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mercoledì 16 settembre 2015

Disastro 730






Le riforme portate avanti da Maria Elena Boschi e Denis Verdini, per conto del primo governo Renzi, sono davvero difettose, come su questo blog abbiamo più volte ribadito. Si possono, si devono correggere!

Ora, il polverone mediatico, gli odi intestini al maggior partito italiano e ai suoi raccogliticci alleati, il settarismo ignorante di tanti esponenti dell'opposizione, ci stanno nascondendo uno dei problemi più gravi: il vero e proprio disastro dei 730, la somma dei 630 deputati e dei potenziali nuovi 100 senatori.

Non lo abbiamo scritto solo noi, ma lo hanno testimoniato, sommessamente ma per tempo, alcuni costituzionalisti, come il prof. Stelio Mangiameli in una audizione al Senato dello scorso 27 luglio 2015. Lo ha lasciato intendere il presidente Pietro Grasso, in un dibattito pubblico, raccolto il 25 agosto 2015 da Radio Radicale.

Lo dobbiamo ripetere, forti della nostra debolezza: la cagionevole salute della Repubblica Italiana sarà definitivamente compromessa da sedute congiunte di ben 630 deputati e di soli 100 senatori.

Attenzione: non solo perché i 630 saranno eletti con l'Italicum e i 100 saranno nominati dai consigli regionali, ma proprio perché il secondo gruppo è numericamente troppo piccolo per poter bilanciare e moderare il primo.

Il rapporto deve cambiare e non deve essere troppo lontano da 2:1. Se abbassiamo i deputati a 400 e alziamo i senatori a 200, riequilibriamo e, cosa non secondaria, diminuiamo ulteriormente il numero dei parlamentari italiani.

Purtroppo, invece, quando gli estensori della riforma Boschi-Verdini si sono incaponiti a non voler tagliare anche i deputati, ci hanno portato sull'orlo di un baratro, insieme ai 730.

Lanciamo un appello ai capi della maggioranza e ai portavoce dell'opposizione: fermatevi, ripensateci, rivediamo questi numeri, oppure precipiteremo.


PS di domenica 20 settembre 2015:
Fa piacere leggere sui giornali di stamane che Pierluigi Bersani ha accennato alla necessità di rivedere le proporzioni numeriche fra Camera e Senato. Speriamo che un briciolo di resipiscenza raggiunga anche altri.

PS di mercoledì 23 settembre 2015:
Sono stati depositati dal PD tre emendamenti che migliorano la riforma. Almeno due giudici della corte costituzionale saranno eletti dal solo Senato. E' un passo in avanti decisivo, per superare il disastro delle sedute comuni con 730 membri. Vediamo. Speriamo.


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