Dopo l'ultimo sfregio alla nostra già boccheggiante democrazia, l'approvazione dell'odioso emendamento #taglialiste, il mondo di Autonomie e Ambiente e degli altri territorialisti in Italia sta reagendo. I nostri leader, nei diversi territori, si assumono importanti responsabilità. Riceviamo e pubblichiamo questo comunicato diffuso stamane dal movimento Azione di Carlo Calenda:
"AZIONE e i suoi alleati aprono alle autonomie, in nome del comune rifiuto del "bipolarismo all'italiana", che viene visto come una competizione a chi è più ignorante e strumentale. AZIONE e il mondo delle autonomie hanno trovato un'intesa anche nel rifiuto dell'elezione diretta del c.d. "sindaco d'Italia". Si allargano ulteriormente, quindi, le liste di AZIONE. Dopo l'ingresso di popolari, riformisti, repubblicani, entra anche un esponente di rilievo degli autonomisti italiani ed europei. Si tratta di Giovanni Poggiali, di Ravenna, noto viticoltore, presidente dello storico Movimento per l'Autonomia della Romagna, realtà che fa parte della rete Autonomie e Ambiente. Poggiali sarà candidato nella circoscrizione del Nord Est."
Giovanni Poggiali, oggi, fra i suoi molti meriti personali e civili, una delle figure più importanti del mondo civico, ambientalista, storicamente autonomista e modernamente territorialista, ha gettato il cuore oltre l'ostacolo. Dopo un solo anno dalla fondazione di Rumâgna Unida, realtà politica territoriale per il buongoverno e l'autogoverno della Romagna, ha messo a disposizione tutto il suo prestigio personale per portare la voce della Romagna in Europa, insieme con gli ideali della Repubblica delle Autonomie e dell'Europa delle Regioni.
Poggiali ha un curriculum eccezionale, un galantuomo romagnolo d'altri tempi pienamente immerso nel nostro tempo, un punto di riferimento per il mondo autonomista e un valore aggiunto per la lista "Azione e alleati" alle imminenti elezioni europee dei giorni 8-9 giugno 2024.
Giovanni Poggiali, leader autonomista della Romagna, al centro; Marco Lombardo, segretario Azione Emilia-Romagna, a sinistra; Carlo Calenda, leader di Azione, a destra - 3 aprile 2024 |
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