Un discorso diverso in Toscana, per chi crede, in questa nostra madreterra, in questa fugace vita, in qualcosa di diverso

giovedì 21 dicembre 2023

Il voto #NOMES del Parlamento italiano non ci preoccupa, anzi

 


La maggior parte del nostro mondo civico, autonomista, territorialista, oggi unito dai valori di Chivasso e raccolto in un largo patto per le autonomie, l'ambiente, la pace, è contraria al MES da tempi non sospetti. E' del marzo 2020 questa nostra presa di posizione:

https://www.autonomieeambiente.eu/news/8-perche-le-persone-e-i-territori-vivano-durante-e-dopo-l-emergenza-coronavirus

Al contrario, in gran parte siamo convinti che ci sarebbe voluto più coraggio da parte delle elite al potere: non ci si doveva limitare a fermarne la revisione (sulla quale peraltro sinistre, centri, destre, vecchi e nuovi movimenti hanno traccheggiato e temporeggiato in modo opportunistico e avventato); si doveva, e da tempo, avere il coraggio di denunciare il trattato e aprire una riflessione profonda sulla riforma della BCE e della gestione dei debiti pubblici (e delle sofferenze delle grandi banche).

Nessuno di noi si meraviglia che questo coraggio sia mancato. Li conosciamo bene, questi grandi leader televisivi che da trent'anni occupano la scena pubblica (qualche volta al potere, qualche volta all'opposizione): siccome sono privi di convinzioni e competenze, da loro c'è da aspettarsi di tutto.

Al netto delle ipocrisie di schieramento e di posizionamento politico nella scena mediatica, forse il voto di oggi - 21 dicembre 2023 - nel Parlamento italiano ha fatto un favore a tutta l'Europa. Nessuno rimpiangerà questa riformetta. Nemmeno i potenti mandarini del MES, che per il momento continueranno a occupare le loro poltrone dorate. Smantellare questa concentrazione di potere e di ricchezza richiederà comunque anni. Possono stare tranquilli.

Essendo inguaribili ottimisti, vogliamo pensare che nei prossimi mesi si potrà parlare delle riforme profonde di cui abbiamo bisogno come cittadini che vivono nella Eurozona - una delle aree monetarie più forti ma anche più disfunzionali che esistano sulla Terra.

Noi, nel nostro piccolo, in ultimo grazie al contributo degli amici del Comitato Charta di Melfi, facciamo la nostra parte perché le riforme siano anticentraliste, antiautoritarie, antiausteritarie:

https://www.autonomieeambiente.eu/news/213-sette-sfide-dal-nostro-sud-per-il-bene-di-tutta-europa

Altro che MES, altro che patto di stabilità! Vogliamo lavorare, vogliamo guadagnare, vogliamo fare investimenti, vogliamo vivere, vogliamo costruire i nostri paesi nuovi.

Mauro Vaiani 


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