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lunedì 1 agosto 2022

Le elezioni precipitate

Su questa disgraziata e decadente Repubblica Italiana sono piombate come una meteorite le elezioni politiche anticipate, che meritano di essere definite "precipitate".

Le responsabilità vanno ben distribuite, certo: la crisi dei Cinque Stelle, questo "Masaniello" collettivo che si sta disintegrando lasciandoci in eredità sia il trasformismo di Di Maio che il giustizialismo di Bonafede; l'opportunismo e il cinismo del centrodestra; la confusione interna al centrosinistra; la sostanziale disorganizzazione politica del centro, prigioniero di figure come Renzi e Calenda che paiono più autoritarie che autorevoli, come accade spesso a chi è subalterno a progetti tecnocratici.

Non possiamo però tacere anche le responsabilità del presidente Draghi: la sua è parsa più una fuga capricciosa che una risposta responsabile alla necessità di accorciare la vita della legislatura. Né è esente da critiche il presidente della Repubblica Mattarella, che ci ha costretto a un voto balneare mai sperimentato prima (ignorando, stavolta, che ci sono ancora problemi sanitari, come mai? Ci sono molti più morti, per Covid e con Covid, di quanti ne avevamo l'anno scorso).

Questa corsa al voto ha stroncato molti provvedimenti necessari e di buon senso, fra i quali la necessaria manutenzione della legge elettorale.

Hanno dovuto fermarsi anche intere comunità politiche, fra cui quella che sta a cuore a questo blog e di cui fa parte la nostra OraToscana, cioè Autonomie e Ambiente (AeA). Nella rete civica, ambientalista e autonomista si stava riflettendo su come portare nel prossimo parlamento delle voci sinceramente appassionate della Repubblica delle Autonomie personali, sociali, territoriali.

Autonomie e Ambiente si è riunita (con i propri organi e in un seminario politico allargato a molte forze sorelle e amiche) e ha misurato le sue forze, decidendo infine di essere costretta a fermarsi, per proteggere il proprio progetto a lungo termine dall'essere maciullato nel tritacarne di una campagna elettorale brevissima, dominata da pochi capi politici centralisti, segnata dalla mancanza di informazione e da regole che, negli ultimi anni, sono state rese ancora più ingiuste e bizantine (grazie anche di questo al disastroso ministero Bonafede).

Pubblichiamo qui integralmente il documento politico di Autonomie e Ambiente, duro con i responsabili del disastroso momento politico e attento a delineare un programma di lavoro ancora più duro per le forze civiche, ambientaliste, autonomiste (quelle vere) che fossero disposte a fare rete in AeA nei prossimi mesi e anni, a partire dalle elezioni regionali siciliane.

 


 

Dichiarazione di Autonomie e Ambiente
sulle imminenti elezioni politiche del 25 settembre 2022
e sulle elezioni regionali siciliane

Udine, 1 agosto 2022

01. Autonomie e Ambiente (AeA), in quanto tale, non presenterà liste alle imminenti elezioni politiche del 25 settembre 2022, ma le forze territoriali che ne fanno parte e che sono in rete con noi non rimarranno in silenzio o in disparte in questo momento storico così difficile.

02. AeA condanna il modo disordinato con cui i vertici istituzionali hanno voluto porre precipitosamente fine alla legislatura, quando erano necessari e possibili importanti provvedimenti di fine anno ed era ancora più necessaria una minima manutenzione della legge elettorale, per aumentare il pluralismo della proposta politica e per restituire agli elettori fiducia nella partecipazione alla vita politica della Repubblica.

03. Nei diversi territori - spesso pateticamente nella migliore tradizione del trasformismo italiano – alcuni avranno la sfrontatezza di definirsi “civici, ambientalisti, autonomisti”, ma i nostri gruppi, attivisti, elettori sapranno riconoscere i millantatori, senza peraltro rinunciare a sostenere qualche personalità veramente indipendente e sinceramente impegnata per la Repubblica delle Autonomie personali, sociali, territoriali.

04. Tutte le forze territoriali della nostra rete manterranno rigidamente le distanze da candidati e liste portatrici di proposte presidenzialiste, centraliste, nazionaliste.

05. I principi autonomisti della Costituzione e gli Statuti di autonomia sono ancora largamente inattuati e di tutto la Repubblica e i territori hanno bisogno, fuorché di una ulteriore verticalizzazione del potere.

06. Dobbiamo invece lottare per autonomie locali ancora più forti, come indispensabile presidio di libertà, corresponsabilità, solidarietà, in questi tempi di centralismo autoritario, guerra e disinformazione, crisi sociale e sanitaria, stagnazione e inflazione.

07. Se vogliamo che giustizia fiscale e monetaria, assistenza sociale agli ultimi, innovazione tecnologica, transizione ambientale, siano perseguite con moderazione ed equità, esse devono essere portate avanti da autorità locali vicine alle persone e alle comunità, non da alte e lontane tecnocrazie centrali, tanto meno da multinazionali.

08. Autonomie e Ambiente esprime il proprio convinto sostegno alle candidature autonomiste che saranno presentate nei collegi uninominali della Valle d’Aosta.

09. Per le prossime elezioni regionali della Sicilia, AeA appoggia convintamente le liste del movimento Siciliani Liberi e la candidata presidente Eliana Esposito, portatrici di un coraggioso programma di piena attuazione dello Statuto siciliano, ricostruzione di una economia e di una finanza locali con il progetto della Zona Economica Speciale Integrale (ZESI), impegno contro lo spopolamento e l’impoverimento della Sicilia, che sono la dolorosa conseguenza di ciò che non esitiamo a chiamare con il suo nome: colonialismo interno.

10. Gli impegni di lungo termine che le forze di Autonomie e Ambiente e gli alleati civici, ambientalisti, autonomisti avevano preso con l’Appello 2023 saranno mantenuti e portati avanti.

11. Proseguiremo il nostro lavoro politico ed elettorale per dare attuazione ai principi autonomisti che furono ripristinati dai padri e dalle madri costituenti, oltre che per spingere l’Europa intera verso ideali di “autogoverno per tutti dappertutto”, pace, giustizia, salvaguardia del creato, libertà e responsabilità verso le generazioni future.

 

A cura della presidenza di Autonomie e Ambiente - AeA

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