Un discorso diverso in Toscana, per chi crede, in questa nostra madreterra, in questa fugace vita, in qualcosa di diverso

sabato 4 marzo 2017

Archivio CLT 2017-2021 - I principi

 

Il "Comitato Libertà Toscana", sotto la spinta del dott. Mauro Vaiani, si rifondò e operò con una certa efficacia dal 2017 al 2020, contribuendo a diffondere l'ideale di una "Libera Toscana", oltre che promuovendo la lista civica ambientalista autonomista Libera Firenze nel capoluogo toscano alle elezioni comunali del 2019, quest'ultima grazie all'apporto fondamentale di Fabrizio Valleri e dei suoi Liberi Fiorentini del centro storico. Tutto s'incrina purtroppo nel 2020, quando i vecchi toscanisti che dirigevano il CLT non si mostrano all'altezza dei sacrifici necessari per partecipare alle regionali con una lista inclusiva e plurale, il Patto per la Toscana, di cui scriviamo altrove su questo blog, Tuttavia alcune cose elaborate da quel CLT meritano di essere salvate, tra cui questa carta di principi, approvata dal congresso della rifondazione, a Firenze, il 4 marzo 2017 (ndr 14 aprile 2022).

 

La fonte principale d'ispirazione del progetto CLT come l'aveva immaginato Mauro Vaiani fra il 2017 e il 2020: il Comitato Toscano di Liberazione Nazionale.


11 punti

Comitato Libertà Toscana (2017-2021) per l’organizzazione di un più ampio e inclusivo movimento per l’autogoverno della Toscana - Più libertà in Toscana, da subito!

Questi sono dieci punti fondamentali di identità e posizionamento politico. L’undicesimo punto è un appello finale ai cittadini, alle liste civiche, agli altri movimenti toscanisti, per un futuro lavoro comune. Questo documento è stato approvato dal congresso del 4 marzo 2017.


1 – Ribaltamento di mentalità

Di fronte a una mentalità storicamente dominante in Italia, che induce ad attendersi o impone soluzioni e interventi dall’alto, vogliamo che i cittadini e le loro comunità possano autodeterminarsi. Non aspettiamoci più la soluzione ai problemi della modernità e della globalizzazione da chi li ha creati.


2 – Autogoverno a misura d’uomo

I cittadini devono poter votare per chi conoscono ed è vicino a loro, in modo che ne possano valutare l’operato. Crediamo in una idea semplice e radicale di democratizzazione della Toscana, che ogni comunità possa eleggere direttamente le proprie autorità.


3 – Il popolo toscano e i suoi governi

Le comunità cooperano con pari dignità, grazie ad autorità di coordinamento, dal basso verso l’alto, cioè secondo un autentico principio di sussidiarietà. Si governa insieme, a partire dall’ascolto e dal rispetto dei diretti interessati ai provvedimenti, riducendo al minimo le intermediazioni. Si è sempre pronti a correggerli, sulla base della verifica della loro efficacia.


4 – Senso dei doveri reciproci

Le autorità rendono più facile la vita dei cittadini. I cittadini rispettano la legalità, le istituzioni, i beni comuni, i servizi pubblici, sentendoli come parte integrante della propria vita.


5 – Istruzione come educazione alla libertà

Assicuriamo una istruzione pubblica, gratuita, prossima, organizzata insieme alle famiglie, capace di trasmettere senso di libertà, responsabilità, autonomia, senso civico, rispetto delle diversità, divertimento, sport, abitudini salutari, creatività. Gli insegnanti devono vedersi restituita considerazione sociale e autorità dalle istituzioni, dalle famiglie, da tutti i cittadini. L’accesso all’istruzione è strumento di uguaglianza sostanziale fra tutti i cittadini e di piena inclusione di ciascuno, nel quadro di una società toscana aperta, accogliente, che non lasci nessuno solo o indietro.


6 – Autorità per cambiare le cose in Toscana

Vogliamo il controllo sull’acqua, sui beni comuni, su tutte le reti e infrastrutture, sui servizi pubblici. L’autogoverno toscano deve avere poteri legislativi, fiscali, monetari, sufficienti a consentire di cambiare da subito le cose, secondo la volontà popolare. Ci impegniamo a una svolta di valorizzazione ambientale e culturale, perché vogliamo sapere cosa mangiamo, beviamo e respiriamo; usare solo energie rinnovabili; promuovere una economia del riciclo di tutto, a rifiuti zero; fermare il consumo di suolo; porre fine all’imbruttimento della nostra madreterra.


7 – La Toscana è libertà, la libertà è toscana

Noi persone della Toscana custodiamo gelosamente una religione civile della libertà, dei diritti umani, dei doveri civici, contro ogni forma di discriminazione ed emarginazione. Ci attiviamo, con metodi sempre nonviolenti, per sostenere questi principi ovunque nel mondo.


8 – Ridiscutere i trattati ingiusti

Le autorità toscane, per quanto possibile d’intesa con il resto d’Italia e d’Europa, ridiscutano tutti i trattati e tutti gli organismi europei e internazionali, secondo i valori che ci sono propri. Vogliamo una libera confederazione europea che somigli più alla Svizzera, che alla vecchia Unione Sovietica o agli odierni Stati Uniti d’America. Crediamo nell’apertura delle società e dei mercati, ma non accettiamo più accordi con territori dove i lavoratori non godano di salari e diritti almeno paragonabili a quelli toscani.


9 – Prendiamo esempio dai paesi più virtuosi

Impareremo dalle piccole nazioni che sono più libere, giuste, pacifiche, virtuose di noi, come per esempio l’Islanda. Non vogliamo più strutture militari internazionali permanenti. Rifiutiamo l’interventismo e ogni altra forma di colonialismo. Vogliamo lo scioglimento della NATO in favore di più generali trattati di non aggressione.


10 – Identità toscana

Siamo una comunità unita dalla storia e dalla cultura. La nostra coesione vernacolare è patrimonio prezioso a disposizione di tutti i Toscani di nascita e di elezione. I Toscani emigrati sono invitati a portarci esperienze e idee nuove. Le comunità locali si organizzano per l’accoglienza controllata e responsabile dell’operosità e dell’onestà dei nuovi Toscani immigrati.


11 – Una “hosa” toscana per una “Hasa toscana”

Ci appelliamo a tutte le persone toscane, in particolare a coloro che credono nell’autogoverno dei territori, nella democrazia diretta, nei beni comuni, nei servizi pubblici universali, nei valori civici, nelle tradizioni e nelle libertà civili: insieme a “Toscana Stato” e a esponenti del comitato “Toscani per il No” al referendum del 4 dicembre 2016, uniamoci in un più ampio e inclusivo Comitato Libertà Toscana, con cui avviarci verso la fondazione di un soggetto politico toscano, una hosa toscana, un movimento indipendente per una Toscana progressivamente sempre meno dipendente. Ci aspetta un lungo lavoro, per realizzare insieme una Hasa toscana, un paese nuovo, più vicino alle attese e alle speranze della nostra gente, specie i più giovani, più simile a come noi Toscani lo abbiamo sempre sognato.

 

Firenze, Circolo ARCI Porta al Prato, 4 marzo 2017


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