Erdogan, 2016 (fonte) |
C'è un'altra grossa repubblica, non distante da noi, dove decine di milioni di cittadini e territori profondamente diversi fra di loro, sono tenuti insieme dalla concentrazione di potere in una sola camera, in un solo partito, in un solo leader.
E' la Turchia.
Mi pare che le riforme Boschi-Verdini, fra tante sgrammaticature ed errori che contengono, se hanno un senso, è proprio questo: portare verso un centralismo alla turca la nostra repubblica, gettando via decenni di impegno per un federalismo austro-tedesco-svizzero e una democrazia fondata su primarie e piccoli collegi in stile anglo-americano.
Ce ne ricorderemo a ottobre?
Trovo deboli tutti gli argomenti per giustificare questa svolta neo-centralista, ma capisco che a difendere le autonomie locali e la sovranità del popolo in piccoli collegi non potranno essere coloro che non hanno mai creduto in questi antichi principi liberali.
Noi, invece, faremo la nostra parte, come sempre, onorando ciò in cui crediamo da sempre: il federalismo, la sovranità dei territori, la libertà dei cittadini.
In #Turchia #democrazia schiacciata sotto una sola camera, un solo partito, un solo leader - #ricordiamoceneaottobre https://t.co/mXkqV1uwUu— Mauro Vaiani (@mauro_vaiani) 3 maggio 2016
President Erdogan says EU is telling Turkey to change terror laws while it is under threat from attacks: "We will go our way, you go yours"— Ece Toksabay (@ecetoksabay) 6 maggio 2016
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