontariato di ornitologi), Associazione IDRA, e di numerosi cittadini abitanti della zona, sono stati volutamente ignorati.
Ci chiediamo come la Regione abbia potuto ammettere la realizzazione di un impianto industriale sull'Appennino, a 1000 m di quota e che ricade per opere accessorie in Siti protetti della Rete Natura 2000, quali nel territorio toscano: ZSC IT5140005 Muraglione Acquacheta, ZSC IT514004 Giogo-Colla di Casaglia e ZSC IT5180002 Foreste Alto Bacino dell'Arno (ricadenti nella città metropolitana di Firenze) e in Romagna: ZSC-ZPS IT408002 Acquacheta e SIC-ZPS IT408003 Monte Gemelli – Monte Guffone (ricadenti nella provincia di Forlì-Cesena).
 
QUESTI SONO I DANNI PIU' RILEVANTI CHE CI FANNO RITENERE INSENSATA LA DECISIONE DELLA GIUNTA REGIONALE TOSCANA:
 
•il dissesto idrogeologico e il pericolo di frane e smottamenti del versante appenninico e della valle di Corella derivati dai lavori di realizzazione della nuova viabilità di avvicinamento al crinale e quella di allargamento e rifacimento della strada di Corella;
 
•le interferenze con il reticolo idrografico e in particolare con la fonte del Solstretto che andranno ad impattare negativamente sulle risorse idriche di tutta l'area castanicola di Villore e sulle fonti del comune di Vicchio a rischio scomparsa;
 
•la scomparsa certa di almeno 9 Ha di bosco in vetta e lungo il percorso di avvicinamento dalla cabina SNAM al crinale, che saranno completamente rasi al suolo per fare posto alle strutture stradali di avvicinamento e ai cantieri di lavoro, e chepotranno diventare anche molti di più all'occorrenza. Questi boschi sarannopersi per sempre, infatti, nonostante la disponibilità di terreni offerta dalla UMCM, il proponente AGSM-AM ha risposto negativamente alla richiesta di piantumazione sostitutiva, preferendo pagare una misera ammenda, piuttosto che impegnarsi a restituire i boschi al territorio;
 
•la strage progressiva di uccelli di elevatissima importanzaper la biodiversità e gli equilibri tra popolazioni del sito e delle aree protette limitrofe, quali i grandi rapaci e gli uccelli migratori, le cui rotte si appoggiano precisamente ai valichi appenninici;
 
•l'abbattimento d'intere popolazioni di pipistrelli a rischio estinzione, fondamentali per l'equilibrio ecologico tra le specie;
 
•l'inquinamento delle acque in uscita dai cantieri in quanto non è stata prevista una rete di raccolta dei reflui superficiali dotata d'impianto di depurazione in quota perprevenirne la diffusione degli inquinanti nell'ambiente;
 
•l'interferenza visiva delle pale (160 m alte) con il paesaggio appenninico di crinale, che, oltrepassando anche la distanza massima prevista dalla normativa, ne deturpa la bellezza.
 
Questi e molti altri problemi che sono rimasti aperti ci inducono a ritenere che la Regione Toscana avesse già in partenza deciso di approvare il progetto per far quadrare i conti con le previsioni del programma di riduzione di CO2 al 2020 imposti dalla UE e che l'intero procedimento del PAUR (procedimento autorizzatorio unico) sia stata solo una grande farsa, inutile e costosa.
 
VOGLIAMO EVITARE CHE SI REALIZZI QUALCOSA DI CUI A BREVE DOVREMO PENTIRCI SENZA PERO' POTER PIU' TORNARE INDIETRO
 
A QUESTO SCEMPIO DICIAMO NO
 
PER TUTELARE IL CRINALE CONTINUIAMO A BATTERCI!
 
CHIEDIAMO A TUTTI I CITTADINI MUGELLANI DI UNIRSI A NOI IL 19 MARZO PROSSIMO NELLA GIORNATA DI PROTESTA E DI FESTA CHE ORGANIZZIAMO A S. GODENZO, CON IL PATROCINIO DEL COMUNE E L'ADESIONE DELLE ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE E I GRUPPI CONSILIARI DEI COMUNI DI VICCHIO E DICOMANO CHE SONO CONTRARI ALL'IMPIANTO.
 
Comitato per la Tutela del Crinale Mugellano (CTCM)
 
libericrinali2021@gmail.com
 
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OraToscana, la nostra piccola rete civica ambientalista autonomista, aderisce totalmente all'appello e continuerà a seguire la resistenza dei crinali, dal lato della Toscana, solidarizzando con gli attivisti di Romagna impegnati sull'altro.

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