Il comitato promotore ha scelto Giorgio Benvenuto come presidente d'onore. Lo storico leader della UIL è un esponente della tradizione socialista riformista che era quella propria di Felice Besostri.
La presidenza e rappresentanza legale è stata affidata a Elisabetta Trenta, esponente democratico-cristiana che era stata ministro della difesa al tempo del governo giallo-verde.
Vicepresidenti sono stati nominati Vincenzo (Enzo) Palumbo, Sergio Bagnasco, Raffaele Bonanni (già leader della CISL). La segreteria organizzativa è stata affidata a Riccardo Mastrolillo, Luigi Spanu e Thomas Agnoli. Il tesoriere è Pietro Morace.
Tra i componenti figurano Enzo Paolini (storico collaboratore di Felice Besostri), Marco Cappato, Marco Perduca, Nella Toscano, il già citato Paolo Antonio Amadio, Nicola Bono, Erminia Mazzoni, Mario Walter Mauro, Francesco Campanella, Mauro Vaiani (vicepresidente segretario di Autonomie e Ambiente), Matteo Emanuele Maino. Molte altre persone di rilievo saranno cooptate ad horas.
Il Comitato anti-Rosatellum raccoglie movimenti, realtà e personalità politiche e culturali della più diversa estrazione, perché la salvezza della democrazia è una urgenza trasversale, che deve coinvolgere tutte le anime politiche della Repubblica.
Il Parlamento, da quando è formato di "nominati" da pochi capi di partito, sta languendo, il cuore della Repubblica è ormai fermo e il corpo sta morendo.
Come scriveva Autonomie e Ambiente, ciascuno può pensare di avere molte altre battaglie da affrontare, su temi che potrebbero essere facilmente descritti come più urgenti - dalla pace alla sanità, dalla giustizia all'ambiente - ma è necessario convincersi che se non cominciamo a sceglierci, come cittadini, una nuova generazione di leader eletti dal basso, a ogni livello, nessun altro problema sarà mai risolto e la pur fragile democrazia, di cui abbiamo goduto in Italia e in Europa, sarà spazzata via.
Nella mattinata di martedì 23 aprile prossimo i quesiti saranno depositati in Cassazione. Alle ore 17:30, presso la sala stampa di Montecitorio, i promotori del referendum presenteranno agli organi d’informazione i quesiti referendari e la campagna per la raccolta delle 500.000 firme necessarie per abbattere il #Rosatellum, legge elettorale ingiusta e incostituzionale, e per contribuire a frenare la deriva centralista e autoritaria del c.d. "premierato", che sarebbe l'elezione diretta di una sorta di podestà d'Italia.Nella foto sotto: Mauro Vaiani, Sergio Bagnasco, Enzo Palumbo, Enzo Paolini, in un momento dei lavori di costituzione del Comitato Besostri.
E' già aperta una pagina del comitato sulle reti sociali:
https://www.facebook.com/profile.php?id=61558308164893
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