Ho rilanciato ieri, grazie all'ospitalità del sito Tirreno Elba News, un concetto che ritengo importante per capire l'importanza dell'unificazione dei piccoli comuni in amministrazioni unitarie più forti e più vaste: una comunità più ampia, che sappia valorizzare ciascuno dei suoi borghi, tutte le sue frazioni e località, serve proprio a chi è più periferico. Molto più a chi è più periferico, che a chi già oggi vive in un capoluogo. Ne ho approfittato per riproporre il tema dei borgomastri, che ritengo uno dei capisaldi dei miei studi ormai quindicennali sulla riforma borghese. L'intervento ha suscitato qualche reazione, cosa che fa sempre piacere. D'altra parte la questione è importante. Gli Elbani sono davanti a una scelta storica. Buona lettura.
* * *
A distanza di due anni e mezzo, pubblichiamo anche qui il testo integrale dell'intervento (NdA, 2 ottobre 2015)
Pisa - Firenze -
Portoferraio, venerdì 12 aprile 2013
Un comune unico serve a chi è periferico
Un intervento a favore del sì
all'unificazione nel referendum del 21-22 aprile 2013
di Mauro Vaiani *
Domenica 21 e lunedì 22
aprile prossimi le cittadine e i cittadini sovrani dell'Elba
potrebbero prendere la storica decisione di unire i loro otto comuni.
Vogliamo incoraggiarli a votare sì, non solo per i risparmi, che ci
saranno. Non solo per la maggior forza politica del nuovo ente
unitario, che ci sarà. Non solo perché unire i propri comuni è uno
sforzo coraggioso, in questa repubblica moribonda dove nessuno vuole
mai cambiare niente.
A queste buone ragioni,
vogliamo aggiungere l'appello a chi vive non nei capoluoghi degli
attuali otto comuni, ma a chi rispetto ad essi è marginale.
Non è nel centro di
Portoferraio, che si capisce di più il bisogno di una
amministrazione con una visione più ampia, ma nelle periferie
trascurate, nelle frazioni che, nei decenni di uno sviluppo non
sempre assennato, hanno perso bellezza e identità.
A Campo nell'Elba, a
Capoliveri, a Rio Marina, a Rio nell'Elba, a Marciana, sono gli
abitanti dei borghi secondari e delle frazioni, ad aver bisogno di
una amministrazione diversa, non solo più forte. E anche i due
comuni più piccoli, che sono raccolti attorno al loro unico
borgo-capoluogo, Porto Azzurro e Marciana Marina, hanno tanti
residenti e tante attività economiche che stanno rischiando la
marginalità geografica ed economica.
Il comune unico potrà
essere una comunità più forte, quindi più capace di valorizzare
non solo gli otto capoluoghi, ma tutte le quindici parrocchie e anche
altre località.
Ovviamente il nuovo
comune avrà gli organi previsti dalla legge, ma noi crediamo che
nello statuto del nuovo comune ci dovrà essere qualcosa di più.
Proponiamo che ciascun borgo - ripetiamo, tutti i borghi, non solo
agli otto capoluoghi - elegga direttamente un proprio
borgomastro, una persona che - a puro titolo di volontariato civico –
rappresenti la propria comunità presso la nuova amministrazione
unitaria.
Una figura non partitica
ma civica, su cui i futuri sindaci dell'Elba e le loro
amministrazioni possano contare, come garanti del fatto che ciascun
borgo, ciascun angolo dell'isola, abbiano una piazza più bella, il
proprio vigile urbano, decoro, manutenzione, servizi più
intelligentemente distribuiti.
*
Mauro Vaiani - mauro.vaiani@sp.unipi.it
- è dottorando di Geopolitica all'Università di Pisa, nella scuola
presieduta dal prof. Maurizio Vernassa. E' il blogger di
http://diversotoscana.blogspot.com.
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