Un discorso diverso in Toscana, per chi crede, in questa nostra madreterra, in questa fugace vita, in qualcosa di diverso

domenica 1 giugno 2008

Costruitemi il reattore in giardino...

Domenica 1 giugno 2008, a pagina 10, sulle pagine regionali, Il Tirreno pubblica questa mia provocazione. Provocazione fino a un certo punto, perché alle cose fatte bene ci credevo e continuerò, spero, a crederci fino all'ultimo giorno (Nda, lunedì 14 marzo 2011).


Abito alle porte di Pisa, nel borgo di San Giusto. Davanti a casa mia ci sono dei terreni rimasti liberi, perché stretti fra infrastrutture ferroviarie, stradali e aeroportuali. Li candido ad ospitare una centrale nucleare davanti casa e assicuro il mio impegno affinché la si possa realizzare nel mio quartiere, nel mio giardino o in my backyard, come usano dire quelli che, invece, non vogliono niente.

Lo scrive uno come me, che non si è mai pentito di aver votato contro il nucleare al referendum del 1987. Scelta che anzi rivendico. Avevo sì vent’anni di meno. Ero sicuramente rimasto impressionato dal disastro di Chernobyl. Soprattutto, però, ero contrario a quel nucleare finanziato massicciamente dallo stato. Temevo la moltiplicazione partitocratica dei costi di gestione e dei posti di amministrazione. Non mi fidavo del centralismo, delle partecipazioni statali, dei baronati universitari, delle burocrazie romane. Lavoravo, già da allora, per creare delle alternative, fare spazio all’innovazione, moltiplicare le possibilità di scelta, mettere in gara i progetti e le soluzioni, in una libera competizione fra produttori e distributori di energia.

Oggi vorrei sostenere un progetto di centrale nucleare prima di tutto bello, perché la bellezza è la prova della serietà di una grande opera.

Deve essere un progetto realistico, ma anche avveniristico. Se sarà sicuro per chi ci lavora dentro, mi sentirò sicuro anch’io che ci vivrò vicino per qualche decennio. Ovviamente l’impianto dovrà essere sicuro anche qualche decennio dopo la mia morte. Sia chiaro da subito dove avverrà la custodia millenaria delle scorie, il cui costo deve essere considerato nel budget, insieme con le spese per il futuro smantellamento dell’impianto, una volta obsoleto.

Pretendo che a realizzare il progetto sia una società in cui sono presenti capitali di rischio. Non mi fiderei di
nessuno che volesse costruire una cosa così importante, solo a spese della Repubblica o della Regione, senza metterci qualcosa di tasca sua. Sono disposto a comprare anch’io la mia piccola quota. Può esserci, certo, un contributo pubblico, poiché è strategico per l’Italia ridurre la dipendenza geopolitica dal combustibile fossile (senza però buttarci a capofitto in quella del combustibile fissile), ma tale contributo deve essere limitato e prestabilito per non entrare nella spirale dei rifinanziamenti in corso d’opera.

Se, con il tempo, la centrale davanti casa mia funzionasse in attivo, suggerirei infine che una parte dei profitti sia devoluta alle ricerche su nuovi fonti di energia. Oltre che nella sfida più grande di tutte, non solo dal punto di vista tecnologico: quella di imparare a risparmiare, a non sprecare, a conservare la tantissima energia
che oggi produciamo.

Mauro Vaiani

Fonte: Archivio on line del Tirreno (acceduto il 3 giugno 2008)

Nessun commento:

Posta un commento

Post più popolari degli ultimi 30 giorni

Argomenti solidamente piantati in questa nuvola:

1989 a touch of grace abolizione delle province e delle prefetture Alberto Contri alternativa civico-liberale ambientalismo anti-imperialismo Anticolonialismo antiglobalismo antimilitarismo Antiproibizionismo Archivio cose toscaniste Archivio di Toscana Libertaria verso Toscana Insieme Archivio Gaymagazine Archivio Vaiani autogoverno della Sardegna autogoverno della Sicilia autogoverno della Toscana autogoverno di tutti dappertutto autonomie ambiente lavoro Autonomie e Ambiente autonomismo basta cicche BijiKurdistan borgate borghi e comuni brigate d'argento Bruno Salvadori bussini Campi Bisenzio Candelora Capitale Carrara chi può creare valore Chivasso cittadinanza attiva civismo come domare la spesa Comitato anti-Rosatellum confederalismo contro contro gli ecomostri contro il bipolarismo contro il centralismo contro il virus del centralismo autoritario contro la dittatura dello status quo coronavirus Corsica Cosmonauta Francesco dalla mailing list di Toscana Insieme Decentralism International decentralismo dialogo autogoverno Disintegration as hope don Domenico Pezzini don Lorenzo Milani Draghistan ecotoscanismo Emma Bonino English Enrico Rossi eradication of poverty Eugenio Giani Eurocritica Europa delle regioni European Free Alliance Fabrizio Valleri Fare Città fare rete Festa della Toscana Fi-Po Link fine del berlusconismo Forum 2043 frazioni Friuli Venezia Giulia garantismo gay alla luce del sole Gaza Giacomo Fiaschi Gianni Pittella Gioiello Orsini Giovanni Poggiali Giulietto Chiesa Hands off Syria Hawaii Homage to Catalonia Hope after Pakistan Il disastro delle vecchie preferenze in difesa degli alberi In difesa di Israele Inaco Rossi indipendenze innocenza tradita internazionalismo Italia Futura Karl W. Deutsch Kennedy la bellezza come principale indice di buongoverno Lahaina leggi elettorali più giuste Leonard Peltier Libera Europa Libera Firenze Libera Toscana Liberi Fiorentini Liberiamo l'Italia Libertà in Iran libertino liste di proscrizione localismo Lucca 2012 Mario Monti Massimo Carlesi Matteo Renzi Maui Maurizio Sguanci Mauro Vaiani memoria storica meno dipendenza Mezzana Michele Emiliano monete locali Moretuzzo NO a questa tramvia antifiorentina no al podestà d'Italia no al presidenzialismo no al sindaco d'Italia no elettrosmog NoGreenPass Noi stessi NoMES nonviolenza Ora e sempre resistenza ora toscana OraToscana Oscar Giannino pace e lavoro Palestina Patto Autonomie Ambiente Patto per la Toscana Peace Is Possible - War Is Not Inevitable pionieri popolano postcoronavirus Prato Prima di tutto la libertà primarie Primavera araba 2011 quartieri quattrini al popolo Queer Faith radici anarchiche e socialiste referendum Besostri Repubblica delle Autonomie ricostruzione di una moralità pubblica riforma elettorale toscana riformismo ritorno alla Costituzione rivoluzione liberale rivoluzione paesana rivoluzione rionale Romagna SaharaLibre salute pubblica San Carlo San Vincenzo Santa Cecilia Sergio Salvi sessantennio Siena silver brigades Simone Caffaz solidarietà toscana spezzare le catene del debito statuto pubblico dei partiti Stefania Ferretti Stefania Saccardi Svizzera tener desta la speranza territori The Scottish Side of History Too Big To Fail? Torre del Lago Toscana tradizioni e libertà Tunisia Ugo di Toscana uninominale Vannino Chiti Vecchiano veraforza Via dall'Afghanistan Vincenzo Simoni vittime yes in my backyard