Il 15 ottobre si avvicina ed è arrivato il momento di resistere al c.d. Green Pass, strumento che era già controverso quando se ne è discusso in sede europea e che in Italia viene imposto in modo strumentale, discriminatorio, ricattatorio.
Chi può, firmi il referendum antigreenpass.
Chi può, scioperi.
Chi può, disapplichi queste norme assurde.
Chi può resista in modo nonviolento, con tutti i mezzi che ha a disposizione.
In calce a questo post pubblichiamo due interventi:
- L'intervento del prof. Giorgio Agamben stamattina in audizione alla commissione affari istituzionali del Senato, in vista della conversione in legge del DECRETO-LEGGE 21 settembre 2021, n. 127 (estensione a tutto il mondo del lavoro dell'obbligo di certificazione verde anti-Covid, il c.d. Green Pass). Da notare, tra le altre cose importante dette da Agamben, il caveat contro l'agghiacciante DECRETO-LEGGE 1 aprile 2021, n. 44, che, all'art. 3, esclude la responsabilità dello stato per eventuali reazioni avverse della vaccinazione (nei termini previsti dagli 589 e 590 del codice penale).
- L'intervento del prof. Ugo Mattei, nella stessa sede istituzionale, che contesta radicalmente il prolungamento dello stato d'emergenza, la sussistenza dei requisiti di necessità e urgenza che è alla base dei decreti sul Green Pass, l'avventatezza irresponsabile di coloro che vogliono usarlo come strumento di sorveglianza universale e di oppressione politica.
Il Green Pass discrimina prima di tutto i guariti, non riconoscendo l'importanza cruciale della loro immunità naturale.
Discrimina i cittadini della Repubblica di San Marino.
Discrimina i cittadini e più in generale tutte le persone che si sono curate o vaccinate all'estero, con farmaci diversi da quelli imposti dal tirannico acquisto "centralizzato" di vaccini operato, con contratti segreti e con procedure più che opache, dalla Unione Europea.
Rende le decine di milioni di persone che hanno aderito alla sperimentazione vaccinale di massa anti-Covid una maggioranza temporaneamente privilegiata (in attesa della terza, o magari anche della quarta dose.
Intanto i media nascondono la realtà che i vaccini non immunizzano. Aizzano l'odio contro le pochissime persone che non si sono ancora curate o vaccinate.
Pochi - tra cui noi civici, ambientalisti, autonomisti - mettono in discussione lo stato d'emergenza, il centralismo autoritario, l'odioso boicottaggio delle cure precoci, i rapporti opachi tra poche #BigPharma e certi ambienti del ministero della Sanità che sembrano ormai privi di ogni senso critico e autocritico.
Questa vergogna - ha promesso il governo dei "competenti" di Draghi - finirà il 31 dicembre 2021. Ma le conseguenze di queste scelte sciagurate nel #Draghistan, che ci rincorreranno ben oltre quella data, chi le curerà?
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