A Sesto Fiorentino non succedeva mai niente!
A parte, s'intende, la crisi economica, la moltiplicazione di case dormitorio, ecomostri, strade incompiute, ferrovie sottoutilizzate, beni pubblici abbandonati, spazi privati negletti, la cattedrale nel deserto (il polo scientifico) e il parco fantasma.
La gente della Piana ha digerito di tutto, per decenni, facendosi forte di ciò che tradizionalmente era stato garantito, che non era stato certo poco: libertà, dignità, cultura, servizi dignitosi, case a un prezzo ragionevole, possibilità di impiego.
Negli ultimi decenni, mentre tutte le certezze declinavano, mentre tutto degradava, Sesto sembrava resistere.
Ammettiamolo: stava per digerire ancora qualcosa, che fosse il discusso e discutibile progetto di inceneritore, o anche una nuova pista aeroportuale, o anche una nuova corsia autostradale. Ma tutto insieme no, non era più possibile. Il vaso è traboccato.
Non è solo che i dirigenti dei vecchi gruppi dirigenti si sono spaccati (e anche un po' sputtanati).Sono stati proprio i cittadini a generare una vera e propria rivolta contro lo status quo, in difesa del territorio e della riconversione ecologica: rifiuti zero, decementificazione, completamento delle piccole opere (non solo subire le conseguenze delle grandi), realizzare finalmente l'antico sogno del treno-tram fra Prato, Calenzano, Sesto e Firenze.
Senza l'attivazione di queste incredibili, nuove reti di cittadinanza attiva, di protesta ma anche di solidarietà, non si sarebbe arrivati allo storico ballottaggio fra Lorenzo Falchi e Lorenzo Zambini.
Auguri, cari Sestesi, sorelle e fratelli della Piana.
Vivete con gioia quello che è forse il più importante, fra i sei ballottaggi toscani di domenica 19 giugno 2016.
Non lasciatevi sfuggire l'occasione di una grande svolta civica e civile.
Assieme ad amici e colleghi, Mauro Vaiani (a sinistra nella foto) ha sostenuto Lorenzo Falchi (a destra) in questa campagna elettorale 2016 |
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