PS di lunedì 28 settembre, quando i risultati sono definitivi:
Non è stato un trionfo. Non ci sono strade facili verso una vera indipendenza. Anzi, è un miracolo che gli indipendentisti, portatori di una opzione tanto radicale, tanto osteggiata dai media mainstream e dai poteri forti concentrati a Madrid e a Bruxelles, abbiano ottenuto così tanti seggi e voti.
Consideriamo che le forze indipendentiste si sono dette persino disposte ad azioni di disobbedienza civile e separazione unilaterale dal Regno di Spagna e dopo stupiamoci che così tante persone di Catalogna siano andate a votare - un record storico di partecipazione; che quasi due milioni abbiano votato per forze indipendentiste; che un altro mezzo milione abbia votato per forze autonomiste intermedie; che solo un milione abbia votato per i "Cittadini" e il Partito Popolare, le uniche forze populiste e dichiaratamente unioniste e conservatrici in campo.
Sarà interessante vedere, in questa nuova e complessa situazione, l'evoluzione politica del Partito Socialista Catalano, che in nessun modo - lo scrivo per l'amico Dario Parrini, che su questo mi è parso impreciso - mi pare possa essere assimilato alle forze conservatrici dello status quo.
Adesso le forze del cambiamento repubblicano devono formare un governo inclusivo e rappresentativo che possa trattare con il nuovo governo spagnolo che uscirà dalle prossime elezioni del prossimo dicembre.
Speriamo che si percorra la strada più difficile, graduale, civica e civile: una nuova convenzione costituzionale che assicuri alla Catalogna, nell'immediato, un totale autogoverno e, entro un tempo ragionevole, la possibilità di scegliere di diventare una repubblica indipendente associata direttamente alle organizzazioni europee.
L'indipendenza è per una comunità, quello che libertà e uguaglianza sono per la persona umana.
L'autogoverno è la nostra storia e ancora di più il nostro futuro.
Insieme con tutte le comunità che stanno avanzando in un cammino nonviolento, graduale, inclusivo, civico e civile, verso una maggiore libertà e autonomia - dal Sudtirolo alla Scozia, dal Quebec al Vermont, dalla Corsica alla Sardegna - auguri anche dalla sorella Toscana, all'amata Catalogna.
Felice voto e auguri per il vostro cammino di emancipazione.
— David Halliday (@DavidJFHalliday) 26 Settembre 2015