Abbiamo saputo oggi pomeriggio, 24 aprile 2023, della scomparsa di Sergio Salvi, avvenuta ieri, domenica 23 aprile.
E' stato uno scrittore colto, prolifico e visionario di autogoverno, a partire dai diritti dei popoli senza stato, fino al sostegno degli autonomismi in tutte le possibili declinazioni.
Della sua cultura, del suo lavoro per il Comune di Firenze, del suo impegno autonomista pionieristico ai tempi delle liste Federalismo alla fine degli anni '70, dei suoi libri, troverete notizie nella sua pagina Wikipedia e nel commosso commiato che gli ha dedicato la famiglia di Autonomie e Ambiente.
Qui mi prendo il privilegio di un affettuoso ricordo personale.
Ci conoscevamo da tanto tempo, per il comune interesse per le autonomie, ma non credo di sbagliare se scrivo che eravamo diventati veramente amici quando abbiamo cominciato a frequentarci ai tempi del Comitato Toscani per il No alla riforma Boschi-Renzi-Verdini, nel referendum costituzionale del 2016.
Il 17 marzo del 2018 facemmo insieme una trasferta a Riccione a trovare gli amici autonomisti del MAR (Movimento per l'Autonomia della Romagna), che tenevano un convegno sulla salvaguardia della loro lingua madre romagnola (la foto di corredo del post risale a quella missione in cui lo accompagnai).
Durante il viaggio, Sergio Salvi mi accennò a un volumetto di fine ottocento, uscito precisamente nel 1871, intitolato "Maestro Domenico", scritto da Narciso Feliciano Pelosini. Nonostante l'autore fosse una persona benestante e con una qualche influenza politica, pubblicò il suo racconto sotto lo pseudonimo di Giovan Paolo d'Alfiano. Perché tanta cautela? Perché era una fiaba antirisorgimentale, antisabauda, anti-italiana.
Le poche cose che mi disse Sergio Salvi m'incuriosirono. Mi procurai e lessi il libretto. La storia contiene degli spunti polemici contro lo stato sabaudo che qualsiasi persona affezionata alle tradizioni di autogoverno toscano potrebbe apprezzare (ma ha anche dei toni un tantino reazionari). Però, con candore, ammetto che l'avventura del maestro Domenico ha scatenato dentro di me l'intuizione di raccontare una storia in qualche modo speculare, anche se totalmente opposta: il mio Cosmonauta Francesco.
Purtroppo non ho fatto a tempo a far leggere a Sergio Salvi il mio romanzo, in cui ovviamente lo cito per quello che è stato: un pioniere di una mentalità orientata all'autogoverno.
Tuttavia, grazie a Sergio Salvi, per quello spunto e per tanti altre di cui era inesauribile sorgente.
Riposi in pace, nel seno della Provvidenza.
Mauro Vaiani
Nessun commento:
Posta un commento