Sì, ci vuole un altro referendum, dal basso, con coraggio, ben coscienti dei rischi.
Disturbiamo il silenzio del Sabato santo proprio per questo: per invitarvi ad aderire al costituendo Comitato per la rappresentanza, contro il Rosatellum.
Qui trovate un ragionamento più ampio, destinato al nostro mondo di civismo, ambientalismo, territorialismo.
Proprio perché il nostro mondo delle autonomie è stato cacciato dalle elezioni europee, è il momento di fare qualcosa per questa democrazia alla deriva.La nostra Repubblica era già malata ma dal momento in cui fu varata nel 2005 la legge elettorale nota come Porcellum, poi seguita da altre almeno altrettanto disastrose (Italicum, Rosatellum), la situazione politica ha continuato a degenerare. Non c'è speranza di rimettere in moto alcun riformismo nelle nostre regioni, in Italia e in Europa, se non torniamo a scegliere democraticamente dal basso i membri del Parlamento.
Bisogna porre fine all'era sinistra dei nominati dalle oligarchie delle due ali speculari del bipolarismo italiano. Bisogna rimediare al disastro provocato dall'antipolitica la quale, avendo tagliato il numero dei nostri rappresentanti, ha reso ancora più potenti e prepotenti i vertici di tre o quattro soli partiti.
CLICCATE QUI PER DARE LA DISPONIBILITÀ A PARTECIPARE AL COMITATO ANTI-ROSATELLUM!
Il comitato "Besostri" ha già raccolto adesioni ampie e trasversali, fra cui quelle del nostro vicepresidente segretario Mauro Vaiani (OraToscana) e del vicepresidente Samuele Albonetti (Rumâgna Unida).
Saranno depositati, subito dopo Pasqua, diversi quesiti referendari abrogativi. Fra i più cruciali ci saranno le richieste di abolire il vergognoso "voto congiunto" e le inaccettabili "pluricandidature", che sono gli strumenti usati dai capi dei partiti per pre-definire la composizione del Parlamento, che essi riempiono di persone da loro nominate.
Per seguire da subito l'iniziativa per la partecipazione, contro le nostre infami regole elettorali: https://t.me/ReferendumBesostri .
Questa battaglia referendaria per il ripristino dell'autonomia e della dignità degli elettori e degli eletti, ricordiamolo in conclusione, è un vero argine che possiamo alzare, qui e ora, contro la deriva verso cui ci stanno trascinando gli aspiranti "sindaci" d'Italia (che ne vogliono diventare i "podestà"), "napoleoni" d'Europa, tiranni della globalizzazione.Animo e buona Pasqua 2024!
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