Fonte: http://www.ilfattoquotidiano.it/ |
Inutile aggiungere altre parole inutili al dramma delle tante persone che, per ingenuità ma spesso anche per avidità, hanno investito i loro risparmi in titoli rischiosi.
Speriamo che l'arbitrato straordinario proposto dal governo possa aiutare alcuni di loro (gli ingenui più poveri, non gli avidi che hanno ancora parecchio di che vivere).
Invece è giusto protestare contro gli ex amministratori e dirigenti delle banche salvate dal governo, che non saranno mai chiamati a rendere conto della loro cattiva gestione, né a risarcire alcunché.
Fra di essi c'è Pier Luigi Boschi, ex vicepresidente di Banca Etruria e padre del ministro delle riforme Maria Elena Boschi.
Gli istituti salvati sono stati considerati "too big to fail", troppo grossi per essere lasciati fallire secondo le regole in vigore per tutti gli altri.
Ancora una volta, temiamo, l'eccessiva concentrazione di potere politico a Roma, ha prodotto una casta di cittadini più uguali degli altri.
Si può davvero continuare a sopportare l'esercizio di un potere irresponsabile, senza alcuna forma di restituzione?
Non sono d'accordo e non mi rassegno a questo stato di cose.
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Segnaliamo anche un intervento di Bruno Manfellotto sul Tirreno, uno dei pochi a parlare con chiarezza di queste vicende, che sono segnate o da inaccettabile incompetenza, o da ancora più esecrabile complicità.
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