Dopo l'ennesimo impasto di corruzione e assistenzialismo occorso a Roma, sento il bisogno di lanciare un appello alla mia amica Stefania Saccardi, vicepresidente del governo toscano.
Promettici, Stefania, che porterai avanti alcune idee che so essere tue da sempre:
- l'anagrafe delle persone che in Toscana sono aiutate, per stroncare sul nascere la tentazione di approfittarne, accedendo ad aiuti comunali, regionali, statali, senza che ci sia controllo alcuno sulla sovrapposizione e sull'efficacia degli aiuti stessi; quando decidiamo di dare centinaia di euro a una persona povera e bisognosa di un aiuto temporaneo, dobbiamo sempre pensare ai tantissimi che lavorano e si sacrificano, spesso per molto meno; guai a coloro che lasciano che si campi di assistenza pubblica, mentre chi lavora e suda non arriva alla fine del mese; quando accogliamo famiglie umili nelle case popolari, dobbiamo esser sicuri che non stiamo creando situazioni di privilegio, rispetto a chi si sta svenando per pagare un affitto o anche un mutuo per la prima casa;
- l'anagrafe pubblica delle aziende, delle cooperative, delle comunità, degli enti che ottengono denaro pubblico per aiutare i più deboli; ci aspettiamo che offrano servizi temporanei, orientati al recupero delle persone in difficoltà, non alla perpetuazione del bisogno; esigiamo che i loro dirigenti non abbiano stipendi da capogiro e che i loro dipendenti siano tutti assunti con contratti adeguati; quando diamo mille euro al mese a una azienda che assiste temporaneamente un immigrato, dobbiamo essere sicuri che questo investimento produrrà integrazione, altrimenti facciamo prima a dare mille euro direttamente alla persona richiedente asilo.
La nostra lotta per la solidarietà e la promozione di ogni cittadino e di ogni immigrato richiedente asilo, esige un supplemento di sobrietà, trasparenza, rigore.
So che tu hai energia, volontà e determinazione.
Contiamo su di te.
Stefania Saccardi (con l'amico Fabrizio Ricci) |
Nessun commento:
Posta un commento